
Space Jam – Semplicemente una genialata
Un’operazione commerciale super riuscita, però anche un film che è diventato un vero e proprio cult e quindi non meno meritevole di elogio.
Ok… ultimamente sono un po’ a corto di idee, lo ammetto!
Lavorare per TheMacGuffin ti dà la grande libertà di scegliere di che parlare. Puoi fare quello che ti pare: scrivere di qualsiasi film, serie TV e argomento a cazzo che ti passa per la testa, ma che fare quando non hai idee e nessuno che ti dice che diamine fare e su che scrivere? Dannata redazione!! (è solo enfasi retorica, scherzo… vi prego non licenziatemi… oddio vi scongiuro non fatelo!).
Così, sono su un regionale Bologna – Milano (Dio mi salvi) e non ho idea di che scrivere per il prossimo articolo, quando all’improvviso l’entità divina evidentemente racchiusa nel mio Mp3 mi corre in aiuto… dalle cuffie sento le note di I believe I can fly…
Ma certo, ma certo! Scriverò del film/operazione commerciale che rappresenta forse l’idea più geniale mai partorita dal genere umano: prendere l’uomo più popolare mai esistito sulla terra (mi spiace, non parlerò della Passione di Cristo, ve lo anticipo già) ovvero Michael Jordan, e metterlo in un film con dei cartoni animati famosissimi: i Looney Tunes.
Dunque, sfido chiunque a trovarmi un’idea più fottutamente brillante nella storia dell’umanità (fermentazione alcolica a parte).
Non credo non conosciate i Looney Tunes, famosissimo universo cartoonesco della Warner Bros., popolato da animali parlanti più o meno simpatici, e se non conoscete Michael Jordan, buon Dio, è solo perché probabilmente siete appena nati, quindi non siete ancora in grado di intendere e di volere e state solo guardando questo articolo, mugolando in braccio a qualcun altro che lo sta leggendo.
Se invece, come credo e spero, li conoscete entrambi vi potete rendere conto in modo autonomo che una pellicola del genere sarebbe una figata a prescindere, anche se fosse una sgommata nelle braghe del cinema priva di senso e trama.
Ecco la storia brevemente: Michael Jordan nel 1993, all’apice della carriera ma scioccato dalla recente morte dell’amato padre, sconvolge il mondo dello sport e non solo annunciando il suo ritiro dal basket e il suo approdo nel mondo del baseball (tutte cose effettivamente successe).
Contestualmente c’è un universo parallelo che ha problemi molto più seri: il mondo dei cartoni (Roger Rabbit docet) è stato appena invaso da piccoli alieni cattiverrimi che intendono catturare i Looney Tunes per trasformarli in fenomeni da baraccone di un parco di divertimenti. Essendo questi alienuncoli molto bassi, il sempre astuto Bugs Bunny (santi numi quanto ho sempre odiato ‘sto coniglio di merda), per fregarli, propone una sfida a basket per stabilire se i nostri amici avranno la libertà o dovranno sottomettersi alla schiavitù aliena. Idea gagliarda tutto sommato.
Il coniglietto nazionale non ha calcolato una cosa però: i poteri di questi fastidiosi esserini. Essi infatti sono in grado di “rubare” il talento degli esseri viventi e utilizzano quest’abilità con alcuni dei migliori giocatori dell’epoca (per gli appassionati come me, si tratta di Charles Barkley, Patrick Ewing, Muggsy Bogues, Larry Johnson e Shawn Bradley) succhiandone l’abilità cestistica per diventare una temibile squadra: i Monstars.
I poveri Looney Tunes non troveranno altra soluzione se non convincere il più forte di tutti i tempi, il neopensionato Michael, ad aiutarli a battere i mostri e a salvarsi dalla schiavitù eterna.
Ce la faranno? Lo vedrete.
Avevo detto prima che il film sarebbe una figata in ogni caso? Beh è stata un’affermazione inutile, perché questo film fa molto di più. Stiamo parlando, infatti, di una figata pazzesca.
Questa pellicola è divertente, ironica, epica, di grande intrattenimento, non scade mai nella stupidità esagerata, ha una colonna sonora azzeccatissima e, oltre alla spettacolarità data dal cameo di Jordan, è piena di altre comparsate di livello come Bill Murray e Larry Bird.
Insomma, come si dice spesso, non è un capolavoro, non è cinema d’essai, non ha un valore artistico notevole ma funziona, cazzo se funziona! Il regista Joseph Pytka ha messo su un vero e proprio cult!
Come dite? Non bisognerebbe guardare certi film perché sono solo operazioni commerciali costruite apposta per fare i soldoni, attirando il popolo gonzo e abbagliato dallo star system?
Sapete che vi rispondo? CHISSENEFOTTE! Io personalmente a una produzione del genere, che mi diverte, che non mi rende più stupido di prima e che mi mostra MJ che, allungando il braccio come Mr. Fantastic, schiaccia in faccia a dei mostri alieni fatti al computer, i miei soldi glieli dò volentierissimo cazzo!
Anzi, scusatemi ma ora vado che voglio comprarmi la canotta della Tunes Squad su Ebay.