
Prima di domani, o forse oggi, domani e dopodomani?
Mi sento una fighetta ululante, di quelle che fanno la duck face nei selfie e che indossano fazzoletti al posto di gonne. Bionda. Nulla di offensivo nei confronti delle bionde che stanno leggendo quest’articolo, solo stereotipi, giurin giurello che non ci saranno commenti insultuosi nei confronti delle ragazze dai capelli del colore di Marilyn. Pronti per party sfrenati a casa di ragazzi sfigati (sono un fottuto ghost writer) e nuove opportunità ogni giorno? Vamonos!
Dimenticavo: questa è la recensione di Prima di domani, film di Ry Russo-Young, ovvero regista mai sentita nominare da nessun abitante dell’universo, ma con la peculiarità di essere donna. Anche questo non era un commento discriminatorio, volevo solo sottolineare quanto la presenza di registi di sesso maschile sia numericamente più presente di quelle di sesso femminile. Non posso rischiare di essere preso per misogino a ogni riga che scrivo, maledetto XXI secolo! Fanculo, vediamo com’è questo Prima di domani.
Old movie sì, ma non troppo, dato che il film è uscito nelle sale italiane il 19 luglio per rimanervici fino a non troppi giorni fa. So che l’immagine sovrastante sembra uno shot dell’annunciato High School Musical 4, ma in realtà questa è l’ambientazione stereotipata che ci viene presentata nella pellicola. Grave! Forse, o forse no. Molto spesso durante la visione di questo film mi sono messo a ridere per la ridicolezza delle scene o quasi a piangere per la loro idiozia, fino ad arrivare molto vicino alla scelta di premere il tasto rosso del telecomando. Ma attenzione signore e signori, questo è uno di quei film che hanno la svolta, il plot twist, il capovolgimento di fronte, il lavaggio in lavatrice nell’esatta metà del loro scorrere. E quindi sì, ad una certa succede una cosa, quella cosa che fa cambiare faccia al film. Ma in che modo cambia faccia? È una sorta di Harvey Dent non dichiarato? Questa era davvero molto pessima e triste, chiedo scusa a tutti coloro che stanno leggendo, a tutti i fan di Batman, a Christopher Nolan, ad Aaron Eckhart e anche a Bob Kane e Bill Finger. Concedetemi la grazia di andare avanti.
La chiave di Prima di domani è la ragazza che vedete qua sopra. SPOILER VIOLENTISSIMO IN ARRIVO! Lei è la protagonista. Sono convinto di essere molto simpatico, non c’è dubbio, sono nato per essere divertente. L’auto commiserazione talvolta aiuta, sapete? Ebbene sì, lei è ovviamente la protagonista del film ed è a lei, sempre ovviamente, che succede quella cosa. Interessante il modo di mostrare la reazione a quella cosa messa in scena dalla regista, che piano piano, con un procedimento sensato, logico e soprattutto giustificato a livello umano porta la nostra Zoey Deutch (così si chiama l’attrice, non ricordo assolutamente il suo nome nel film) a un radicale cambiamento della sua persona e del suo modo di affrontare le cose e la vita. Quella cosa sta diventando una sorta di Tu sai chi in Harry Potter.
Un po’ come la maggior parte dei film che hanno il loro plot twist definitivo nel centro della narrazione sono caratterizzati da una regia a due facce, così anche Prima di domani modifica il suo comparto registico in relazione a quanto succede nella storia. Ciò non toglie che le scelte di Ry Russo-Young non mi abbiano pienamente convinto né prima della svolta né dopo quest’ultima, in quanto parecchie volte fanno ben sperare rivelandosi interessanti, ma tradendo le aspettative proprio sul più bello, sull’inquadratura più importante, sulla scelta finale nel mostrare una determinata caratteristica. A tratti, inoltre, la regista si rivela troppo sbrigativa e fallisce in quei punti che dovrebbero costituire la forza del film stesso, come per esempio il campo “psicologia dei personaggi”, che in un film come questo dovrebbe essere significativo e far da colonna portante per costruire la narrazione, ma che invece viene fin troppo mistrattato e snobbato. Un po’ come le sigarette fanno coi nostri polmoni. Similitudini casuali e non giustificate ne abbiamo?
Piccola disquisizione sul titolo del film: Prima di domani o Before I Fall?
QUESTA SEZIONE DELL’ARTICOLO CONTERRÀ SPOILER, ERGO SE NON AVETE VISTO IL FILM E NON VOLETE ESSERE SPOILERATI NON ANDATE AVANTI NELLA LETTURA, CI RIVEDIAMO ALLA FINE DELLA SEZIONE

Ma il finale? A mio dire abbastanza cacca. Spiegazione decisamente efficace. Allora: io capisco che nel finale ci sia da leggere tra le righe, da trovare il significato profondo e nascosto, in un modo tutto ermetico che aiuto… ma non puoi chiudere un film così. Dopo che hai cagato così tanto il cazzo su quella cosa, quella stessa cosa non me la spieghi neanche? “Eh ma devi interpretare, è un finale aperto che lascia libero spazio ad una visione interpretativa della vita e dell’esistenza”. Non scherzo, davvero ho sentito pronunciare questa frase da un mio interlocutore col quale discutevo di Prima di domani. Beh, può andare a farsi fottere lui e anche la regista, perché a questo punto la dannatissima Ry Russo-Young ci ha regalato 99 minuti di nulla, di false speranze e di belle fighe. A volte.
Quella cosa is the new Tu sai chi.