
Non lasciarmi, può l’amore salvarci?
Sono passate due settimane da quando l’ho perduto… vengo qui e immagino il luogo dove sia raccolto tutto ciò che ho perso fin dagli anni dell’infanzia. Se fosse così, non faccio altro che ripeterlo, forse, in fondo al campo, all’orizzonte, apparirebbe una figura… dapprima minuscola e poi sempre più grande… fino a che non riconoscerei Tommy… Tommy che mi saluta, che mi chiama… ma non voglio che la fantasia prenda il sopravvento, non posso permetterlo. Continuo a ripetermi che comunque sono stata fortunata a passare del tempo con lui, quello di cui non sono sicura che le nostre vite siano tanto diverse da quelle delle persone che salviamo… tutti completiamo un ciclo… forse nessuno ha compreso veramente la propria vita, ne sente di aver vissuto abbastanza. (Kathy H)
Può il vero amore salvare qualcuno? Sì se siamo in una favola Disney, no se siamo in un futuro lontano (ma possibile?).
Avete mai guardato un film solamente perché vi ispirava il titolo? Beh sono quasi sicuro di sì. A me capita spesso con i libri. Quando ne vedo uno con un titolo promettente (nel senso che mi dice qualcosa) e una bella copertina non posso fare a meno di comprarlo, anche se poi magari non lo leggerò! Con i film mi capita meno. Questo perché sono molto informato, come tutti quelli che hanno una passione tendo sempre a documentarmi. Invece per quanto riguarda Non lasciarmi sapevo poco e niente. Mi è bastato il genere: film drammatico, con due delle attrici della nuova generazione che più adoro (oltre al protagonista maschile che invece schifo come non mai). Quale migliore occasione di guardare un film a me sconosciuto e recensirlo per voi amici e amiche?
Un amore di trama
Si inizia subito con una scena che non lascia presagire nulla di buono. Ovvero un ragazzo che va in sala operatoria e a guardare troviamo una biondina molto preoccupata. Ma siccome prima era comparsa la scritta che l’aspettativa di vita supera i 100 anni allora magari pensi che il ragazzo voglia fare un intervento estetico, magari farsi mettere le protesi ai pettorali o fare degli interventi per assomigliare a Ken di Barbie (visto che è una mezza sega). A raccontare la vicenda c’è la voce narrante che è quella della protagonista, ovvero Kathy H (Carey Mulligan), che racconta con malinconia del proprio passato e della sua infanzia/giovinezza trascorsa con Tommy (Andrew Gardfield) e Ruth (Keira Knightley). Improvvisamente la storia si sposta nel 1978 e precisamente a Hailsham e qua incontriamo i 3 protagonisti poco più che bambini. Il posto non è nient’altro che un collegio nelle campagne inglesi in cui dei tutori impartiscono lezione su ogni materia alle giovani menti avide di sapere. Viene incoraggiato l’estro creativo e si cerca di sviluppare il più possibile la fantasia dei ragazzi. A Kathy piace Tommy, che però sta con Ruth che però è un po’ stronza, nel più banale e scolaresco ménage à trois. Fin qui sembrerebbe una normale vicenda di ragazzi figli di papà che frequentano prestigiosi college che ai comuni mortali sarebbero proibiti e che pensano a flirtare. Invece i ragazzi sono cloni creati appositamente per morire. Il loro unico scopo è quello di donare gli organi. Vengono perciò allevati in questi prestigiosi college per preservarne salute e stato psico fisico prima che rendano servizio allo stato, donando occhi, cuore, polmoni, etc (chissà se anche i genitali…). Perciò presumo che il ragazzo in sala operatoria che vi dicevo prima non stesse facendo una liposuzione…
La storia prosegue mostrando poi l’infanzia dei 3 cloni protagonisti e arriva fino al presente mostrandoci come si arriva alla scena iniziale.
Cosa lega questi 3 ragazzi, a parte il triste destino di morire? Possono essere sviluppate delle relazioni (amicizie e forse amori?) sapendo di avere un timer sulla testa? È vera la voce che in caso di vero amore tra 2 cloni è possibile ottenere un “rinvio” alle donazioni? Se sono persone con destino segnato come mai si cerca di portarle a sviluppare un certo senso creativo, sinonimo di personalità? Cosa si cela dietro a questo sistema scolastico?
Io vi scongiuro… non lasciatemi… guardate il film.
Un film di attori
Il film è tratto da un romanzo, che non ho letto, ma che posso però dirvi che sarà sicuramente meglio del film. Perché il film è brutto? No no, per niente. Solo che durante il film si notano un sacco le atmosfere cupe e tristi, riflessioni su rapporti, sulla vita etc., che sono sicuro siano meglio descritte nella versione cartacea. Questa è una mia sensazione che potrò togliermi solo leggendo il libro.
La tristezza e la malinconia di questo film sono anche la sua forza. La sceneggiatura e i punti interrogativi che vengono posti sono enfatizzati da un andamento lento e mesto. Sembra quasi ci sia un timer, una scadenza al film… cosi come alla vite dei protagonisti mentre si va verso l’inesorabile finale.
Il trio dei protagonisti è interpretato da Carey Mullgan, Keira Knightley e Andrew Gardfield.
Carey è davvero un’attrice piena di talento. La sua Kathy è la voce che ci accompagna durante tutto il film e ci porta dentro ai momenti più drammatici, tristi e desolanti dell’esistenza che i protagonisti sono costretti a vivere.
Andrew Gardfield sarà anche bravo… ma non lo posso vedere. Vi capita mai che ci sia un attore o attrice che non sopportate? Ecco bene, lui è nella mia black list… poraccio… Alla fine non mi ha fatto nulla di male a parte fare un Peter Parker (alias Spiderman) pezzente e bombare Emma Stone… eravamo ad un passo dal matrimonio ma poi si è intromesso, mortacci sua.
Per ultima, ma prima nel mio cuore, c’è Keira Knightley. La sua Ruth è sicuramente il personaggio migliore. Stronza, acida, menefreghista all’inizio… generosa, sofferente e commovente alla fine. Il suo personaggio |SPOILER| dona gli organi, e Keira ci dona una sua grande interpretazione.
Insomma un bel dramma che ci mostra le relazioni umane sotto determinati stimoli esterni. Tema centrale sono le emozioni e gli stati emotivi dei protagonisti. Voi avete mai permesso a qualcosa o qualcuno di spezzare un legame? Cosa fareste voi se sapeste di dover morire? Cambierebbe qualcosa nel vostro modo di comportarvi? Qual è il senso della vita?
Ma la domanda più importante (ma cosa sono ‘ste domande?! Mica sono Piero Angela… magari)… la sola domanda che mi sono posto per tutta la durata del film è la seguente: Ma quanto cazzo è figa Keira con la frangetta?!
Troppo!