Avete presente i video di Yotobi? Nello specifico quelli che cominciano con lui che sospira guardando in macchina. Sospira tanto. Forte. Quasi Suspiria. Questa è talmente brutta che mi è appena arrivato un avviso di garanzia per stragismo. Comunque. È uscito il trailer di Venom. Atteso, non atteso, voglio vederlo domani, sticazzi, meglio la Pimpa. Per uno cresciuto a pane e aracnidi (buoni, scrocchiarelli) come me, un film su Venom, no, scusate, mi correggo, un film con Venom è un sogno. Spider-Man 3 non conta.
E quindi? Eh, torniamo ai sospiri di cui sopra. Ma prima il trailer, per i matti che lo vedono qui sul MacGuffin per la prima volta. Vi si vuole così tanto bene che non potete capire.
Parliamone. Mi farò violenza carnale, ma giuro che posso pure lasciar perdere il non vedere Venom. Mi volete far salire la scimmia così, a tocchetti come i bocconcini per cani? Va bene, accetto la sfida (cit.). Però cazzo, questo trailer è pieno zeppo di rischi grossi come un Moby Dick dopo Natale, quindi capite bene le mie perplessità.
Ah, disclaimer per i pistoleri da tastiera: non sto giudicando il film, sto commentando quello che il trailer lascia intendere. Io voglio con tutto il cuore che Venom sia bello, non capite quanto, però al tempo stesso mi si stringe lo sfintere perché ci sono davvero troppi rischi.

Ora, ricapitolone generalissimo, il Venom originale nasce dopo che Peter Parker si libera del simbionte alieno: trovato nel leggermente rancoroso Eddie Brock l’ospite perfetto, si fonde anima e corpo con il reporter palestrato per tormentare l’arrampicamuri. Basandoci solo sul trailer (e sulle indiscrezioni della nonsisabenequalecomequando presenza del nostro Homecoming di quartiere), questo pare sia altamente improbabile. Ecco perché gli sceneggiatori devono fare i salti carpiati mortali per sopperire a una storia così densa di significati: religiosi, personali (del simbionte e di Eddie, sia contro Peter che contro Spider-Man). Il rischio pecionata è proprio dietro l’angolo.

Anche perché, (e lo ripeterò all’infinito), basandoci solo su questo stramaledetto trailer, sembra che Eddie stia male. Un male brutto alla Deadpool, forse. Vero che non ci sarà qualche scienziato pazzo che lo proverà a curare con il simbionte, eh? Vero che il simbionte lo avvilupperà in un momento di down totale, magari durante un tentativo di suicidio? Perché Eddie Brock ha bisogno di una sua dignità emotiva che, se proprio sarà staccata (anche se non si sa in quale maniera) da Peter, deve necessariamente essere profonda come la psiche del Venom cartaceo.
Bene che il simbionte arrivi dallo spazio (da un satellite o da un’astronave?), però vi prego, non fate l’ennesimo incidente da laboratorio per pararvi il culo o, se proprio deve essere così, che risulti d’impatto e coerente, dato che la strada per creare un Venom cinematografico credibile, sfiorando solo vagamente Spider-Man, è lastricata di aghi pieni di aviaria.

Come quella per la CGI del resto, perché io voglio il Venom gigante con il tritatutto in bocca e la lingua che Gene Simmons si sogna. E le ragnatele che escono dal dorso della mano. Ma poi il simbionte come farà ad apprendere i poteri di Spider-Man senza prima essersi fuso con lui? Li guarda alla tv una sera e dice “oh, figa sta roba, quasi quasi la faccio pure io”. Non svaccate male.

Resta il fatto che da questo teaser trailer abbiamo poche certezze. Una, che già c’era, è che Tom Hardy è un attorone fantastico, capace di dare profondità e spessore al personaggio di Eddie Brock già solo fissando il vuoto. La seconda è che Eddie sta male e va a farsi la risonanza con il simbionte già fuso. Ma va a farsela perché non sa cosa gli sta accadendo dopo il primo contatto o gliela stanno facendo per controllare come il simbionte sta reagendo al nuovo ospite? O perché gliel’hanno iniettato per curargli un eventuale cancro (che poi il simbionte terrà a bada facendolo però impazzire)?

Perché la possibilità che Venom sia “buono” fin da subito è molto concreta, dato che il film potrebbe basarsi sulla saga del Protettore letale. Però non fatemi una sorta di Punitore pazzo e malato, vi prego, Eddie è molto di più.

Concludiamo con Carnage. Anche qui abbiamo pochissime certezze e una marea di dubbi. La sua genesi deve per forza essere quella fumettistica (e se non succede in prigione va pure bene in un qualsivoglia ospedale). Ma sarà davvero lui l’antagonista principale di Venom? Oppure Eddie passerà il tempo a scappare ovunque dai cattivoni del laboratorio che vogliono recuperare il simbionte e solo alla fine, con Cletus Kasady nella stessa struttura, si creerà il secondo folle supercattivo? Io spero ma ho molta paura, certo che se Carnage lo fa davvero Woody Harrelson potrei correre per strada nudo ballando la Mazurca.

Quindi, caro signor Ruben Fleischer, regista dell’ottimo Benvenuti a Zombieland e del molto meno ottimo Gangster Squad, sei alla prova del nove. Tipo che se svacchi male come minimo creeranno petizioni per chiederti di abbandonare il cinema e darti al birdwatching. Al buio però, e senza binocolo. No pressure, ovviamente.