
Operazione Sottoveste: Blake Edwards, Cary Grant e Tony Curtis in un sottomarino tutto rosa
Avete voglia di un super classico, ma anche di una cosa disimpegnata, gustosa, in una parola divertente? Allora prendete fiato e immergetevi in compagnia nientemeno che di Cary Grant e Tony Curtis in Operazione Sottoveste.
Basterebbero i due di cui sopra, che a distanza di decenni riescono ancora a far tremare le gambe alle spettatrici grazie ai loro bei faccini e alle battute fulminanti, a fare di questo film una pietra miliare; aggiungete che alla regia c’è Blake Edwards e che a un certo punto un virilissimo sottomarino diventa rosa, e Operazione Sottoveste entrerà a pieno titolo nel vostro personale Olimpo del cinema. Protagonista del film è proprio un sommergibile americano: una gloriosa macchina da guerra che nei primi Anni Quaranta viene bombardata e seriamente danneggiata dall’aviazione nemica. Ma il comandante, un Cary Grant più elegante che mai nella divisa della marina, non si dà per vinto, e decide di rattoppare la sua creatura con dei mezzi di fortuna per continuare a farle giocare un ruolo di primo piano nel Pacifico. Suo malgrado, a fargli da braccio destro c’è il tenente Holden: gli occhioni del bel Tony Curtis sono forse più adatti a “tenere le relazioni con Hollywood” che all’arte bellica, ma i due non hanno scelta. Il rigore marziale e ormai fuori tempo massimo del primo e i metodi poco ortodossi ma decisamente efficaci del secondo riusciranno, contro ogni previsione, a riportare il Sea Tiger agli antichi fasti, o quantomeno a non farlo andare a fondo.
Operazione Sottoveste è stato girato nel 1959, e di quel periodo ricorda tutto: la raffinatezza dei protagonisti, anche quando il contesto è pervaso di doppi sensi; l’incipiente ironia verso la guerra e la propaganda connessa che solo qualche anno prima imperversava in tutte le case d’America; gli stereotipi sul Sud Est Asiatico, oggi sembrano quantomai scorretti e proprio per questo esilaranti.
L’umorismo di Blake Edwards non risparmia nessuno: né il comandante, un aspirante Churchill che si ritrova a dirigere un circo itinerante; né i marinai, perfetti stereotipi dei lupi di mare, sì, ma pure un po’ bambocci; né il fascinoso tenente, determinato a sposare una donna ricca salvo poi cadere nelle braccia di una bella crocerossina; né, last but not least, il nutrito corpo di ufficiali in gonnella, ben lontane dal volersi comportare come il sedicente sesso forte, anzi. Tra reggiseni usati per rattoppare i motori, siluri sparati per sbaglio, partorienti e caprette caricate a bordo e verniciature di fortuna, Operazione Sottoveste non vi darà un attimo di respiro: perché non riuscirete a smettere di ridere, nemmeno per un minuto.