
Star Wars – Episodio IX – La discesa di una saga – NO SPOILER
Star Wars: Episodio IX: quando nemmeno il fan più accanito può farsi piacere ciò che vede
Io giuro che desideravo che questo Episodio IX mi piacesse.
Tanto.
Tantissimo.
Volevo uscire dal cinema spezzato dai singhiozzi, alzando le braccia al cielo dopo aver sentito la fanfara iniziale per l’ultima volta, gemendo e ridendo come un ebete, emettendo suoni più simili al Wookie che all’umano. Sono andato al cinema con quello spirito, lo spirito di chi è anche disposto a passare sopra a tante cose pur di tornare bambino a bordo del Falcon con Chewie, R2, C3-PO e compagnia danzante.
Ebbene non ci sono riuscito, ma credo di potermi sentire esente da colpe perché, se quando sono uscito dalla sala ero ancora inebriato dall’atmosfera, le musiche, le spade laser e tutto il resto del cucuzzaro che ammalia generazioni da ben prima che io nascessi, adesso che ne scrivo a freddo e facendo la somma degli errori non posso fare altro che stroncarlo.
Ci sono tante cose che non quadrano ne L’ascesa di Skywalker, la prima di queste è la fin troppo evidente assenza di un progetto unitario di un plot che unisse in modo saldo e indistricabile Il risveglio della Forza, Gli ultimi Jedi e questo terzo capitolo. Si capiva forse fin dal trailer che J.J. Abrams avrebbe cercato in ogni modo di rinnegare Episodio VIII (che ha diviso quantomai il fandom, ma che al Vostro è sinceramente piaciuto), e lo si intuisce in modo fin troppo evidente già dai titoli di testa.
Senza fare spoiler (ci sarà la sezione apposita) possiamo dire che questo tentativo non è riuscito, che L’ascesa di Skywalker sminchia alla base l’evoluzione (e l’utilità) di moltissimi personaggi di questa nuova trilogia, ma anche delle passate, senza riuscire a incidere come un gran finale avrebbe dovuto fare.
Già le primissime recensioni – anche quelle positive – sottolineavano un fatto: ovvero che questo Episodio IX fosse caratterizzato da una densità incredibile, da una foltissima sequenza di eventi, combattimenti, rivelazioni che avrebbero potuto risultare un problema per lo spettatore. Il problema in realtà non è tanto la densità in sé, quanto ciò che ci viene raccontato. Ci sono contraddizioni in termini, personaggi che paiono smaterializzarsi per riapparire dall’altro lato del cosmo cinque secondi più tardi, fan service ossessivo, che sarà anche uno dei marchi di fabbrica di Gei Gei (e che comunque ho trovato meno fastidioso di quello in Episodio VII), ma che spesso stroppia, e soprattutto una gravissima mancanza di pathos epico (quello di Episodio III e V, tanto per capirci) che appiattisce ciò che succede.
Più che un film si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un megalomane videogiocone con mid-boss da affrontare per poi arrivare a un boss finale che è quanto di più posticcio ci si potesse aspettare. La “resurrezione” di Palpatine viene affrontata in modo superficiale, il rapporto tra Rey e Ben Solo procede più o meno come nel passato capitolo per poi svoltare di botto, senza seri motivazioni, le spiegazioni che il pubblico giustamente esigeva dai capitoli precedenti vengono date solo in minima parte e spesso con argomenti deboli e che richiedono una grandissima dose di credulità da parte di chi guarda.
A ripensarci sembra quasi che L’ascesa di Skywalker sia stato costruito sul risentimento del regista nei confronti del povero (e ottimo, visto anche l’esito di Knives Out) Rian Johnson: in ogni risvolto di trama, in ogni (spesso banale) dialogo, e più in generale nella costruzione del motore narrativo si sente un unico intento, un’unica voce: “Johnson è stato un bastardo a fare quello che ha fatto ne Gli ultimi Jedi, ora risistemo tutto io”. Ne consegue un prodotto sciatto e scialbo, nel quale si salva – come sempre – il lato tecnico, gli effetti, i combattimenti e le sublimi musiche di John Williams, che risollevano di almeno un punto il giudizio finale su questo film.
Personaggi vecchi che si rivedono a caso (l’utilizzo di Lando è quantomai rivedibile), personaggi nuovi che spuntano come funghi, ma come figurine bidimensionali spesso (se non sempre) inutili ai fini della trama, un finale che non riesce a dare un senso a ciò che abbiamo visto in questa trilogia sequel. Una trilogia che appare, film dopo film, sempre più superflua e anzi dannosa nei confronti delle due precedenti che, pur tra alti e bassi, possedevano almeno una minima coerenza nel voler raccontare una storia compatta ed epica, che non aveva alcun bisogno di un’appendice che adesso appare posticcia e quasi grottesca.
Visto che non è possibile continuare senza fare spoiler chiudiamo qua la recensione generalista e ci addentriamo ora nei dettagli di ciò che succede, consigliando ovviamente a chi non ha ancora visto il film di abbandonarci e ritornare quando avrà consumato il suo pellegrinaggio in sala. Perché ovviamente noi del MacGuffin consigliamo di andarlo a vedere per capire come non si può chiudere una saga che ha più di quarant’anni con un film che verrà probabilmente ricordato come una ferita eternamente aperta nel ciclo degli Skywalker, ma – cosa ben più importante – nel cuore di tutti i suoi estimatori.
DA QUI IN AVANTI SPOILER COME SE PIOVESSERO
Eccoci qui, dunque, giunti a quello che di solito è lo spazio in cui ce la meniamo, ci raccontiamo figate e brutture dei film analizzando e ri-raccontando le scene frame per frame.
Di solito.
Perché io lo giuro che ne avevo voglia, una voglia matta di mettermi qui a svarionare insieme a voi, mimando le sequenze che più mi avrebbero gasato, una voglia che però è scemata: più ci penso, più sono incazzato con Episodio IX e Gei Gei.
E come sottolinearne le assurdità, le contraddizioni, i buchi logici, gli errori degni dell’ultima stagione di Game of Thrones e compagnia bella, mi sono chiesto? Ho deliberato per la polemica mossa del “Ma quindi…?”, un’arma retorica da sempre in mano a chiunque abbia voglia di fare una sanguinosa temperata di cazzo, ma senza mai scadere nel banale. Eccovi dunque ciò che secondo me non funziona (perlopiù a livello di scrittura) ne L’ascesa di Skywalker:
Ma quindi come è sopravvissuto Palpatine?
Era morto, miei prodi, morto precipitato da Anakin Skywalker, il Prescelto, colui che doveva riportare l’equilibrio nella Forza, nel ventre metallico della seconda Morte Nera che – se non bastasse – era prima esplosa e poi schiantata su Endor in mezzo a un mare con onde alte come la stronzaggine di Gei Gei Abramo.
Ce la daranno una cazzo di spiegazione su come il villain principale di tutta la saga e del film in particolare abbia portato a casa la ghirba, no?
Ecco.
No.
Ma quindi Snoke era solo uno stupido pupazzo nelle mani di Palpatine? Ma che, davero?
Mmm, Gei Gei, avanti, qui si sente puzza di “Rian Johnson culo” lontano un miglio. Ti ammazzano il caro Snoke in Episodio VIII e tu che fai?
“Era un burattino di Palpatine fin dall’inizio!”
Seh, ciao core.
Ma quindi Anakin non era il Prescelto?
No, perché io – che sarò un boccalone – ci avevo creduto a sta fregnaccia della Profezia del tizio nato dai midi-chlorian che avrebbe riportato l’equilibrio nella Forza. Giusto perché mi ci hai costruito la trilogia prequel sopra.
No, eh? Scemo io.
Ma perché Rey e Leia dovrebbero avere questo rapporto tanto stretto?
Voglio dire: vi siete conosciute l’altroieri, sorelle. Ma chi è Rey per Leia?
Perché (questo già in Episodio VII) alla notizia della morte di Han sembra più sconvolta Rey di Chewie, e Leia va a consolare la ragazzina conosciuta all’apericena della settimana precedente invece che uno dei suoi migliori amici e il partner del defunto marito per tipo… boh, quarant’anni?
Ma quindi da dove ciccia fuori la mega-giga-super flotta di Star Destroyer a disposizione di Palpatine?
Raga era dai tempi dei piani quinquennali che così tanto acciaio non veniva prodotto così tanto all’insaputa di tutti. Ma da dove saltano fuori quegli Star Destroyer? Come ha fatto Palpatine a mettere insieme quelle navi, ma soprattutto quella flotta. Le persone intendo. Avrà centinaia di migliaia di uomini di equipaggio. Ma da dove vengono? Ha cominciato a reclutarli da Episodio I, non c’è altra soluzione…
Ma quindi dov’era l’altro trasporto sul quale era salito Chewie?
Ok, Rey lancia i fulmini dalle mani, abbatte senza volere il trasporto (l’unico che si è visto nel raggio di un Sahara e mezzo) pensando dunque di avere ucciso Chewbacca, ma invece no, il Wookie è miracolosamente vivo. Come ce la spiegano?
Non ce la spiegano. “Sarà stato su un altro trasporto”. Boh, freh, cazzomene.
Io boh.
Ma quindi com’è possibile che Luke e Leia sapessero che Palpatine era vivo e non abbiano detto niente a Rey?
Troppo facile, vero? Perché non complicargliela la vita a ‘sta povera ragazza. Non diciamole le cose come stanno.
Altra mega-incongruenza che ci fa capire quanto a cazzo sia andato Gei Gei nello scrivere questo film.
Ma quindi come facevano Luke e Leia a sapere che Rey era nipote di Palpatine e non gliel’abbiano mai detto?
Paro paro come sopra.
Ma quindi non era Snoke a creare l’apertura nella Forza che collega Rey a Kylo? Perché si passano spade laser come le saliere a tavola?
Per tutto Episodio VIII vediamo queste strane connessioni nella Forza tra Rey e Kylo Ren; Snoke ci rivela di essere stato lui a provocarle; all’inizio di Episodio IX Palpatine ci rivela di essere stato lui a manovrare Snoke. Ok, fin qui ci sono.
Unica domanda: come ha fatto Rey a passare a Ben una delle due spade laser nel combattimento finale contro i Cavalieri di Ren. Lo ha voluto Palpatine? Io guesto non creto. Mistero. Chiameremo Roberto Giacobbo.
Ma quindi cosa voleva dire Finn a Rey?
“Ti amo”, chiaramente. Però questa cosa rimane in sospeso.
Così come il rapporto tra Rose (unica nota positiva della sceneggiatura di Episodio IX il suo accantonamento brutalissimo, mi piasce) e Finn. O tra Finn e l’amazzone-nera-della-quale-manco-rammento-il-nome.
Tanto fumo e poca quaglia caro Finn: si prospettano tempi duri.
Ma quindi bastava la voce di Leia perché Ben si riconvertisse al Lato Chiaro?
“Ben, Ben”. Questo dice Leia, comunicando con suo figlio tramite la Forza. Questo basta per far sì che il famigerato Kylo Ren, Leader Supremo del Primo Ordine, Capo dei Cavalieri di Ren, erede dei gloriosi Skywalker, pupillo dell’Imperatore Palpatine, si riconverta al Bene.
E Leia muore, così, a caso, giusto uno dei personaggi più importanti della saga. Muore da sola dicendo “Ben, Ben”.
Sarò anche una persona orribile, ma non ho potuto fare a meno di pensare: “Ben Ben, you shot me down, Ben Ben…”
Ma quindi ci si cura/resuscita semplicemente con la manina?
Boh dai, ma bastava saperlo. Perché non si sono resuscitati tutti i Jedi che abbiamo visto schiattare da Qui-Gonn in avanti. Bastava una Palpatine.
Scusate, battuta orribile.
Ma quindi la tizia di colore è la figlia di Lando?
Direi che posso anche non aggiungere altro.
Ma quindi perché il limone tra Rey e Ben?
Inspiegabile, assurdo, mal girato, insensato, inutile ai fini della trama, sputtana completamente tutto quanto del rapporto tra Ben e Rey. Non serve a niente, se non a farmi dire l’ultimo “Mavvaffanculo va”.