Spotlight

11 musical sul grande schermo da guardare e riguardare

“Ma stanno sempre a cantare? Non lavorano mai?”

Quante persone, che chiaramente non apprezzano i musical, avranno ripetuto questa frase?

Diventano tutti matti per i musical. Da una parte ci sono quelli che alle prime note gli brillano gli occhi dall’emozione e dall’altra quelli che sbattono la testa contro il muro tappandosi le orecchie.

Gusti decisamente personali. Nulla da dire.

Quello del musical è un linguaggio particolare, legato al teatro e che getta le radici verso gli inizi del ‘900. Per dirla proprio in soldoni, senza girarci troppo intorno, il musical è l’opera lirica moderna. A questo punto i puristi della musica avranno un collasso e inizieranno a sbattere la testa contro il muro come le persone sopracitate, ma questa, signori, è la pura verità.

Dal palcoscenico al grande schermo

Sebbene pochi (italiani) se ne interessino, la stragrande maggioranza dei film-musical che conosciamo provengono da enormi successi ai botteghini di Broadway e di West End. Per noi pigri italiani è più facile andare al cinema che andare a teatro. È anche vero che il teatro è più oneroso del cinema, ma… ragazzi la resa è quattrocentonovanta volte migliore! Rispetto ad altri paesi, in Italia con il musical, il teatro, l’arte in generale… siamo mooooooooooooolto indietro e non è una novità. Questo è un vero peccato, visto il grande potenziale del nostro paese. Ma chiudiamo questa triste parentesi.

Se proprio odiate i musical questo articolo di certo non vi farà cambiare idea, quindi potete pure fermarvi qua. Se invece vi piace il genere, ma ne conoscete pochi, qui avrete modo di scoprirne diversi e vi assicuriamo che ce ne sono per tutti i gusti. Certo, non potremo inserirli tutti perché son veramente una caterva, ma ci limiteremo a segnalarvi i più meritevoli.

greaseGREASE (1978)

L’intramontabile. Chi di voi non si è stretto le palle per emulare John Travolta nei suoi acuti?! Credo che chiunque lo abbia visto almeno una volta. Danny Zucco (John Travolta) e Sandy Olsson (Olivia Newton-Jones) sono innamorati, ma appartengono a due “cerchie” diverse all’interno della giungla scolastica. Macchine, amicizia, orgoglio, malumori e tanta tanta brillantina!

Se dovessi descriverlo con una delle sue canzoni? Beh, ascoltate You’re the One That I Want.

CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (1952)cantando-sotto-la-pioggia-locandina

In quanti non han provato almeno una volta a cantare e ballare sotto la pioggia “I’m singing in the rain” come il prodigioso Gene Kelly?!

Anche qui siam di fronte a un classico. La trama è molto povera e non molto interessante: famose star del cinema muto alle prese con i primi film sonori. Ciò che rende bella la pellicola son le musiche, le danze e la immane bravura degli interpreti. Cantando sotto la pioggia è un esempio di film adattato in seguito come spettacolo teatrale.

the-sound-of-music-poster-artwork-julie-andrews-christopher-plummer-eleanor-parkerTUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE (1965)

Vincitore di ben cinque premi Oscar (tra cui miglior film), Tutti insieme appassionatamente vede come protagonista la strepitosa Julie Andrews, che nel giro di due anni si ritrova addosso i panni della governante (vedi Mary Poppins). Siamo in Austria, pochi anni prima dello scoppio della 2° guerra mondiale. Maria, una novizia del convento, viene mandata dalle consorelle a fare da badante ai 7 figli di un noto Comandante della Marina Imperiale Austriaca, vedovo da diverso tempo. Le suore del convento son convinte che la strada vocazionale non sia quella giusta per Maria: sarà davvero un’altra?

Ecco un assaggio del film con la canzone “Do Re Mi”.

7f1d1deb10f6c0e9652443d42c308f11LES MISERABLES (2012)

Un cast spaziale per un altro film da Oscar (3 premi). Musical del 1985, portato al cinema nel 2012, Les Miserables è tratto dal celebre romanzo di Victor Hugo, che racconta la travagliata vita di Jean Valjean (Hugh Jackman) nella Francia della prima metà dell’800. Una storia densa di emozioni, patriottismo e riscatto per la povera gente.

A far compagnia a Hugh Jackman, ci sono anche Russel Crowe, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Helena Bonham Carter e la stupefacente Anne Hathaway che con “I Dreamed a Dream” vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista raggiungendo così l’apice della sua carriera.

hairHAIR (1979)

Il giovane Claude, chiamato a servire la nazione nella guerra in Vietnam, sbarca a New York dopo un’intera vita passata nelle campagne dell’Oklahoma. A Central Park fa conoscenza di un gruppo di ragazzi hippies capeggiato da Berger. Pace e guerra a confronto, gli anni del flower power raccontati in musica.

Un film/musical che ha segnato una generazione intera. Ascoltate “Let the Sunshine In” e piangete.

into-the-woods-poster1INTO THE WOODS (2014)

Un fornaio e sua moglie, maledetti da una strega, non possono avere figli. Per spezzare l’incantesimo intraprenderanno un viaggio che li porterà nel bosco, alla ricerca di oggetti magici. Raperonzolo, Cappuccetto Rosso, Jack e il fagiolo magico, Cenerentola… ecco con chi dovranno avere a che fare…

Nel cast troviamo Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Chris Pine, Anna Kendrick e una a dir poco fugace comparsa di Johnny Depp (per la sola pubblicità facile). “Stay With Me” mi sembra un brano perfetto per darvi un’idea della magia che potrete incontrare.

jesus-christ-superstar-cover-locandina-2JESUS CHRIST SUPERSTAR (1973)

Se quel capolavoro di Jesus Christ Superstar  ovvero “la passione di Cristo secondo Andrew Lloyd Webber“. Chi è questo signore? Beh, un genio della musica contemporanea, padre di molteplici musical tra i più famosi, e con con questa biblica impresa ha creato qualcosa di unico. Un pulmino che attraversa il deserto, ne escono strani personaggi che iniziano a mettere in scena la passione di Gesù solo come dei veri hippie sarebbero riusciti a fare. Musical geniale e trasposizione cinematografica ricca di poesia.

Eccovi l’ “Ouverture”, vorrete sicuramente andare avanti!

annie ANNIE (1982)

In un orfanotrofio di New York, Annie aspetta il ritorno dei suoi genitori stringendosi al petto un medaglione spezzato. Per questioni di immagine, un miliardario decide di ospitare l’orfanella nella sua villa per una settimana. Ma scommetto che qualcosa vi dice che non si fermerà solo per sette miseri giorni, vero?…

Ascoltate “Tomorrow” e innamoratevene!

moulin_rougeMOULIN ROUGE! (2001)

Se non lo avete ancora fatto, guardatelo! È un ordine! Un film che rimanda, come molte altre opere, al romanzo La signora delle camelie di Alexandre Dumas. Siamo a Parigi in piena epoca bohémien. Christian (Ewan McGregor), uno scrittore squattrinato, s’innamora della bella Satine (Nicole Kidman), giovane star del Moulin Rouge. Ma ecco che entra in scena un ricco duca che desidera ardentemente sposare Satine. Cosa ne sarà del loro amore?

Moulin Rouge!, che vince due premi Oscar, è un musical che nasce direttamente sul grande schermo grazie al visionario regista Baz Luhrmann. Utilizzando celebri canzoni di artisti altrettanto famosi (quali Your Song di Elthon John, Like a Virgin di Madonna, The Show Must Go On dei Queen, ecc) viene forse intessuto il concerto perfetto, per il quale chiunque si farebbe svenare per pagare il biglietto (altro che Coldplay!). L’unica eccezione è “Come What May” scritta apposta per il film.

LA LA LAND (2017)

Film/musical inno ai sognatori e agli artisti. Meritatissimo vincitore di 6 premi Oscar, 7 Golden Globe e 5 BAFTA. Film oggetto di grandi discussioni e parei discordanti, oltre a milioni di meme sul web e al centro del grosso equivoco alla serata degli Oscar 2017. Coraggiosa produzione del regista Daniel Chazelle, che con lunghissimi piani sequenza ci immerge letteralmente nell’azione.

Un’aspirante attrice e un musicista jazz s’innamorano e mano nella mano inseguono i loro sogni nella terra della musica, nella città delle stelle, nella patria del cinema. Trama semplice, ma per niente scontata accompagnata da incantevoli momenti surreali e amari sorrisi.

Affascinante film dai toni un po’ retrò che  lascia gli amanti del genere incollati allo schermo dall’inizio alla fine. In ogni scena si respira l’aria di vecchi musical anni ’50, dalla musica jazz tendente allo swing, alle coreografie di gruppo, ai frizzanti passi di tip tap. Una fotografia da cuoricini al posto degli occhi, testi ricchi di brividi e poesia.

Le canzoni son poche, essenziali e a dir poco coinvolgenti. Sebbene “City of Stars” sia la canzone vincitrice del premio Oscar, vi consiglio di ascoltare anche “Another day of sun” che apre il film lasciando nello spettatore una gran voglia di fermare il mondo e ballare fino allo sfinimento.

079-the-phantom-of-the-opera-posterIL FANTASMA DELL’OPERA (2004)

Forse, il musical più bello mai composto. Tratto dall’omonimo romanzo di Gaston Leroux Il fantasma dell’Opera è pura perfezione. Opera immortale del già citato Andrew Lloyd Webber, e che poche settimane fa ha compiuto 30 anni dalla prima rappresentazione.

Teatro dell’Opera di Parigi, 1970. La giovane ballerina, Christine (Emmy Rossum), in seguito a un incidente che fa allontanare dal teatro il soprano, debutta come promettente cantante. Quella stessa sera ritrova Raul (Patrick Wilson), un suo vecchio amico d’infanzia  e viene segretamente rapita da un uomo misterioso che vive nelle profondità del teatro: il Fantasma dell’Opera (Gerard Butler). Il Fantasma è follemente innamorato di Christine e della sua voce, la quale di lì a poco si fidanza con Raul. Si prevedono guai in giro, quando prende fuoco la gelosia in cuore al Fantasma…

Chi tra noi ha avuto la fortuna di poter vedere il musical dal vivo a Londra sostiene sia stato qualcosa di spettacolare, da pelle d’oca. Ci lasciamo con l’ascolto di “The Phantom of the Opera”, tema principale del musical, con la speranza che possiate rimanerne ammaliati.

“Ma stanno sempre a cantare? Non lavorano mai?”

Per concludere ci terremmo a rispondere alla domanda con la quale abbiamo aperto le danze. Se come noi amate i musical e vi viene riproposta, anche se solo come domanda retorica, non tacete, perché rispondere così non costa nulla:

“Finché cantando continueranno ad emozionarci,

avranno sicuramente fatto bene il loro lavoro.”

Federico Luciani

Nasce nel 1990. Sette anni più tardi s'innamora del teatro e da allora sono fidanzati ufficialmente. Laureato al DAMS di Bologna e impegnato nel teatro sociale da diverso tempo. Quando non scrive, divora film di ogni genere. Dylan Dog come eroe, Samuel Beckett come mentore, Woody Allen come esempio e Robin Williams come mito.
Back to top button