
Ore 15:17- Attacco al treno: Se in realtà Clint Eastwood fosse lo Zio Sam?
Gli americani credono che ogni guerra da loro combattuta sia giusta e utile per portare la pace anche nei confini più remoti del pianeta (ovviamente meglio se queste nazioni hanno il petrolio o altre risorse). Nella seconda guerra mondiale hanno liberato il mondo dalla minaccia nazista, poi se le stavano per dare contro i cattivoni russi comunisti, ma per non farci saltare tutti per aria hanno preferito tenere un basso profilo. Le guerre in Medioriente sono più recenti e adesso, a sentire le minacce di Trump a breve potrebbe scoppiare un bel casino con la Cina. Inoltre se arrivassero gli alieni sicuramente gli americani sarebbero i primi a sparare.
In Ore 15:17- Attacco al treno Clint Eastwood non vuole solo raccontare la storia di un attentato sventato, ma esaltare quel sentimento patriottico che si trasforma in eroismo.
Per fare questo, il celebre regista ha un idea geniale. Prendere come attori i veri protagonisti della vicenda, senza però girare un documentario.
La storia parte molto da lontano, perché lo spettatore non deve solo assistere a quello che succede a bordo del treno Thaylis, il 21 Agosto 2015, ma deve immedesimarsi in qualcosa di più grande.
Il fulcro di questo film è l’amore per la patria. Un sentimento che nasce dai sacrifici che i militari devono compiere ogni giorno a difesa di una nazione che pubblicamente ama i suoi eroi, ma che negli stanzini del potere ogni tanto ha il vizietto di chiudere gli occhi nei confronti dei reduci di guerra.
Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos sono tre amici fin dai tempi della scuola. Non sopportano le regole, perdono spesso l’attenzione, ma nutrono un enorme senso di rispetto e di ammirazione verso i soldati. Crescendo continuano a coltivare questo sentimento e addirittura Spencer e Alek riusciranno ad arruolarsi.
Anthony invece, rappresenta un po’ l’americano medio pronto a far debiti per andare in vacanza, con una fissazione dei social network quasi maniacale, a tratti addirittura sembra essersi impossessato dallo spirito della Ferragni.
Un viaggio in Europa diventa così l’occasione di ritrovo per il trio con le prime tappe a Roma, Venezia, Berlino. Una sera in un pub conoscono uno strambo musicista, strafatto di tartufi allucinogeni, gli convincerà ad aggiungere tra le loro mette anche la città di Amsterdam.
Ecco il destino che cambia le carte in tavola. Fa effetto pensare a mente fredda, che quest’incontro potrebbe aver salvato la vita a centinaia di passeggerei che nei giorni seguenti sarebbero saliti a bordo del treno Thalys 9364, diretto da Amsterdam a Parigi.
Alle ore 15:17 del 21 Agosto 2015, Ayoub El Khazzani inizia a sparare a un passeggero che si era accorto che era armato, proprio nel vagone dove si trovavano i tre cittadini statunitensi.
Spencer, che sognava di diventare aviatore per salvare i soldati feriti, si getta contro il terrorista subendo numerosi traumi, riuscendo però a neutralizzarlo. Diventa così inconsapevolmente un eroe, non tra le macerie di un campo di battaglia, ma in un vagone di un treno.
Eastwood, celebra il coraggio di questi tre giovani che da semplici turisti entrano inaspettatamente nella storia, il tutto stracondito da una retorica patriottica e militarista.
Ecco quindi spiegato perché il buon vecchio Clint potrebbe essere lo Zio Sam.