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Shannara – Il finale della prima stagione

Nessuno ci credeva, io meno di tutti, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati al finale di stagione di Shannara. Ora, visto che queste recensioni (le vecchie le trovate qui, qui e qui) le leggono credo tre persone, ad essere ottimisti, io mi libero finalmente di un peso. Un po’ come quando vado in bagno dopo il tikka masala. Tradotto: so che comunque non è finita, posso anche vincere una battaglia ma la guerra è ancora lunga. Dai, via il dente via il dolore. Come dicevano quelli di Jackass (chi sa, sa).

Ovviamente spoilerz.

Perché noi lo sapevamo, non volevamo crederci, speravamo non fosse così, ma quest’ultimo episodio di Shannara è finito con un cliffhanger. Nulla di che ovviamente, però dai, quindi la prossima non cambiate personaggi come faceva Terry Brooks? No eh? Mi tocca guardarla. Lo sapevo, questi ti promettono un fantasy fatto bene e poi ti ritrovi il Dadga Mor sotto casa che ti chiede asilo politico. Sono cose che non sono cose.

Vabbé, cominciamo? Dopo che Amberle LSD si è gettata nel Fuoco di sangue, Wil Faccia da pirla sente la cosa a tre farsi sempre più lontana. Perciò resuscita subito Eretria (che era il minimo, cioè non scherziamo).

shannara wil salva eretria

Oh ste pietre blu possono fare di tutto, Walter White ci aveva proprio visto lungo. La nomade, prontamente, riapre il portale per far tornare la principessa. Volersi male proprio. Comincia allora la fuga del trio Lescano, e la serie vuole farci credere che si trovino davvero in un labirinto. Tempo per trovare l’uscita: più o meno uno starnuto di Bolt. Ma bisogna aggiungere pathos al tutto, quindi Eretria deve restare indietro per dare tempo ai fidanzatini pucciosi di salvare il mondo. Quando bastava ammazzare il primo troll e continuare a correre. Sceneggiatori, non ho più parole per descrivervi. Però uccidetemi Eretria e vi vengo a cercare.

Nel frattempo iniziano a partire i big money per farci credere che i demoni siano tanti.

shannara esercito

E in effetti sembra proprio così, per mezza inquadratura ovviamente. Poi però ci si deve accontentare di quelle quattro comparse tra gli alberi, che urlano e sbraitano da sole, per noia. Valli a capire. Comunque, Wil e LSD riescono ad arrivare alla portineria di Arborlon, ma ovunque ormai sembra l’Inferno di Dante (senza nessuno che del cul facea trombetta però, peccato). Quindi, ladies and gentlemen, cosa succede se c’è un esercito di demoni pronto a devastare tutto e voi due rappresentate l’unica speranza di salvezza? Vi infilate in una grotta che nessuno ha ovviamente scoperto e ciulate come conigli all night long (all night, all night long. Scusate). Non se lo aspettava nessuno. Vabbé.

Dai che è il momento del battaglione finale, che per Shannara significa una scaramuccia di quartiere tra i protagonisti e quattro barboni pagati con whisky e gallette. I due fidanzatini amorosi si avvicinano sempre più ad Arborlon, e mentre Allanon dice “la nostra speranza risiede in un seme”, Wil ammicca verso LSD con fare da marpione. Ci ha già pensato lui. Ecco, ora c’è una scena identica a La Compagnia dell’Anello. Voglio sperare vivamente che fosse un omaggio, anzi, forse sarebbe meglio un chiedere scusa prostrandosi. Comunque, il druido arriva e salva i due (anche se, grazie alle pietre blu, pure i demoni vedevano i draghi e sparivano. Bastava illuminarli tutti, no?)

shannara-chronicles-ander battaglia finale

Intanto Ander e l’elfa nera (ah, ricordarsi come si chiamava) si battono contro un demone più cattivo degli altri, che perde l’elmo e, sorpresa sorpresa, è Arion! Forse l’unico colpo di scena decente in tutta la puntata. Comunque, il neo-promosso demone decide di dare il mal di pancia da acciaio anche all’elfa nera (avevo predetto che sarebbe morta, altro che Allanon), e venire poi ucciso dal fratello in un momento di faccette piangenti e sofferenti che mammamia proprio.

Altro giro altra battaglia, è il momento di Allanon contro il Dagda Mor. Che, tra blu vs rosso e i rumori pericolosamente simili, sembra un qualsiasi scontro di Star Wars. Ditemi che non ci ho pensato solo io. Mentre questi si sparano i colori addosso, LSD confessa a Wil che è lei il seme. “Lo so, te l’ho impiantato io dentro ieri sera” le risponde lui. Ma lei non vuole sentire ragioni, deve andare dentro l’Eterea per sacrificarsi e salvare il mondo.

shannara amberle eterea

Due donne perse in un giorno, un pessimo lunedì per Faccia da pirla. Perciò, per dare tempo alla principessa di ricreare il mito di Apollo e Dafne, Wil tiene occupato il Dagda Mor mentre Allanon lo decolla di netto. Che deve essere la sua specialità. Quindi i demoni spariscono e tutto torna alla normalità.

Beh più o meno. LSD è l’Eterea adesso, quindi Wil, visto che non sa ancora dell’esistenza della dendrofilia, va a cercare Eretria. Mi sembra il minimo, anche perché ora Amberle è a tutti gli effetti una figa di legno. Ha, Sordi mi fa una beffa. Poi Bandon, che ciula la spadona cattivona e diventa il Dagda Mor 2 La vendetta con gli occhi tutti neri malvagi.

bandon shannara gif

E infine questo maledetto cliffhanger. Cioè Eretria che vede chi si nasconde sotto la maschera del presunto capo dei troll, e lo/la riconosce. Belin che colpo di scena, quasi da stalkerare gli sceneggiatori.

shannara troll eretria

Basta, Shannara è finita, ora forse potrò godermi la prossima stagione de Il trono di spade ancora di più, perché casomai facessi un paragone nella mia mente ci sarebbe solo da ridere. Ma da ridere forte in maniera sguaiatamente molesta.

Final trivia: Jed Brophy, l’attore che fa il Dagda Mor, ha recitato ne Le due torri nei panni di due orchi, precisamente Sharku e Snaga, il primo dei quali è quello che si scontra con Aragorn in groppa al Warg prima che lui cada nel precipizio. Non solo, è anche stato il nano Nori nella trilogia prequel de Lo Hobbit.
Final subtrivia: suo figlio Sadwyn era invece Eldarion, il figlio piccolo di Aragorn e Arwen.

Crazy, vero?

shannara dietro le quinte

Edoardo Ferrarese

Folgorato sul Viale del Tramonto da Charles Foster Kane. Bene, ora che vi ho fatto vedere quanto ne so di cinema e vi starò già sulle balle, passiamo alle cagate: classe 1992, fagocito libri da quando sono nato. Con i film il feeling è più recente, ma non posso farne a meno, un po' come con la birra. Scrivere è l'unica cosa che so e amo fare. (Beh, poteva andare peggio. Poteva piovere).
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