
Pets – La vita segreta (e un po’ esagerata) degli animali
Dopo il grande successo dei Minions, quest’anno la Illumination Entertainment ci riprova con una favola tutta americana sulla vita segreta dei nostri animali da compagnia. Ci ha convinto? Nì.
Dopo la visione di Pets – Vita da animali si è verificato un acceso dibattito tra la me adulta e la me piccina. Entrambe le parti hanno difeso le loro ragioni – che tra poco chiarirò – e alla fine si è raggiunto un accordo. In definitiva, questo film avrebbe potuto essere una splendida creazione, ma la produzione si è lasciata un po’ prendere la mano.
Mo’ vi spiego.
Partiamo dalla trama
New York. Max è un allegro e cicciotto cagnolino che vive con Katie, la sua adorata padrona. Quando la ragazza va al lavoro, Max attende con ansia il suo ritorno e passa le sue giornate con gli altri animali domestici del vicinato: Chloe, una gattona ingorda, il gioviale bassotto Buddy, un piccolo uccellino chiamato Pisellino, il carlino Mel, e la bella cagnetta Gidgett.
Un giorno Katie porta a casa Duke, un cagnolone peloso e agitato, appena adottato dal canile. Duke, invadente ma buono, si dimostra subito affettuoso con Max, il quale però non accetta il nuovo arrivato e cerca di sbarazzarsene.
Fin qui, tutto regolare. Una normale storia di convivenza tra bestiole.
Da questo momento in poi, però, le situazioni si fanno via via più inverosimili ed esagerate.
Situazioni che, alla lunga, non convincono la me adulta, la quale avrebbe preferito che la storia rimanesse confinata all’interno del quartiere e avesse coinvolto meno animali. Non voglio spoilerarvi nulla ma, raga, i coccodrilli no. Non in un film che, chiaramente, vuole parlare di animali domestici.
In più, la narrazione è parecchio altalenante: si alternano momenti noiosi a sequenze veloci e fin troppo adrenaliniche, compromettendo la scorrevolezza del film.
Ciononostante, la me piccina ha apprezzato questo film!
I registi (Chris Renaud e Yarrow Cheney) hanno messo in scena in maniera brillante i luoghi comuni sugli animali domestici (tra cui le tipiche differenze tra cani e gatti), arrivando anche a toccare temi più seri, come l’abbandono e la vita in canile.
Nulla di originale, certo, ma ammettiamolo: le storie sugli animali fanno sempre bene al cuore e ci fanno ridere di gusto.
Insomma, Pets è senza dubbio un film piacevole, grazie ai dialoghi spassosi (doppiati, nella versione originale, da grandi comici come Louis C.K. e Steve Coogan) e alle scene divertenti, che quasi rasentano lo slapstick. Se non avessero voluto farla fuori dal vaso sarebbe un’ottimo film da guardare sul divano con tutta la famiglia!