Dopo mesi di assenza ingiustificata mi ripresento qui sul Macguffin con una forma peggiore di quella di Cassano ai tempi del Milan. Ma dato che oggigiorno anche lui sarebbe più titolare di quel paracarro di Calhanoglu, ho deciso di tornare e regalarvi una playlist* PAZZESCA**. Dopo la scoppiettante puntata della settimana scorsa su Martin Scorsese torna con il sottoscritto il MacGuffin Jukebox con 10 canzoni (per me) memorabili tratte dalla filmografia del nostro Paolo Sorrentino.
Non sarò certo io a farvi notare quanto importante sia la musica nei film del nostro Paolone, però ogni tanto vale la pena ricordarselo. Anche perché le 10 canzoni che ho scelto per il jukebox di oggi arrivano da scene iconiche del cinema italiano degli ultimi vent’anni. Chi dice il contrario mente, e lo sa. No, veramente, se siete di quelli che “Sorrentino sopravvalutato” andate pure a farvi una passeggiata, farò finta che sia stato il pranzo della domenica a farvi mancare il sangue al cervello.
Per tutti gli altri preparatevi, vi aspetta un viaggio denso di emozioni e musica mozzafiato.
*nonostante la numerazione progressiva delle canzoni ricordatevi che è una playlist e NON una classifica.
** ogni riferimento a Le ragazze di Porta Venezia e all’ennesimo annus horribilis che sta attraversando l’ex-club più titolato al mondo non è affatto casuale.
10. Il Divo – Da Da Da ich lieb dich nicht du liebst mich nicht Aha Aha Aha dei Trio
Partiamo dalla fine. La spettacolare vita di Giulio Andreotti si chiude dopo il processo di Palermo. Partono i titoli di coda che raccontano le vicende giudiziarie che interesseranno il politico negli anni a venire e Sorrentino fa partire questa canzone. “Paolo! Ma ti sembra il momento??” Ecco, appunto, un macigno.
9. Le conseguenze dell’amore– Scary World Theory di Lali Puna
Da una fine passiamo ad un inizio, quello del secondo film di Paolo Sorrentino. Che però di inizio ha pochissimo. Inquadratura fissa e una canzone dal sound vibrante ma triste, che in un qualsiasi altro film chiuderebbe un finale andato male, ma male male. E in pratica lo fa, raccontando in due strofe il Titta Di Girolamo di Toni Servillo, solo che noi non lo sappiamo ancora perché questa storia sta soltanto iniziando.
8. The Young Pope – Sexy And I Know It degli LMFAO
Qui il video completo della scena (che non è su Youtube quindi niente preview)
Archiviata la prima doppietta dal peso specifico incalcolabile cambiamo tono (anche per evitare qualche insano gesto) e non solo. Abbandoniamo un attimo il cinema per andare in televisione, è il 2016 e Paolo Sorrentino si confronta con il piccolo schermo portando una visione tutta propria della religione e del potere che sviluppa. Il momento della vestizione del Papa era un’occasione troppo ghiotta per non mettere dentro una bella bomba di ironia e provocazione.
7. Loro 1 – Domenica Bestiale di Fabio Concato
Mancava il momento tenerezza e allora io vi piazzo il finale del primo atto di Loro, la grottesca visione caricaturale di Silvio Berlusconi che Sorrentino dirige nel 2018. Mancano due minuti all’intervallo tra Loro 1 e Loro 2 ma c’è ancora spazio per una comparsata di Fabio Concato in carne ed ossa che suona Domenica Bestiale a Silvio e consorte. Ignari e consapevoli allo stesso tempo che la felice normalità raccontata dalla canzone non è più cosa loro ormai.
6. L’uomo in più – Don’t Let Me Be Misunderstood dei Santa Esmeralda
Pezzo che si presenta da solo e accompagna il lungo piano sequenza nel quale Tony Pisapia si immerge nel suo habitat notturno. Saluti circostanziali e ammiccamenti ad un notevole quantitativo di belle ragazze; siamo tornati indietro al primo film di Paolo Sorrentino, nella sua Napoli, e già si vede il talento del giovane regista. Anche nella scelta della colonna sonora direi, dato che la stessa canzone è stata usata anche due anni più tardi in un filmetto non male.
5. Youth – You Got The Love dei The Retrosettes Sister Band
Saltiamo in avanti di quasi 15 anni, Paolo Sorrentino è un Premio Oscar dopo La Grande Bellezza e ci si aspettano grandi cose dal suo film successivo. Lui, da perfetto ammaliatore, ci risponde con un gran maramao e tira fuori un film che potrebbe essere contemporaneamente significato del tutto o del nulla cosmico. Amore, arte, amicizia, vecchiaia, adolescenza, nostalgia, rassegnazione e ostinazione. Dialoghi superbi e quotidianità, serietà e presa in giro, il tutto in una grande palla di cristallo dalla forma di un hotel nelle Alpi svizzere. E nonostante Michael Caine interpreti il più famoso dei compositori, io ho deciso di mettere in playlist il brano di apertura del film, la splendida canzone di Florence + The Machine ma interpretata da una famosa cover band inglese. Cosavràvolutodire??
4. This Must Be The Place– This Must Be The Place dei Talking Heads
Il primo film di Sorrentino che ho visto in vita mia, forse uno dei più complessi. E per questo motivo ho in mente suoni e immagini che si mescolano alla stanchezza trascinata del protagonista. Uno Sean Penn in grande forma, che alla fine del primo terzo di film si commuove guardando David Byrne interpretare David Byrne che interpreta la propria canzone in mezzo ad una scenografia fantastica. Chapeau.
3. The Young Pope– Senza Un Perché di Nada
Per gli ultimi posti disponibili in playlist torniamo alla serie interpretata da Jude Law, ma per una canzone diametralmente opposta alla prima. Durante un’udienza ufficiale al Vaticano, la delegazione della Groenlandia porta al Papa due doni, un halibut e un disco di una cantante italiana molto famoso nella loro terra. Preambolo molto Sorrentiniano per un pezzo che si scosta completamente dalla colonna sonora del grande Lele Marchitelli, eppure si incastra alla perfezione. Tanto da mandare il brano semisconosciuto (del 2004) di Nada in classifica. Nella realtà.
2. La Grande Bellezza – Far l’Amore (Mix) di Bob Sinclair e Raffaella Carrà
Eh sì. Così squisitamente kitsch da non poterla lasciare indietro. Tanto la canzone della Carrà, remixata dal fratello di Clarisse Le Friant, quanto la lunga sequenza della festa sulla terrazza. Una grande bellezza che nasconde un decadimento morale e fisico sotto gli occhi di tutti. Una hit del passato, remixata, ma pur sempre una hit del passato è ciò che meglio può rappresentare un fulmineo riassunto della trama e del significato del film. O forse no, perché tanto Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato, è un romanzo, nient’altro che una storia fittizia.
1. Il Divo– Toop Toop dei Cassius
Siamo arrivati alla fine, titoli di coda della nostra playlist che concidono con gli strazianti titoli di testa di quello che per me rimane il capolavoro di Paolo Sorrentino. Non credo serva aggiungere altro.