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Stan Lee: la classifica dei suoi 15 camei più belli

Questi sono proprio gli articoli che uno cresciuto a pane e uominiragno non vorrebbe mai scrivere. Ma è inutile accusare troppo il colpo, perché gli anglofoni hanno un’espressione perfetta per definire persone come Stan Lee: he was larger than life. E credo possa bastare.

Perciò andiamo veloci a vedere questa personale classifica dei suoi camei. Sono tanti, diffusi, inaspettati e, soprattutto, lo omaggiano per il suo lato pop e irriverente, quella sua capacità di non prendersi mai troppo sul serio, che lo ha fatto passare, con un sorriso ironico, alla Storia.

Metterli tutti era davvero impossibile, quindi se non espiantate organi a bambini ceceni sarete molto d’accordo con le mie scelte e vi sciropperete i 15 migliori camei di Stan Lee. Vi voglio bene. Ah, andrò in ordine temporale, non sarà una vera e propria classifica, anche perché non avrebbe senso. E, per quel che vale, spoilerz alert.

“Sé stesso”: Generazione X (Kevin Smith, 1995)

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Iniziamo con un doppio (ma anche triplo) cameo per un dei filmoni di Kevin Smith. Prima va a firmare fumetti, poi entra definitivamente in scena facendo da “mentore-lampo” per il protagonista di Generazione X. Oh, voi non avreste acchiappato qualsiasi consiglio amoroso da Stan Lee?

Accreditato: Stan Lee.

“Tizio che salva una ragazzina”: Spider-Man (Sam Raimi, 2002)

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E come potevo non mettere Stan Lee che salva una ragazzina dalle macerie causate dalla lotta Spidey-Goblin? Dai, lo capite anche voi.

Accreditato: Uomo alla fiera.

“Guardia del laboratorio”: Hulk (Ang Lee, 2003)

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Primo cameo “parlato” di Stan Lee in uno dei film basati su una sua creatura. E, non contento, pure in coppia con Lou Ferrigno, lo storico Hulk della serie tv. Quanta epicità in dieci secondi.

Accreditato: Guardia di sicurezza.

“Willie Lumpkin”: I Fantastici 4 (Tim Story, 2005)

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Stan Lee che interpreta uno dei personaggi da lui creati. Capite quanto è bello? Quanto è poetico? Il postino dei Fantastici 4. Poi il film è una cagata, ma almeno il cameo è perfetto.

Accreditato: Willie Lumpkin.

“Tizio che dice una frase epica”: Spider-Man 3 (Sam Raimi, 2007)

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“Sai ragazzo… io credo che una persona la fa, la differenza”. Detto a Peter Parker. Brividi. E poi tecnicamente conclude con la sua catchphrase “nuff said”, persa nell’adattamento italiano. Doppi brividi in originale.

Accreditato: Uomo a Times Square.

“Sé stesso”: I Fantastici 4 e Silver Surfer (Tim Story, 2007)

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Di nuovo Stan Lee che fa Stan Lee ma, a sto giro, viene rimbalzato al matrimonio di Reed e Susan perché… beh, chi ci crede che quello è davvero Stan Lee? Dai, prendi le pastiglie, nonno.

Accreditato: Stan Lee – Ospite del matrimonio respinto.

“Hugh Hefner”: Iron Man (Jon Favreau, 2008)

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Qui il nostro Tony scambia Stan Lee per il fondatore di Playboy. Ma è comprensibile, dato che aveva un paio di battone a carico e la tipica vestaglia di Hef. In una versione alternativa della scena, Stan afferma che questo scambio di identità è una cosa che gli capita spesso. Proprio una brutta vita.

Accreditato: Stan Lee.

“Sé stesso”: The Big Bang Theory (2010)

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Aprire la porta a Sheldon Cooper indossando una vestaglia dei Fantastici 4 è abbastanza epico per un cameo? E chiamare la polizia perché lui ti entra pure in casa? Stan Lee uber alles.

Accreditato: Stan Lee.

“Tizio nel pick-up”: Thor (Kenneth Branagh, 2011)

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Qui il caro Stan tentava di tirare via il Mjolnir dal cratere, lasciando però un pezzo del suo fuoristrada in mezzo al deserto. Ed era pure convinto che il tiro alla fune potesse funzionare.

Accreditato: Stan the Man (nickname utilizzato da Stan Lee nella Silver Age dei fumetti).

“Bibliotecario ignaro”: The Amazing Spider-Man (Marc Webb, 2012)

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Lizard e Spidey si menano alla grande sfasciando tutto, ma il bibliotecario Stan Lee ha i cuffioni addosso e non sente nulla. E se ne va placido e tranquillo. Cosa volete di più?

Accreditato: Bibliotecario di scuola.

“Guardia di sicurezza dello Smithsonian”: Captain America: The Winter Soldier (Anthony e Joe Russo, 2014)

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Cap si riprende il costume usato in guerra e Stan interpreta una guardia che, magari, avrebbe dovuto evitare la cosa. Infatti è sicuro di essere licenziato. Fino al prossimo cameo, ovviamente.

Accreditato: Guardia dello Smithsonian.

“Veterano ubriacone”: Avengers: Age of Ultron (Joss Whedon, 2015)

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Alla festa per l’ennesima vittoria degli Avengers c’è Thor che porta qualche liquore strano asgardiano fatto con peti di giganti e lacrime di gnomo. Stan Lee, in questo caso veterano della Seconda guerra mondiale, dice che si può fare uno shottino no problem. Lo portano via cappottato mentre sbiascica un “excelsior!” poco convinto.

Accreditato: Stan Lee.

Fun fact: Lee ha ammesso che questo era il suo cameo preferito.

“Corriere FedEx”: Captain America: Civil War (Anthony e Joe Russo, 2016)

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Dato che Tony lo aveva prima scambiato per Hugh Hefner, poi per Larry King (cameo di Iron-Man 2), Stan si prende una rivincita chiamandolo “Tony Stank”. Gioco, partita, incontro.

Accreditato: Corriere FedEx.

“Sé stesso”: No Good Deed (David Leitch, 2017)

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Deadpool che dice a Stan Lee di chiudere il becco. Così, senza fronzoli. Cortometraggio pre-Deadpool 2 (ma inserito al cinema in America prima di Logan), No Good Deed in realtà non aveva il cameo nella versione andata in sala. Bisogna ringraziare Ryan Reynolds che ha caricato il video completo sul suo canale YouTube. Ah, l’ha ringraziato pure Stan Lee.

Accreditato (anche se tecnicamente non lo sarebbe): Stan Lee.

“Astronauta intergalattico”: Guardiani della Galassia – Vol. 2 (James Gunn, 2017)

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Chiudiamo con il botto. Questo è il cameo che ha più infiammato i fan. Perché Stan Lee è con gli Osservatori in mezzo al nulla cosmico, quindi, che sia anche lui uno di loro? Non entro nella questione altrimenti non finiamo più. Cameo splendido.

Accreditato: Informatore degli Osservatori.

Ok, abbiamo fatto. Spero siate contenti. Io sì, anche se sapere che, dai prossimi film (non tutti che qualche cameo l’aveva già girato) non salterò sulla poltrona vedendo il suo faccione sorridente, vela un po’ tutto di sana tristezza. Ma la vita è un biscotto, se piove si scioglie (cit.).

Excelsior!

Edoardo Ferrarese

Folgorato sul Viale del Tramonto da Charles Foster Kane. Bene, ora che vi ho fatto vedere quanto ne so di cinema e vi starò già sulle balle, passiamo alle cagate: classe 1992, fagocito libri da quando sono nato. Con i film il feeling è più recente, ma non posso farne a meno, un po' come con la birra. Scrivere è l'unica cosa che so e amo fare. (Beh, poteva andare peggio. Poteva piovere).
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