The Marvelous Mrs. Maisel: quando una donna fa ridere sul serio.
Non solo Netflix sta sfornando serie tv di qualità, anche Amazon Studios ultimamente ha dato prova di saperci fare con i prodotti interessanti. E la sua ultima uscita è The Marvelous Mrs. Maisel, titolo ingombrante per una prima stagione da otto episodi uno più scoppiettante dell’altro!
La serie è creata da Amy Sherman-Palladino, che tutte le donne sul pianeta (tranne me) sicuramente già conoscono come la mente dietro Una mamma per amica. Ma fortunatamente per me, che proprio non riesco a sopportare quelle due bevitrici seriali di caffè, Mrs. Maisel è ben lontana dalle ragazze Gilmore. Rimane tuttavia la cifra stilistica della sceneggiatrice, ovvero i dialoghi veloci e serrati, gli scambi continui di battute e frecciatine, e il tema “femminile” della storia. La trama infatti è centrata su una donna, Miriam “Midge” Maisel (Rachel Brosnahan), moglie e madre perfetta che nel 1958 sembra condurre una vita da copertina insieme al marito Joel. Di famiglia, ebrea, molto agiata, Miriam ha la casa perfetta, un fisico perfetto, il guardaroba perfetto, un marito perfetto con velleità da cabarettista che lei accompagna di sera per supportarlo (in maniera perfetta) durante le sue esibizioni. Ma quando una delle sue performance va in vacca, tutta la perfezione dei Maisel si spezza: Joel confessa un tradimento, prende una valigia e se ne va. Midge allora riscopre in se stessa un innato talento comico che sfrutta per affrontare le difficoltà della separazione. La meravigliosa Mrs. Maisel, aiutata dall’amica Susie, diventerà l’artista da cabaret che Joel non è mai stato.
Chiariamo che, non avendo mai visto Una mamma per amica, non posso permettermi di fare grandi paragoni, ma fin da subito è ovvia la differenza che corre tra le due serie. Tanto “per famiglie” è una quanto più sfrontata è l’altra. Perchè Midge il suo talento lo trova la prima volta sul fondo di una bottiglia e da lì vi fa uscire una serie infinita di battute sconce in grado di far impallidire uno scaricatore di porto. Da ci sono prostitute francesi in strada che si chiedono “hai saputo cosa ha fatto Midge Maisel ieri sera con le palle di suo marito?” alle tette (chapeau) mostrate in pubblico a fine sbronza, Midge è sboccata ma naturale, sconcia ma divertentissima, e splendidamente ribelle.
Perché il succo della storia di Mrs. Maisel è che Midge, complice il crollo psicologico dovuto alla rottura con il marito, scopre di voler andare controcorrente. Scopre di non avere alleati nella sua famiglia, che invece le danno la colpa di non essere stata abbastanza carina, o gentile, o di supporto, e di voler tentare di conquistare qualcosa di suo, con le proprie capacità, per la prima volta nella sua vita. Quando i genitori le dicono di truccarsi, mettersi un bel vestito e attendere che Joel bussi alla sua porta per poterselo riprendere, lei si trucca, si veste bene e si trova un lavoro da commessa. Quando i suoi la vedono uscire la sera credendo vada alle feste per cercare un nuovo marito, Midge esce e invece va a fare cabaret. Possiamo quindi dire che con The Marvelous Mrs. Maisel la Palladino riesce nell’impresa di raccontare la simpatica storia di formazione di una donna che, fino a un attimo prima, è sempre rimasta chiusa nell’infiocchettato involucro di bambola perfetta che famiglia e società hanno pensato per lei.
Pur infilandosi quindi nel filone di serie tv “femministe” uscite recentemente, Mrs. Maisel si scontra però con il difetto principale di dare vita a dei personaggi che, comunque, rimangono stereotipati. La protagonista che scopre un talento che la farà andare contro tutto e tutti, la famiglia ebrea un po’ ridicola dell’Upper West Side, l’amica manager dal look da maschiaccio ma (in fondo in fondo) con un cuore d’oro e così via. Simili caratteristiche non sono certo delle novità nel mondo televisivo, però, grazie ai dialoghi vulcanici, gli stereotipi finiscono per sfumare dietro alle risate.
In fin dei conti, sentire Midge parlare in inglese è un divertentissimo tornado di chiacchiere dal quale è impossibile uscire!