
The Help, un piccolo aiuto contro il razzismo
Esiste qualcosa più stupido del razzismo? Difficile rispondere, probabilmente no. Cosa porta a pensare che una persona di diversa etnia sia inferiore o non meritevole di rispetto e diritti? L’ignoranza, senza ombra di dubbio. Questo tema è quanto di più attuale esista (purtroppo), basta accendere la televisione e guardare qualsiasi notiziario che parli di cronaca. Tema ancora più centrale se andiamo negli Stati Uniti d’America. Proprio per questo oggi voglio parlarvi di un film molto recente (anno 2011) e che non ha ricevuto il consenso internazionale che merita. La storia è naturalmente ambientata nel sud degli USA. La particolarità di questa vicenda è che ha un punto di vista insolito, non parla di una persona che ha lottato per i propri diritti civili e neanche di un episodio di odio in particolare. Racconta la vita delle persone di colore attraverso gli occhi delle casalinghe che lavorano nelle case del “padrone” bianco. Avete presente le casalinghe disperate di Desperate Housewifes? Dimenticatele, queste donne sono molto più simpatiche e piene di vita. Saranno anche disperate e in una brutta situazione ma se guarderete il film posso giurarvi che non ve le scorderete mai più (anche se i fans di Eva Longoria…).
Trama di The Help
Block notes, mano femminile e una matita. Un titolo sottolineato: The Help (l’aiuto). Inizia così la nostra vicenda.
Siamo nel 1963 nel Mississippi, per la precisione a Jackson. Sud degli Stati Uniti, anni 60… ad occhio e croce i neri non devono aver vita facile. Il contesto è semplice da spiegare: può un nero reclamare gli stessi diritti dei bianchi? Ma va! Pensate che hanno addirittura il loro bagno personale fuori dalle abitazioni, non si sa mai, potrebbero passare qualche malattia ai bianchi (TIPO L’INTELLIGENZA)… Naturalmente gli uomini fanno lavori di manovalanza mentre le donne sono domestiche nelle abitazioni delle famiglie bianche. Per domestiche si intende che: devono pulire casa, cucinare, badare ai bambini (crescerli ed educarli come vere mamme) e ingoiare il rospo. Si perché non solo non ricevono gratitudine per quello che fanno ma vengono considerate come bestie che non meritano alcun rispetto. Questa è la situazione che trova la giovane Eugenia Phelan, detta Skeeter (Emma Stone), giovane ragazza bianca che di professione fa la giornalista e ritorna a casa da suoi dopo aver completato gli studi. Skeeter non è come le altre giovani dell’epoca (sarebbe facile dire perché Emma è più bella); infatti ha come obiettivo quello di realizzassi professionalmente (e non sfornare figli a raffica), è indipendente, è sveglia e non è per nulla razzista.
La giovane scrittrice trova una situazione molto peggiore di quella che immaginava e vuole raccontare le storie delle casalinghe nere, da dove vengono, le loro vicissitudini personali e quello che devono sopportare tutti i giorni. Anche Skeeter è stata cresciuta da una donna di colore, a cui è legatissima, che però è sparita e i suoi genitori sono molto vaghi sulle cause dell’allontanamento. Il libro che la ragazza vuole scrivere vuole essere una storia forte che possa smuovere le acque. Le prime ad aprirsi a Skeeter (non senza dubbi, paure e tentennamenti) saranno Aibileen Clark (Viola Davis) e Minny Jackson (Octavia Spencer).
Riuscirà la giovane Skeeter a portare a termine il suo libro? Basteranno le storie di due sole casalinghe per vedere la pubblicazione? Come reagirà la comunità di Jackson? Le tre donne troveranno aiuto da qualche persona? Che fine ha fatto Constantine la domestica di casa Phelan? Può davvero un semplice libro di storie essere “d’aiuto” contro la piaga del razzismo?
Vi consiglio sempre di guardare i film che recensisco, beh stavolta ve lo impongo. Fidatevi, è un vero gioiello questo film e non rimarrete delusi!
Spoiler: preparate i fazzoletti, si piange!
Commento al film
Il film è diretto in maniera impeccabile. La scenografia, fotografia, i costumi, la musica sono volti ad esaltare la forza del film: le donne protagoniste. Si perché è un film femminile in cui l’uomo fa solo presenza. Nulla deve distogliere dal nucleo centrale della pellicola: donne con le palle. È tutto impostato sull’esaltare le personalità delle attrici. Bersaglio centrato!
Protagoniste
Il cast è mondiale.
Aibileen è tra le due casalinghe protagoniste quella più pacata e riservata. Ha una vicenda del passato che l’ha segnata (non vi dico nulla per permettervi di godervi il film, sono un amico!) e un successivo periodo di depressione. La sua unica gioia è la bambina a cui fa da balia (mamma?) presso la famiglia in cui lavora. Non bisogna farsi distrarre dal suo animo tranquillo, ha una personalità fortissima. Molto spesso tanta gente scambia avere un brutto carattere e parlare sempre con la personalità. A volte per stare zitte e sopportare occorre una forza interiore che non si può immaginare. Viola regala una performance bellissima in questo ruolo.
Minny invece è quella vulcanica delle due. È considerata la miglior cuoca dello stato ma causa un malinteso finisce in grosse difficoltà, ma a volte quella che sembra una disgrazia si trasforma in una fortuna (anche per altre persone, tipo Celia Foote – Jessica Chastain). Minny è esuberante ma nasconde così le sue debolezze, che la rendono vera. Octavia Spencer si è aggiudicata un Oscar per questo ruolo ma è davvero difficile chi sia stata più brava tra lei e Viola Davis.
Skeeter è una ragazza diversa dalla massa di coetanee e con molto carattere. Il suo merito è andare oltre le apparenze e il voler sensibilizzare le altre persone sulla piaga del razzismo. Emma Stone è brava ma paga la giovane età (inesperienza per certi ruoli) e il confronto con le altre due mostruose performance. Il suo ruolo è sicuramente quello meno drammatico delle tre ma state certi che anche lei è toccante.
Il cast comprende nomi del calibro di Bryce Dallas Howard (che odierete per tutto il film, a riprova della sua ottima interpretazione) e Allison Janney (la odierete fino ad un certo punto…) ma menzione particolare va a Jessica Chastain (si ammetto che è la mia preferita). Il suo personaggio è incredibile e lo amerete dal primo momento. Jessica è un’attrice molto profonda e talentuosa e vederla in un ruolo da svampita è stato pauroso.
Sentimenti
Un film di sentimenti ed emozioni (la cosa più bella che ci può lasciare un gran film). C’è la tristezza, la rabbia, l’amicizia, l’amore (inteso anche come rapporto madre-figlia), la speranza…. non manca nulla! Inoltre come vi avevo detto prima non riguarda un particolare fatto storico, non parla di attivisti politici, di qualcosa in particolare che è successo. La gente comune è la protagonista; nostri vicini di casa, gente che potreste vedere al supermercato o incontrare per strada. Ognuno con la propria storia e sempre con un sorriso. Un film sottovalutato, che non avrebbe rubato nulla qualora avesse vinto l’Oscar come migliori film quell’anno (abbiamo visto trionfare di peggio, tipo Argo). Preparatevi che ha un finale che non può lasciare indifferenti. (Ve l’avevo detto di stare pronti con i fazzoletti).
Di solito concludo i miei articoli con qualche battuta o qualche cazzata (sapete sono un po’ scemo). Stavolta vorrei evitare. Spero solo che questo film meraviglioso vi possa essere d’aiuto per comprendere meglio che piaga è il razzismo e nel vostro piccolo anche voi possiate fare qualcosa (anche un semplice gesto) per sensibilizzare le persone su questo argomento, ahimè sempre attuale.