Arigato cari follower del Macguffin, oggi inauguriamo una rubrica nuova di zecca per le vostre domeniche rilassate, tra una nonna che vi tira le guance e una lasagna al forno, o tra la natura e una mostra d’arte o, perché no, tra un multisala e un cinema di periferia.
Con la nostra rubrica Juxebox ogni domenica vi faremo dono di una top 10 a tema cinematografico, con tanto di playlist Spotify pronta all’uso in fondo, da ascoltare per caricarvi alle prossime uscite o per gongolare di malinconia per qualche vecchia pellicola.
Vista l’uscita imminente di The Irishman, da noi recensito in anteprima al festival di Roma (qui per l’articolo), eccovi una bella lista di canzoni che ripercorrono i film e, di conseguenza, le meravigliose colonne sonore di Martin Scorsese.
Scorsese, infatti, ha sempre avuto, tra i suoi marchi di fabbrica, quello di produrre veri e propri kolossal senza una vera propria colonna sonora dedicata, ma prendendo a piene mani dal pantheon musicale pop – rock della contemporaneità, salvo qualche eccezione naturalmente.
Musica e Cinema vanno sempre di pari passo col buon Martin, che, ricordiamolo, ha persino girato il più costoso videoclip musicale di sempre, quello di Bad di MJ, Michael Jackson, facendone quasi un film, dato che dura 18 minuti.
Uno così non può che aver propensione per la buona musica pop rock.
Vediamo dunque insieme le 10 volte in cui le scene di Scorsese ci hanno fatto godere non solo negli occhi.
10. Toro Scatenato – Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni
Ho parlato di pop – rock? Sì, è vero ma ho parlato anche di eccezioni.
Pietro Mascagni, autore di Cavalleria Rusticana, deve decisamente ringraziare il sig. Scorsese, che ha fatto guadagnare ulteriore popolarità alla sua opera, inserendo il suo intermezzo in archi nei titoli di testa di Toro Scatenato, il film che ha confermato al grande pubblico cosa era in grado di fare Martin Scorses quando gli veniva dato un Robert De Niro selvatico, come potremo vedere anche poco più sotto.
9. The Aviator – Howard Hughes di Leadbelly
Torniamo verso il pop rock, ma passo passo. The Aviator è uno dei film più epici di Scorsese, così come lo è l’Howard Hughes di un altro suo fedelissimo: chi se non il piccolo Leo Di Caprio a una delle prime prove di grande maturità attoriale della sua carriera, in cui regge il film completamente da solo con la follia e la complessità del suo Howard Hughes. La colonna sonora è molto legata all’epoca del film: jazz, swing, musica da camera ecc.
Martin fa solo questo piccolo passo in avanti con un pezzo, dal titolo obbligatorio, del grande Bluesman Leadbelly.
8. Il Colore dei Soldi – Werewolves of London di Warren Zevon
Ah – ooooooh. Quale pezzo migliore di questo meraviglia upbeat, con tanto di tastiere, di Warren Zevon per dipingere il contrasto tra un giovane Tom Cruise al massimo della sua baldanza e arroganza che balla intorno al tavolo da biliardo e un Paul Newman in soprabito compito?
7. Casino – The House of Rising Sun degli Animals
I finali e gli inizi dei film di Scorsese sono spesso epici, come vedremo anche tra poco. Il pezzo, famosa cover degli Animals di una canzone popolare, è di un’intensità incredibile. Parla di un bordello e accompagna, infatti, una serie di regolamenti di conti alla fine del film, tra America e Costa Rica, e sembra aumentare di volume e, viceversa, scomparire esattamente quando la scena lo chiede: “Spend your life in serious misery…”
6. Taxi Driver – Late For The Sky di Jackson Browne
Il film che ci ha fatto conoscere il sig. Scorsese. Anche in Taxi Driver, come in Toro Scatenato, la colonna sonora è di stampo classico. Forse Martin ancora non si fidava abbastanza del rock. In questa piccola scena, accompagnata dalla malinconia della calda voce di Jackson Browne, possiamo leggere, nello sguardo di Travis Bickle, tutto oppure niente.
5. The Wolf Of Wall Street – Smokecstack Lightning di Howlin’ Wolf
Era da The Departed che Scorsese non ci deliziava con un film che usasse la musica come piace a noi. Shutter Island, ad esempio, non si prestava particolarmente a questo tipo di espressività. Ritorna prepotentemente il rock in The Wolf Of Wall Street. Gli eccessi, la droga, i soldi… sono tutti in questo grottesco momento che riassume un po’ il personaggio di Jordan Belfort. Il blues entra nella scena benissimo e… guardate un po’ l’autore del pezzo… Howlin’ Wolf. Vecchio Martin, ne sai una più del diavolo.
4. Goodfellas – Layla di Eric Clapton & Derek and The Dominos
Abbiamo parlato di finali fatti bene e quello di Quei Bravi Ragazzi, titolo in italiano, non è da meno. La strategia di mostrare la sequela di morti ammazzati nel finale è la stessa di Casino.
Invece di utilizzare però l’intero, meraviglioso, pezzo di Eric Clapton con Derek and The Dominos, mette il finale in pianoforte, creando un effetto straniante, un pendolo tra malinconia e tragicità fantastico.
3. The Departed – I’m Shipping Up To Boston dei Dropkick Murphys
Cazzo sto film.
Ora voglio dire: se sei Martin Scorsese e ti vai a prendere i pezzi di Eric Clapton, degli Animals e dei Rolling Stones sei un grande, ma comunque vai a cercare dei grandi classici, con poche possibilità di errore.
Quando però Martin Scorsese tira fuori dal cilindro un pezzo come questo dei Dropkick Murphys vuol dire che non ti si può dire niente. Una canzone che riassume tutto il film: è cattiva, è intensa, dà quel senso malavitoso che pervade il film e riprende l’anima irlandese della città Boston. Geniale.
2. Mean Streets – Be My Baby de The Ronettes
Al secondo posto non potevamo mettere qualcosa dal film che ha fatto partire il super sodalizio Scorsese – De Niro. Poi la colonna sonora di Mean Street è interamente curata da Phil Spector, il genio del Wall Of Sound, o meglio, un “approccio Wagneristico al Rock ‘n’ Roll”. Se questa non è una dichiarazione di intenti, poco ci manca. Be My Baby delle Ronettes è l’emblema di ciò, dato che è entrato nella storia della musica per essere la prima canzone prodotta con questa tecnica di studio, che adattava strumenti da orchestra sinfonica e metodi di registrazione per concerti di musica classica all’arte della pop music.
1. The Departed – Gimme Shelter dei Rolling Stones
I dont’ want to be a product of my environment.
I Want my environment to be a product of me.
Parlavamo di inizi pazzeschi? The Departedi è forse il capolavoro di Scorsese al momento in cui scrivo e inizia con questa frase di Jack Nicholson, aka Frank Costello, che in poche parole spiega il rapporto da Boston e la Mafia. Ad accompagnare il tutto un capolavoro assoluto: Gimme Shelter degli Stones o, giusto per chiarire il significato della canzone in quella scena, dammi protezione.
Brano dalle atmosfere apocalittiche, infatti. Ispirato dalle terribili immagini della guerra in Vietnam che nel periodo in cui uscì (siamo nel 1969) stavano facendo il giro degli schermi di tutto il mondo. Fun A costruire l’atmosfera emotiva della canzone (e a rimettere gli Stones in contatto con le loro radici black) contribuisce soprattutto la bellissima performance vocale della corista gospel Merry Clayton. Contattata all’ultimo minuto e nel cuore della notte, la Clayton si presentò in studio di registrazione con ancora i bigodini in testa e registrò la sua parte in appena uno o due tentativi. Giudicate voi il risultato. Martin ha già dato la sua sentenza.
Bonus Track:
Potevamo non mettere un po’ di orgoglio nazionale?
Eccovi la playlist giovani, gustatevela: