Film

Stanlio & Ollio: quando non strafare salva

Il duo comico più famoso di sempre raccontato come mai lo abbiamo visto

Quando ho visto il trailer di Stanlio & Ollio per la prima volta, al di là delle lacrime di commozione, sono rimasta basita. Perché se già di per sé la somiglianza dei due attori agli originali era strabiliante, più di tutto mi sono chiesta quanto coraggio ci volesse a girare un film biografico che “rimettesse le mani” sulle vite e le immagini di due personaggi così tanto iconici. 

Non immaginavo che questa scelta fosse ancora più azzardata di quanto avessi pensato, ma nemmeno che sarebbe stata trattata con tanta cura.

Risultati immagini per stanlio e ollio film

Da dove cominciamo

Stanlio & Ollio comincia dove tutti li abbiamo conosciuti (perché dai, almeno una volta nella vita tutti noi abbiamo visto una loro comica). Siamo nel 1937, e il duo è all’apice del proprio successo hollywoodiano, è unito relazionalmente, scherza sui propri divorzi e si permette di rivendicare i propri diritti. Perché Stanlio e Ollio sono una colonna portante del successo del cinema del momento, e perché l’uno non esiste senza l’altro.

Dove arriviamo

Il film però si svolge nel 1953, un periodo ben poco considerato nella storia dei due, il periodo più difficile. I due sono invecchiati, il cinema no. Il cinema si è evoluto, li ha superati, ha trovato altre punte di diamante. Stanlio e Ollio si ritrovano così a portare le loro gag in teatro, per i (pochi) affezionati che li conoscono tramite genitori e parenti, a doversi vendere alla pubblicità per portare a casa qualche biglietto venduto in più. Soprattutto però, si ritrovano ad affrontare loro stessi, tramite il desiderio di un film che non realizzeranno mai, tramite la loro amicizia aggrovigliata alla loro carriera. Tra vecchiaia, malattia e matrimoni, Stanlio e Ollio si riscoprono, si accettano, si capiscono.

La propria immagine allo specchio

I film come questo, oltre ad essere definiti biopic, rientrano in quello che chiamiamo metacinema. Il metacinema biografico però in qualche modo diventa meta-metacinema. Perché se prima di tutto Stanlio & Ollio è un film che parla di realizzazioni di film, la vita stessa dei due è in qualche modo un film che parla di fare film. La scelta di collocare le vicende in questo periodo così poco popolare nella loro storia cinematografica, che sembra così azzardata, si rivela invece azzeccatissima. Prima di tutto perché permette di fare quello che fanno tutti i biopic, ovvero mostrare il lato “oscuro” di individui iconici per i propri sorrisi (senza finire a indagare dipendenze di sorta, che c’erano eccome ma vengono elegantemente solo accennate). Questo lato per Stanlio e Ollio è fatto proprio della difficoltà di trovare un equilibrio tra il proprio, viscerale e anche un po’ egocentrico, amore per la settima arte e la vita reale. Tante volte soprattutto Stanlio si guarda allo specchio, si sofferma a riflettere su se stesso e sulle azioni anche poco corrette compiute in nome di quell’amore. E in quello specchio guardiamo anche noi, che prima di tutto ci ritroviamo sorpresi a vedere un uomo noto per questa sua espressione:

Immagine correlata

Assumere invece un’espressione preoccupata, sofferente.

Risultati immagini per stanlio e ollio film

Non strafare mai

Come vi dicevo nel titolo, Stanlio & Ollio funziona prima di tutto perché sa di non dover strafare. Perché se un film su due icone colossali di un certo tipo di cinema si può fare, cercare di imitare eccessivamente qualcosa di unico come erano loro sarebbe stato disturbante. Stanlio & Ollio invece riporta per intero una sola gag e un balletto, e le ripete fino a farci abituare a un’interpretazione altra da quella di Stan Laurel e Oliver Hardy. Non fraintendetemi: Steve Coogan e John C. Reilly sono due colossi. Il lavoro che hanno fatto sulla mimica facciale del duo originale è qualcosa di sconvolgente, che riesce a ricalcare persino alcune delle piccole sfumature espressive più peculiari e difficili. Forse la cosa che frega soprattutto noi italiani è un doppiaggio così diverso da quello diventato leggendario, e su questo lavora il riproporci una sola gag più volte.

Risultati immagini per stanlio e ollio film

Per il resto, il film riesce in tutto: riesce nel farci capire quanto sia complicato scindere se stessi dalla propria arte (fino a ritrovarsi a vivere, nella vita reale, gag che si ha recitato, fino a non riuscire a palesare un litigio perché si diventa comici più che amici), quanto sia difficile capire dove stia il confine tra amicizia e rapporto obbligato. Riesce poi a farci capire quanto sia potente l’amore per ciò che si fa, per il cinema e per quello che si sa di lasciare a chi guarda. E forse la risposta alla prima difficoltà sta proprio nel fatto che dall’amore per il cinema può nascere l’amore per l’altro.

Ma soprattutto, Stanlio & Ollio ci ricorda cosa i due siano stati, e come lo siano stati con una spontaneità incredibile. Perché molto banalmente, tutto comincia e finisce da quei due cappelli, da un Arrivedorci e un balletto da I fanciulli del West. Anche senza fiato, anche col cuore che trema.

Per amore del cinema.

Ah e tra l’altro brutta anche la fotografia eh!

 

Aspetta un attimo, se entrambi sapevamo che del film non se ne fa niente, perché abbiamo continuato a lavorarci?

Cos’altro potevamo fare in fondo?

Gaia Cultrone

1994, ma nessuno ci crede e ancora bersi una birra è complicato. Cinema, libri, videogiochi e soprattutto cartoni animati sono nella mia vita da prima che me ne possa rendere conto, sono stata fregata. Non ho ancora deciso se sembro più stupida di quello che sono, o più furba; pare però che il cinema mi renda, quantomeno, sveglia. Ah, non so fare battute simpatiche.
Back to top button