Film

Nicholas Cage è JOE

Joe è il film che vi farà cambiare idea su Nicholas Cage: vedere per credere.

Si chiama Joe l’uomo interpretato da un ispirato Nicholas Cage, nel film omonimo di David Gordon Green (2014). E nonostante io aborri il povero Cage (e se non sbaglio la nostra Sarah è d’accordo con me, come spiega in questo articolo), la visione di questo film mi ha fatto ricredere completamente.

joeJoe abita nella squallida provincia texana, dove non c’è altro scopo nella vita che bere, scopare e spaccarsi la schiena nei boschi. Ma l’uomo, pur avendo i suoi vizi e le sue debolezze (una natura fortemente collerica che gli ha già provocato guai in passato) è un onesto: aiuta i più deboli, dà lavoro a chi non ne ha, disprezza gli arroganti e non teme il confronto quando c’è da farsi valere per una buona ragione. E’ proprio Joe a dare una mano al giovane Gary (interpretato da Tye Sheridan), un ragazzo appena trasferitosi nella cittadina con la famiglia a causa dei problemi con l’alcol del padre. Gary inizia a lavorare con Joe nei boschi, imparando ad eliminare quegli abeti avvelenati da chissà che morbo, che rappresentano chiaramente il bene che cercano di fare insieme, l’uno per l’altro, estirpando il male che scorre accanto a loro.

joeJoe diventa padre di Gary e Gary ne diventa il figlio, entrambi figure simboliche di un’innocenza che, in quell’America devastata dallo squallore e dalla povertà (non solo economica, ma di sentimenti), sembra essere dimenticata. Grazie al loro rapporto, per i due rifiorisce la fiducia e la speranza di una possibilità, di una seconda occasione anche là dove sembra non esserci più da tempo.

Ma la vita, si sa, non procede sempre come si vuole: il conto da pagare alla fine c’è sempre, ed è spesso salato.

Sulla bravura di Tye Sheridan non avevo dubbi: qualcuno l’ha mai visto in Mud? A 17 anni regala una prova d’attore intensa, affettuosa e profondamente drammatica, senza mai scadere nello stucchevole. Quel viso d’angelo è capace di profondità stupefacenti per un ragazzo così giovane. E’ Cage a stupire con gli effetti speciali.

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Abituata, io, a vederlo indossare quella faccia di tolla che si ritrova, è incredibile la trasformazione che si coglie fin dai primi fotogrammi. Merito anche della barba (uomini, ricordatevelo, la barba è SI), che ne cambia drasticamente i lineamenti, Nicholas Cage mostra una bravura dimenticata da tempo e che merita di essere celebrata. Il suo Joe è mutevole, pieno di sfaccettature: è amorevole e duro, è generoso e inflessibile; è un uomo vero, fisico, reale, pieno di pregi e difetti.

E’, alla fine, un uomo che crede nel valore dell’amore e nella sua forza rigenerante. L’amore che mette nel rapporto con il ragazzo è lo stesso con cui cura i suoi alberi malati, perché poche cose sono potenti come l’impegno che si mette in ciò in cui si crede, nella speranza di un futuro migliore.

Giulia Cipollina

28 anni, laureata, lavoro in un negozio di ottica e fotografia. Come se già non bastasse essere nerd: leggo tanto, ascolto un sacco di musica e guardo ancora più film - ma almeno gli occhiali per guardare da vicino posso farmeli gratis.
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