
Scream – Un horror da urlo
Ci sono regole precise che devi rispettare se vuoi sopravvivere in un film dell’orrore: non fare sesso, non ubriacarti o drogarti, non dire “Torno subito”, non rispondere al telefono, non aprire la porta, non cercare di nasconderti e non urlare perché chi urla muore!
Il clichè è una cosa che di solito annoia e infastidisce, soprattutto al cinema, ma se sei un genio del calibro di Wes Craven (fate in modo che io non vi debba spiegare chi è) puoi permetterti di prendere tutti i clichè e luoghi comuni dei film Horror, incastonarli, un po’ deriderli e tirarci fuori un cult di genere. La pellicola di cui parliamo oggi se non vi fosse ancora chiaro è Scream – Chi urla muore, film che nel 1996 ha realizzato quasi il record di incassi. Pieno zeppo di ogni tipo di citazione cinefila riguardante l’horror, da Psyco a Nightmare, da Hellraiser a La casa di Raimi, è il lungometraggio che ha maggiormente rivoluzionato il modo di fare questo tipo di cinema negli anni ‘90, aggiungendo l’elemento satirico alla solita sceneggiatura riguardante i serial killer. Grande merito di questo successo va anche dato a Williamson, sceneggiatore dal notevole talento che si mette a lavorare su un soggetto che ricorda da vicino le ossessioni cinefile del passato, con in più elementi moderni.
Scream inizia con l’omicidio di una giovane biondina (Drew Barrymore) preceduto da una telefonata di un sinistro uomo che la sta spiando, sfidandola ad un gioco sugli horror con unico premio la salvezza. L’attenzione poi si sposta su una giovane ragazza di nome Sidney Prescot (Neve Campbell ). La ragazza sarà il nuovo bersaglio del killer che terrorizza Woodsboro con il volto coperto da una maschera che ricorda L’urlo di Munch. Il film consta così di una grande caccia all’uomo condita con tentativi di sopravvivenza di lei e dei suoi amici più cari e di uno sbadato poliziotto (David Arquette) che fa da comic relief, giusto per non mantenere una linea troppo seria. Il finale è il colpo di scena che ci si aspetta da un film di Craven, ma non crediate di certo sia io a dirvi chi si nasconde sotto la ormai famosissima maschera urlante.
A Scream si deve anche la reinvenzione delle parodie horror, che erano sparite nel tempo. Da qui infatti nascerà la saga di Scary Movie dove il primo capitolo (decisamente il più riuscito) è completamente basato su questo film di Craven. La sottile ironia di questo regista è uno dei punti principali del suo cinema: come nel famigerato Nightmare, il regista fa la macchietta di sé stesso e riesce spesso a cogliere nel segno ponendosi come nuovo modello di riferimento che guarda con occhio diverso questo genere.
Ma ricordiamocelo, siamo in un horror, e per quanto divertente e ironico c’è un serial killer con i controcazzi. La figura vestita con un mantello nero e la maschera da Urlo di Munch è ormai entrata di diritto nel linguaggio comune dell’horror (lo so che almeno una volta ad Halloween l’avete messa pure voi). Oltre alla maschera molte sequenze di questa pellicola sono passate alla storia: alla telefonata iniziale, la scena con le regole da seguire in un horror e poi lo splendido finale notturno. Il cast è composto da giovani che da lì a poco sarebbero diventati buoni attori, come Arquette, la McGowan o Neve Campbell. Nota decisamente dolente sono stati i sequel che non hanno raggiunto nemmeno lontanamente la qualità del primo capitolo, da tenere molto in considerazione e che decisamente vi consiglio è invece la serie tv ispirata alla saga di Scream, prodotta da MTV nel 2015 e distribuita recentemente da Netflix.
In conclusione direi che se un film con una trama semplice e classica ma con una visione stilistica completamente nuova riesce ancora ad ispirare una serie tv a distanza di nove anni e soprattutto resta un caposaldo per un genere ad oggi decisamente in difficoltà vuol dire che Scream è veramente qualcosa di ben fatto. Ecco come si sarebbe dovuto fare cinema nell’era di transizione. Ecco come si cambiano le carte in tavola per un genere centenario.
P.s. se siete fan dell’horror, fate un salto dai nostri amici di Film esageratamente da paura!