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Riviera International Film Festival: non solo pesto, la Liguria come Cannes

Dal 2 al 6 maggio Sestri Levante (GE) si trasforma. Da paesino di villeggiatura estiva a polo del cinema internazionale in Liguria. La manifestazione giunge alla sua seconda edizione dopo il sorprendente successo del 2017. Le premesse sono scoppiettanti, il Riviera International Film Festival vuole crescere ancora.

Il MacGuffin al Riff.

Ebbene sì, dopo l’edizione del 2017, che ha rappresentato la nascita del Riviera International Film Festival, di cui noi del MacGuffin eravamo stati sorpresi testimoni, a Sestri Levante, per la seconda volta, scende in campo un grande evento di cinema.

Il Rivera International Film Festival, o semplicemente RIFF, è un festival che, come dice il sito ufficiale, ha due grandi obiettivi: ” […]lo spettacolo e la formazione. Il primo, animato da una selezione di giovani registi under 35, protagonisti del cinema indipendente (non distribuiti in Italia); la seconda, curata da protagonisti famosi che condividono le proprie esperienze professionali attraverso la formula dei masterclass”.

Ho detto sorpresi? Sì perché, ad esempio, al sottoscritto, abituato ad associare alla sua Liguria solo mugugni, sagre  della fragola (pure costose) e fuochi d’artificio per la festa patronale, non sembrò vero di trovarsi catapultato in mezzo a star, red carpet, workshop di figure di spicco con traduttori simultanei, buffet di benvenuto, closing party et similia.

Possibilmente però, dietro alla copertura brillantinata e, se vogliamo, glamour della manifestazione, una cosa ci sorprese ancora di più: i contenuti.

Perché, dunque, che tu sia ligure o no, andare al RIFF?

Il ligure medio, infatti, potrebbe dire tre cose di fronte alla prospettiva di un festival come questo:

1 – “Ah io di Festival in Liguria non ne ho mai visti. Mah, si sa che poi a ‘ste cose culturali e noiose ci andrà giusto qualche vecchio appassionato! A noi servono cose che portano gente da fuori!“.

2 – “Oh belin, sti zueni (giovani, ndr) cos’è che vogliono fare? un Festival? Belin, sono sempre dietro a ‘sti belin di cellulari, cosa vuoi che c’abbiano da dire?

Come lo vedi un festival qui?

3 – “Registi under-35? Ma cosa casso fan venire gli sconosciuti in Liguria? Se non li conosci cosa ci vai a fare?”.

Rispondiamo con ordine.

  • Punto primo: la manifestazione è tutto tranne che noiosa o semplicemente “culturale”. Oltre all’aspetto glamour di cui ho parlato prima, non si svolge nel chiuso di una buia sala conferenze o solo in un cinema, ma si apre al territorio, lo sfrutta e lo apre a sua volta. Ci sono laboratori, eventi per ragazzi, per bambini e per adulti; eventi all’aperto, in sale conferenze ampie e luminose e utilizzando a pieno la splendida cornice marina della città.
  • Punto secondo: per la parte extra festival, l’organizzazione è attenta a promuovere dei nomi che sì attirino quanto più pubblico possibile, ma che, allo stesso tempo, propongano dei contenuti originali, significativi e che diano strumenti concreti a chi interessa approfondire questo magico mondo. Basti pensare alla stupenda conferenza di David Franzoni, a cui assistemmo come sito. Altri contenuti sono invece gratuiti e di più ampio respiro, pensati per attirare e dare spunti anche ai non appassionati.
  • Punto terzo: i film selezionati sono sì sconosciuti, ma sono scelti da esperti del settore e si inseriscono in una cornice che mischia abilmente intrattenimento e contenuti. Per dirla papale papale: non parliamo del classico festival per intelletualoidi radical chic, ma di film che piacciono.

L’intervista.

Questo per quanto riguarda cosa noi abbiamo visto nel Festival del 2017 e che ci fa ben pensare per l’edizione di quest’anno. La speranza è che in Liguria, e in Italia di conseguenza, si crei un altro polo del cinema internazionale e che si mantenga questa dimensione pensata per i giovani talenti, un elemento che darebbe un grande contributo alla crescita del nostro movimento.

Per quanto riguarda le novità di quest’anno, abbiamo chiesto direttamente a Vito D’Onghia, tra i principali artefici del Festival, insieme al produttore di Hollywood Stefano Gallini-Durante, che l’anno scorso ci aveva invece raccontato come era nato tutto. Sentiamo Vito:

Ciao Vito, è un enorme piacere per noi partecipare al Riviera International Film Festival di quest’anno. Che novità ci sono?

La fila presso il cinema

Abbiamo ampliato l’offerta, tantissimo. Ci saranno, come sempre, 10 film di registi under 35 non distribuiti in italia provenienti da tutto il mondo (Georgia, Lussemburgo, Italia, Lettonia, Belgio, Colombia, R. Slovacca, Indonesia e Francia) tutti proiettati al locale cinema Ariston. Quest’anno offriamo anche una sezione extra sui documentari a tema ambiente, in cui saranno cinque i registi in gara, anche loro dal profilo molto internazionale.

Personalmente c’è un fatto a cui non riesco ancora a credere: avere Matthew Modine come presidente della giuria. Stiamo parlando di un attore che ha recitato in decine di film importantissimi, che ha lavorato con Kubrick interpretando il soldato Joker in Full Metal Jacket e, più recentemente, il Dr. Martin Brenner, principale antagonista della pluripremiata serie Stranger Things. Uno con una carriera del genere verrà da noi, a Sestri Levante, in Liguria.

Per quanto riguarda gli eventi oltre le proiezioni cosa proponete quest’anno?

Abbiamo un sacco di eventi oltre ai masterclass, già proposte lo scorso anno. Due cose a cui teniamo tantissimo sono l’incontro con Erri de Luca, che ci parlerà di cinema e letteratura e il panel  sulla violenza sulle donne tenuto dalla giornalista Paola Jacobbi e altre relatrici, tra cui Violante Placido. Questi eventi sono totalmente gratuiti e vogliono aprire il festival a tutti. Teniamo soprattutto a ciò che si svolgerà in piazzetta a Portofino: una conferenza sull’ambiente tenuta addirittura dal premio nobel Nigel Tapper. Parliamo di un altro evento gratuito, che risponde anche all’idea di espandere il festival su tutto il territorio.

Gli appuntamenti però sono veramente tanti, sono cinque giorni pienissimi: ci sarà anche la conferenza sui social media tenuta da Marta Pozzan, laboratori sul cinema (come MacGuffin non possiamo non segnalare quello dedicato a Hitchcock, ndr) e molto altro.

Una delle masterclass dello scorso anno

Le masterclass poi quest’anno hanno alzato ulteriormente l’asticella. Avremo Ed Solomon, autore di sceneggiature di film di successo come Men in Black, Super Mario Bros., Da che pianeta vieni? e Charlie’s Angels, che ci parlerà della scrittura per Cinema e Televisione. Ci sarà poi un mostro assoluto della fotografia cinematografica: Peter Zeitlinger, direttore della fotografia di Werner Herzog. A mio modo di vedere, benché meno noto al grande pubblico, il miglior nome che abbiamo per gli addetti ai lavori. Cote De Pablo poi, attrice di enorme successo della serie NCIS, ci offrirà una prospettiva unica sul ruolo di attore.

Cosa vi aspettate da questa seconda edizione?

Spero soprattutto che i giovani vengano ad ascoltare le masterclass, che sono fantastiche opportunità per capire veramente come funziona questo mondo. In generale spero che la gente capisca lo sforzo che abbiamo fatto per portare dei personaggi del genere in un contesto come questo. La possibilità che si ha, partecipando al Riviera International Film Festival, di imparare e di stare a contatto con artisti e produzioni di questo calibro, è davvero unica per la Liguria e l’Italia in generale.

Grazie a Vito D’Onghia allora… noi siamo eccitatissimi, e voi?

Trovate maggiori info sul sito ufficiale.

Riccardo Cavagnaro

Vede la luce nell'anno 1991. Da quando ha visto "Jurassic Park" all'età di 3 anni sogna segretamente di toccare un dinosauro vivo. Appassionato lettore, viaggiatore, ascoltatore di musica e bevitore. Tutte queste attività arricchiscono sicuramente il suo bagaglio culturale, ma assottigliano pericolosamente il suo portafogli.
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