Ormai lo sappiamo, fumare fa male, ti toglie una settimana di vita, le sigarette sono chiodi di bara, muori presto e male, e altre amenità. Oltretutto i pacchetti costano ed esteticamente sono ormai orribili.
Ma qui parliamo di Cinema, e ragazzi, sappiamo tutti che Bogart non sarebbe stato lo stesso senza la sua sigaretta, e Clint Eastwood senza il suo sigaro avrebbe perso un dettaglio che ha fatto storia. Ed è inutile raccontarsela, la sigaretta aveva (ha?) il suo fascino. Vi farebbe tanto schifo una Marlene Dietrich in frac e sigaretta che vi stampa un bacio come nel film Marocco?
Se cercate nel nostro archivio troverete un bel focus sugli epici fumatori del Cinema. Per comodità vi linko qua l’articolo.
Siccome io sono una cinefila ossessiva, ho deciso di stilare una lista che entra nel dettaglio dei dettagli. Sigarette sì, ma quali?
Qual è la marca preferita dei vostri personaggi di celluloide preferiti? E se poteste scegliere, con quali di loro vorreste fumarvi una sacrosanta paglia in santa pace?
Vediamo qui sotto quali sono le preferenze al Cinema, quando parliamo del famigerato fantasmino tossico.
Casablanca (1942) – CHESTERFIELD MORBIDE SENZA FILTRO
Le preferite del nostro amico Humprey Bogart. Non venitemi a dire che Rick sarebbe stato lo stesso con la sigaretta elettronica (esperimento fatto con risultati penosi). Qui siamo in zona “uomini classici e tormentati che annegano le fisime d’amore nel gin e nella nicotina”. Magari non un esempio encomiabile, ma il fascino di questo personaggio non si discute. Anche il pacchetto è elegante, e le Chesterfield le incontriamo anche in altri grandi film come The Blues Brothers, Memorie di una Geisha o Il sorpasso. Per dovere di cronaca devo precisare che il vecchio Bogie fu anche testimonial per il marchio Lucky Strike.
Grease (1978) – LUCKY STRIKE
Inutile dire fonchiate, la sigaretta ti dà l’illusione di essere diventato grande. Prima boccata, tossisci anche l’anima, lacrime agli occhi, ma la prima volta non si scorda mai. In questo caso vediamo Sandy (Olivia Newton John) che con una sigaretta e un look un poco sadomaso informa Danny Zuko che è finalmente disposta a dargliela stare con lui. La brava ragazza si fuma una sigaretta e balla in modo sexy. A inizio film vediamo Danny, chiodo maglietta e mocassini, fare il ganzo con le ragazze con la sigaretta incollata alle labbra. Erano i vecchi tempi, quando la sigaretta era sinonimo di bulli & pupe. O agenti segreti, visto che parliamo della marca preferita da James Bond e dei poliziotti Ruffalo e DiCaprio in Shutter Island.
Trainspotting (1996) – CLUB BLUE
Se vi dico “COOOOOORRIIIIII!!!! BAAAD BOOOOOY!!!!!!!!” chi vi viene in mente? Esatto, sto parlando di lui. Il sociopatico più aggressivo e comico della storia. Francis Begbie. Fuori di testa, stronzo come pochi, violento e schizzato. Si tiene lontano dalla droga, ma non rinuncia alle sigarette. Quali? Montagne di pacchetti di Club Blue, pacchetto blu elettrico e banda laterale dorata. Devo dire che mi sembravano anche abbastanza eleganti rispetto al personaggio.
The Dreamers (2003) – NAT SHERMAN o PINK ELEPHANT?
Madonna, le ore su internet nel tentativo di capire la marca delle sigarette rosse di Isabelle! E la cosa va avanti da anni. Ho anche scoperto che diversi cinefili stanno tuttora tentando di mettere le mani su un pacchetto di Sherman. Non posso darvi sicurezze sulla marca, gira anche un’altra scuola di pensiero secondo la quale Theo e Isabelle fumino le Pink Elephant, bizzarre sigarette rosa aromatizzate alla fragola. Personalmente ho i brividi, ma de gustibus. Torniamo al caotico ’68, quindi, giriamo per Parigi con i nostri tre protagonisti, dissertiamo di scinema fruanscese e fumiamo un po’ in modo intellettual e chic.
Constantine (2005)- FIUME YANGTSE/SILK CUT
Tratto dal fumetto Hellblazer. Al cinema abbiamo visto questo cacciatore di demoni combattere con un tumore ai polmoni e contro Satana, nel tentativo di guadagnarsi il paradiso. John Constantine è il moro Keanu Reeves, malinconico, sarcastico, coraggioso e senza regole. E dipendente dalle sigarette cinesi Fiume Yangtse. Nel fumetto invece il biondo eroe è inseparabile dal suo pacchetto di Silk Cut. Buon film se avete voglia di vedere esorcismi e strani demoni in salsa fumettosa.
Lupin III (dal 1967 in poi) – GITANES CAPORAL/PALL MALL/MORE MENTHOL/SHINSEI
Vi ricordate quanto erano belli i cartoni anni ’80-’90 e ancora non c’era il fastidio del politicamente corretto in quello che guardavamo? Che nessuno si azzardi a dire qualcosa contro Jigen solo perchè teneva la sigaretta (storta) fissa in bocca. La mia educazione avrebbe risentito della mancanza di Lupin. Il nostro amico ladro ha una preferenza per le Gitanes Caporal, Jigen per le Pall Mall. La gnoccainfame della situazione, la mitica Fujiko, ha le sue More Menthol. Segue Papà Zenigata con le giapponesi Shinsei.
Nana (2007) – BLACK STONE CHERRY/SEVEN STARS/GITANES BLU
Madonna quanto mi sento vecchia, facevo il liceo e Nana aveva il suo seguito su Mtv. Le cotte erano per Nana-punk, l’altra Nana (detta Hachi) era una stordita non da poco.
Le due ragazze si conoscevano in treno e per coincidenza si trovavano a dividere lo stesso appartamento. Nana era una musicista, Hachi non me lo ricordo, ma era irritante comunque.
Attorno a loro c’erano le band musicali protagoniste, i Blast e i Trapnest. I Blast prendono il loro nome dalle loro sigarette preferite, le Black Stone Cherry. Ma non mancano le Seven Stars (giapponesi) di Hachi e le esteticamente fantastiche Gitanes di quel capellone cagacazzo di Takumi.
200 Cigarettes (1999) – MORLEY
Esistono poi sigarette che non esistono. In alcuni film si voleva sviare la pubblicità occulta creando un brand ad uso e consumo, motivo per il quale è nata la birra Duff, tanto per fare esempi. Questo film è ambientato nella notte di capodanno ’81, ideale passaggio tra gli anni ’70 e ’80,racconta la notte di alcuni single, gruppi di amici, parenti, artisti e musicisti che vogliono concludere l’anno con qualcosa di memorabile. Ora, in questo caso non credo sia importante il film in sé. Il fatto è che la marca Morley è presente in tipo diecimila tra film e serie televisive.
Le Morley appaiono in X-Files, Breaking Bad, American Horror Story, Buffy l’Ammazzavampiri, Beverly Hills 90210 e stop così perché ho un limite di parole da rispettare.
Nota: che poi si vede che le Morley sono le Marlboro rosse con sopra una scritta diversa. Chettelodicoafà.
Pulp Fiction (1994) – RED APPLE
Le sole e uniche! Il sogno di ogni fumatore-cinefilo. Le mitiche sigarette di Mia Wallace e Butch il pugile. Anche queste sono fittizie, ma il marchio è diventato un feticcio sia per Quentin che per i fan. Simpatico pacchetto con un bruco fumato che esce da una mela rossa, le Red Apple sbucano fuori da ogni dove nella filmografia di Tarantino. Le vediamo in Pulp Fiction, appaiono in un manifesto in Kill Bill Vol.1, sono presenti in Django, Four Rooms e… sono dappertutto, minchia! Pure nei film dell’amico Robertone Rodriguez. Perfino in The Hateful Eight c’è il tabacco Red Apple. E se volete proprio farvi del male, esiste la possibilità di comprarle online alla modica cifra di 250 dollari.
Carol (2015) – PHILIP MORRIS
Vorrei dire solo due cose: Quando pensi che non potrebbe andare peggio, ti accorgi di aver finito le sigarette.
E Cate. Blanchett. Che. Fuma. Sensualmente. Ciaone proprio.
E su quest’ultima epica fumatrice chiudo la classifica. E voi con chi fumereste la vostra sigaretta?