
Suicide Squad: l’ennesimo harakiri della DC
Comunque harakiri is for boys e seppuku is for men. La DC nel dubbio li ha fatti entrambi
Sono qua fisso che guardo il bianco del pc su cui dovrei scrivere, perché davvero fatico a cominciare. Quindi uso questo stupido espediente per farlo, scrivendo quello che penso mentre scrivo quello che scrivo. Ahia, mi fa male la testa, maledetto Nolan. Purtroppo è una sensazione simile a quella avuta durante tutta la visione di Suicide Squad, che è cresciuta una volta terminato il film.
Perciò non giriamoci più attorno e vediamo subito perché Suicide Squad mi ha fatto arrabbiare. Esattamente, arrabbiare, che supera il banale non essermi piaciuto. Ci saranno ovviamente SPOILERZ, lo metto in maiuscolo per quelli che “eh ma non hai messo che ci sono gli spoiler, al rogo!!11!1!”. Così se volete mollare tutto potete farlo subito. Oppure leggervi la nostra recensione spoiler-free.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: Suicide Squad è un trailer lungo due ore. Che se un trailer dura due minuti funziona bene, vedi quello con Bohemian Rhapsody (uno dei migliori degli ultimi anni), ma se lo dilati al massimo ti resta una piccola e brutta sensazione, traducibile con “ma quanto tempo è passato? Perché non succede niente?”.
Questa è più o meno la prima ora di Suicide Squad: lo stesso elenco di personaggi presente nei vari trailer, però un po’ più lungo, come se stessero spiegando la lezioncina al ragazzino svogliato che gioca con il cellulare all’ultimo banco. Non si potevano inserire piano piano nella trama? Ok che sono tutti in prigione, ma qua si è fatta una lista della spesa lunga un’ora. Perché?
La risposta è tremendamente semplice: ansia da prestazione. La DC sa benissimo di essere indietro anni luce rispetto alla Marvel, quindi cerca di buttare dentro ogni film il più possibile del suo universo, vedi Batman e Flash, una triste captatio benevolentiae alla Abrams. Peccato che sia troppo palese come mossa, risultando quasi fastidiosa. Avete presente cosa hanno fatto i Russo con Spiderman in Civil War? Bene, immaginatevi l’esatto opposto e avrete Suicide Squad.
E dire che io, come tante (forse troppe) persone, avevo alte aspettative sul film. Per un semplice motivo: Deadpool ha finalmente dimostrato che un altro cinecomic è possibile. Perciò ero convinto che Suicide Squad avrebbe seguito quella scia, dato che parlava della feccia peggiore grattata dal fondo del barile, messa assieme con vari ricatti per combattere altri cattivi. Era giusto dare quel tono al film, se ci si voleva discostare dalle solite pellicole DC.
Per farvi capire sappiate che la descrizione fumettistica di Leo Ortolani sui due universi è perfetta. Eccola:
Il problema è che Suicide Squad è tristemente a metà, è un “vorrei ma non voglio” perché tanto i soldi li faccio comunque grazie alla campagna promozionale, sai quanto me ne frega se il film prende le pernacchie dalla critica. Io rifaccio un’altra schifezza come Batman v Superman che tanto voi andate a vederla comunque. Una lotta impari, non possiamo vincere, alla fine conta solo e sempre il dio denaro.

Però qualcosa di buono c’è in questo film? Sì, una cosa sola: Harley Quinn. Scontato? Nì, perché va bene, Margot Robbie è talmente figa da superare la soglia dell’illegalità, ma il suo personaggio funziona alla grande. Il campionario di smorfie, sorrisi folli, movenze da locura è tutta farina del suo sacco, indipendente dal fatto che potrebbe avere ogni essere umano del pianeta ai suoi piedi schioccando le dita. Brava davvero, e se stai leggendo questa recensione (perché so che lo stai facendo) scrivimi in privato così ci mettiamo d’accordo per quel caffè che mi avevi promesso.

Scusate, ora torno da voi. Dato che ho messo subito l’aspetto migliore di Suicide Squad direi di lanciarci a capofitto nel peggiore. Chi ha visto il film perdonerà la triste battuta. Il Joker. Santo Ganesh aiutaci tu, perché il Joker è 50 Cent. O Snoop Dogg, fate voi. Catenozze d’oro al collo, movenze da gangsta rap madafacca, una sorta di figlio partorito male tra lo stereotipo di un mafioso e un rapper americano qualsiasi. Io lo trovo aberrante, perché viene snaturato completamente il personaggio, mettendo in secondo piano la sua parte migliore: la follia. Joker è follia allo stato puro, una di quelle primordiali pronte ad esploderti in faccia al minimo sussulto. Jared Leto invece sembra uscito da una brutta dashboard di Tumblr. La sua pazzia è costruita, artificiosa, risultando poco genuina di fronte allo spettatore, che si aspetta in continuazione qualcosa che non arriverà mai.
Per fortuna che ai fini della trama…
No, ai fini della trama è inutile. Buttato in mezzo al marasma solo per far vendere i biglietti, potrebbe benissimo essere tolto da Suicide Squad che non cambierebbe nulla. Dopotutto si sta solo parlando della versione ufficiale cinematografica di uno dei personaggi più iconici del mondo fumettistico. Andiamo proprio bene.

E il resto? Noia di sottofondo. I cattivi non sono davvero cattivi, nemmeno Killer Croc che al “sono bello anche fuori” ha generato una risata talmente forte da scardinare mandibole. Deadshot è oggettivamente un bel personaggio, ma non trasmette mai il senso di bastardaggine che Suicide Squad aveva costruito attorno a tutti. Dal primo momento sai già che diventerà buono per sua figlia. Poi c’è il signor fiammifero (figo per carità eh) che al “non uso più i miei poteri, sono cambiato” fa fare i facepalm a tutta la sala tipo la ola allo stadio. Poi il tizio che come arma ha i boomerang che ne lancia mezzo in tutto il film, Katana che appare così dal nulla con un flashback buttato a caso, Slipknot che arriva senza alcun senso solo per morire, in una maniera talmente patetica che è a metà fra l’insulto allo spettatore e la deficienza degli sceneggiatori.
E Rick Flair Flag, il Renzi di House of Cards, ha delle battute sempre sopra le righe e poco credibili. Complice un suo pessimo doppiaggio, ma risulta una piccola macchietta (sporca).

E i cattivi? Cioè quelli cattivi cattivi veri? Quelli che la Suicide Squad deve combattere? Il nulla. L’ennesimo “voglio distruggere tutta la Terra perché sì, e anche se sono più potente di Jesoo non riesco nemmeno ad ammazzare una che cerca di colpirmi con una mazza da baseball senza alcun potere”. Villain sulla stessa triste scia di Apocalisse e Krall. Cara, sarai pure figa nonostante le sopracciglia di Elio, ma fare l’attrice non è molto il tuo mestiere. Consiglio da amico. E non hanno nemmeno avuto il coraggio di farla morire alla fine. Volemose bene, non è successo niente, amici come prima.

Ayer, quello di Fury, ci mette del suo per rendere tutto ancora più fastidioso. Questi rallenti esasperati, lunghi fino allo stremo per cercare di aggiungere un pathos che in realtà non appare mai. Senza contare i colori pop sempre presi da Tumblr, che stridono con il tono di Suicide Squad. Un attimo, ma qual è il tono di Suicide Squad? Ah già, non ne ha davvero uno.
E allora cosa resta? Pochissimo, tra un Joker magnaccia e una trama inconsistente, tra un montaggio palesemente rimaneggiato (male) e delle battute tristi buttate in mezzo al nulla. Volevano replicare la trilogia di Nolan ed è uscito Batman v Superman, hanno visto Deadpool cambiando tutto alla veloce ed è uscito Suicide Squad. Se le premesse sono queste Justice League sarà probabilmente una versione del Fantabosco con i superpoteri.
Ultimo consiglio spassionato: fate un film con Batman e Harley Quinn. Solo loro due, metteteli uno contro l’altra e magari esce fuori qualcosa di buono. Ben e Margot salvateci voi.