
The Impossible… un’ondata di emozioni
“Cercherò in tutti gli ospedali, cercherò ovunque. Li ritroverò, te lo prometto”
Ci sono molti film che raccontano catastrofi del passato (il crollo delle torri gemelle, la diga del Vajont e molti altri). Qualcuno potrebbe pensare che vengano rappresentate per motivi di lucro. Io non la penso assolutamente così. Secondo me lo scopo del cinema è quello di emozionare e raccontare storie. Ecco, le emozioni non mancano di certo in questo lungometraggio e la storia non è una di quelle che si dimenticano facilmente.
Trama: troviamo una graziosa e felice famiglia, composta dal padre Henry (Ewan McGregor), la moglie Maria (Naomi Watts) e dai tre figli Lucas (Tom Holland), Thomas e Simon. Tutti quanti vivono in Giappone, visto che Henry lavora per una grossa compagnia che l’ha spedito lì, e per festeggiare il natale decidono di concedersi una vacanza da sogno. La meta scelta è la fantastica Thailandia (che fa un po’ ridere come ritrovo di famiglie, visto per cosa è famosa). Passare le vacanze invernali al caldo è un po’ il sogno di tutti… sole, mare, costume e infradito… il paradiso. Ecco allora che il 26 dicembre del 2004 succede ‘l’impossibile’ e la fantastica vacanza diventa un incubo. Uno tsunami (provocato da un terremoto di intensità record) si infrange sulle spiagge travolgendo qualsiasi cosa. Il disastro è servito. Migliaia di vite vengono immediatamente spezzate e i superstiti iniziano una durissima lotta per la sopravvivenza e per cercare (in maniera piuttosto disperata) i propri cari. Dopo le grandi ondate infrante sulle coste la famiglia si ritrova divisa e dovrà lottare con tutte le forze per rendere possibile un ricongiungimento… (vi toccherà guardare il film per saperlo)
Il film ha alcune grandi qualità, per esempio una tensione pazzesca (a questo livello mi viene in mente solo Gravity), salvo i momenti più intimi e drammatici in cui vige una certa lentezza. Le scena dell’arrivo dello tsunami, e il carico di devastazione che si porta, è molto forte e cruda. Le riprese sott’acqua danno quasi il senso di annegamento che provano i protagonisti. Un’altra grande dote è sicuramente la regia di Juan Antonio Bayona. Non sono un esperto (parlo da fan del cinema e non da tecnico) ma ho molto adorato le riprese. Le già citate fasi di annegamento, quelle dell’arrivo delle gigantesche onde e le inquadrature dei sacchi per terra contenenti i cadaveri danno un impatto visivo notevole e suscitano emozione nello spettatore (perlomeno a me).
Altra nota positiva sono gli attori. Naomi Watts è super, recita una parte molto drammatica ma senza mai eccedere nella tragedia, meritandosi una candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista. Ewan McGregor è molto bravo anche lui (un po’ meno della collega anche se la scena della telefonata è davvero toccante) nella parte di un padre disperato alla ricerca di moglie e figli. Ottimi anche i bambini e in particolare quello maggiore Tom Holland (prossimo Spider-man, di cui non si sentiva il bisogno).
Il film non è un capolavoro assoluto ma un buon prodotto. Non rientra nella categoria “film che non puoi assolutamente NON aver visto” ma è un bel modo di passare 2 orette con la giusta dose di tensione e drammaticità. Vedendo il film mi sono più volte chiesto il perché del titolo (l’impossibile)… in quanto accade qualcosa di straordinario in questo film. Buona Visione.