Spotlight

Una vita da gatto: l’accoppiata perfetta di gattini e mostri sacri

Premessa: Nine Lives è un film da vedere in lingua originale. Tutto si gioca infatti su Kevin Spacey, o meglio, sulla voce di Kevin Spacey: un uomo d’affari ricchissimo, potentissimo, cattivissimo e un sacco di altri aggettivi che finiscono in –issimo, e che come da copione di tempo per la famiglia ne ha, indovinate, pochissimo. Per supplire alle carenze affettive, ecco l’idea geniale, anche questa tipica del modus vivendi statunitense: regalare all’adorata figlioletta un pet, un animale da compagnia. Un adorabile gattino, per la precisione, gentilmente fornito da Christopher Walken –  proprio lui, quello con la faccia più da Dracula che da petshop – e che risponde all’eloquente nome di Mr. Fuzzypants.

_MG_6403.CR2 Photo Credit: Takashi Seida © 2016 EuropaCorp.

E fin qui la storia è abbastanza convenzionale: la classica famiglia benestante americana, con moglie insoddisfatta – che però in questo caso ha il bel faccino di Jennifer Garner –, bambina viziata ma inconsolabile e padre sull’orlo di una crisi di nervi.

960

Ma attenzione, Nine Lives ha un asso nella manica: perché non sfruttare Kevin Spacey come nessuno mai ha fatto prima? Perché non fargli fare un pauroso incidente, mandarlo in coma e farlo risvegliare, come dire, a gattoni?

Questa è infatti la sorte di Kevin Spacey/Tom Brand: schiantarsi durante la corsa al compleanno della pargoletta, finire in ospedale e risvegliarsi con coda e baffi. E, dulcis in fundo, essere adottato dalla sua famiglia, ignara di tutto e determinata a ricoprirlo di coccole. Lui, che le coccole le ha sempre detestate.

ninelives

Il finale di Nine Lives si preannuncia abbastanza scontato: da questa nuova prospettiva a quattro zampe, Tom scoprirà quanti attimi irripetibili si è perso nel corso degli anni, sarà pervaso dai rimpianti, giurerà di essere un marito e un padre migliore e con un incantesimo non meglio definito tornerà ad essere un bipede, così a occhio. Oppure, speranza recondita e insospettabile, il regista Barry Sonnenfeld vorrà divertirsi fino in fondo e lascerà Kevin Spacey con molte meno carte da firmare e moltissimo pelo in più.

thumbnail_23921

In ogni caso, se anche l’idea non è delle più originali, la vera chicca sono le corde vocali del celeberrimo protagonista: le stesse che hanno fatto pronunciare sentenze di morte a Frank Underwood in House of Cards, che hanno permesso a un serial killer psicopatico di spiegare il suo punto di vista in Seven, che sono riuscite a donare la libertà a un criminale incallito ne I soliti sospetti. E che adesso si prestano a dar voce ai pensieri, umanissimi, di Mr. Fuzzypants, gatto snob quasi quanto il suo equivalente in giacca e cravatta, sprezzante del mondo ma costretto, suo malgrado, a frequentarlo. Per di più con un sacco di nastrini rosa tra le orecchie.

image

Nine Lives è comparso sugli schermi americani il 5 agosto 2016, e uscirà in Italia il 7 dicembre con il titolo Una vita da gatto. Avete tempo fino a quel giorno per recuperare la versione originale e gustarvi la voce di Kevin Spacey in tutto il suo rauco, caldo, spocchioso splendore.

Francesca Berneri

Classe 1990, internazionalista di professione e giornalista per passione, si laurea nel 2014 saltellando tra Pavia, Pechino e Bordeaux, dove impara ad affrontare ombre e nebbia, temperature tropicali e acquazzoni improvvisi. Ama l'arte, i viaggi, la letteratura, l'arte e guess what?, il cinema; si diletta di fotografia, e per dirla con Steve McCurry vorrebbe riuscire ad essere "part of the conversation".
Back to top button