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The Midnight Gospel: La vita è un trip allucinogeno

L’altra sera, ho tentato l’approccio con Unorthodox, però mi sono sentito un po’ come uno studente che è interessato a imparare una nuova lezione, ma non sopporta la pesantezza del professore. Il suo linguaggio aulico e il tono di voce poco ritmato non riescono a coinvolgerlo. Anzi è già tanto se non finisce per addormentarsi.

Beh, effettivamente chiudere gli occhi davanti a tutti sarebbe abbastanza compromettente come cosa, così facendo finta di prendere appunti, apre il suo quaderno e inizia a disegnare omini, immaginandosi strani mondi e nuove avventure.

The Midnight Gospel è un po’ quello che ne potrebbe venire fuori. Siete pronti a scoprire il perché?

The Midnight Gospel

Duncan Trussel, attore, doppiatore e creatore di un podcast, diventa Clancy Gilroy, un buffo spacecaster che vive dentro una roulotte e ha investito i suoi risparmi, più una somma prestata dalla sorella, per comprare un simulatore di mondi.

Questo oggetto, con una forma inconfondibile che non vuole lasciare spazio all’ambiguità, permette al giovane esploratore di catapultarsi in universi distanti migliaia di anni luce da lui. Il suo obbiettivo è quello di andare a intervistare gli abitanti di questi pianeti per poi mettere il tutto in rete e avviare dibattiti con i propri follower.

In pratica è un po’ come se Alessandro Cattelan invitasse nel suo programma prima un abitante di Marte e la puntata successiva un alieno proveniente chissà da dove.

Beh sarebbe assurdo, e se davvero esistono gli extraterresti e non sono così cattivi, potrebbe ottenere pure una buona audience.

The Midnight Gospel

Ci sono tantissime cose folli in The Midnight Gospel. Per cominciare Clancy ogni volta entra in un nuovo corpo per adattarsi al luogo in cui viene spedito. La più interessante però è che in ogni episodio vengono coinvolti alcuni studiosi, che prestano voce e cultura, a chi ha la fortuna di venire intervistato. Nell’ultima puntata incontreremo un personaggio molto importante che ha influenzato la vita stessa di Duncan Jones e quindi di Clancy, che ci regalerà una preziosa lezione sulla vita e su quello che potremmo trovare dopo. Piccolo spoiler. , se qualcuno se lo sta chiedendo fa piangere.

Quindi The Midnight Gospel è una pallosa intervista tra il protagonista e tizio esperto di una materia X?

No, anzi. I temi trattati non sono certo leggerini e ammetto di essermi perso qualche passaggio però è interessante venire a conoscenza di argomenti non proprio comuni.
Parlare ad esempio di esoterismo o mindfulness non è certo semplice, soprattutto in mezzo ad apocalissi zombie, cavalieri in cerca di vendetta o loop temporanei. Ovviamente i cinefili più nerd potrebbero cogliere alcune citazioni tratte da vari film o serie tv.

The Midnight Gospel

Questo cartone, termine molto riduttivo per definirlo, unisce filosofia e droghe psichedeliche, immergendoci completamente occhi e cervello dentro un trip ricco di colori e di significati nascosti. Le 8 puntante provocano assuefazione, risvegliando nello spettatore curiosità e voglia di scoprire qualcosa al di fuori dal comune.

Ci sono frasi che fanno ridere ma allo stesso tempo bruciano i neuroni e forse possono essere comprese da pochi eletti, qui ve ne lascio una:

Partorire è come avere degli occhiali nuovi e un bicchiere di succo di mela fresco in mano. Quello che ne viene fuori è una nuova vita

L’avete capita? Che insegnamento avete colto? Fatemelo sapere.

The Midnight Gospel non si vergogna a toccare certi tabù o a dimostrare quando la nostra vita possa essere breve e fugace.

Clancy durante i suoi viaggi entra a contatto con morte, sangue e devastazioni varie, ma non si spaventa più di tanto. Il suo atteggiamento cinico rispecchia l’uomo moderno che, cosciente di non essere eterno, cerca di vivere ogni momento secondo i suoi valori e la sua morale, dimostrandosi talvolta egoista e spietato. Modi di fare disprezzati pubblicamente, ma forse necessari per la sopravvivenza.

Ecco in questo sta la vera violenza di The Midnight Gospel. Nello sbatterci in faccia la cruda realtà, utilizzando allegre canzoncine o personaggi fantastici. Però questo è un insegnamento che sicuramente potrà allargare i nostri orizzonti, rendendoci allo stesso tempo partecipe di due principi.

The Midnight Gospel

Il primo riguardo il nostro essere uomini in carne ossa, con un cuore, dei sentimenti e dei pensieri che ci affollano la nostra mente 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Io, tu che stai leggendo l’articolo o chi ha inventato questa serie, risultiamo minuscoli granelli di sabbia in una Terra abituata attualmente da più di 8 miliardi di persone, ma in passato e in futuro da moltissime di più. Moltiplichiamo questo per l’infinità di pianeti o altri mondi possibili… beh il risultato finale probabilmente tenderebbe verso l’infinito.

Il secondo riguarda la conoscenza e la regola che ogni volta che otteniamo un informazione per comprenderla affondo e nella sua totalità avremmo bisogno di altre nozioni collegate e cose via. Questa cosa è dovrebbe essere imparata a memoria soprattutto da chi ha la supponenza di saper tutto, rifiutando l’umiltà d’imparare.

Per concludere, mi sento di interpretare i panni di quel vecchio prof bacchettone e vi dico smettetela di drogarvi.

Andate subito su Netflix a recuperare The Midnight Gospel! Sarà il trip più potente della vostra vita.

Perché prima o poi tocca a tutti.

Nicolò Granone

Simpatico, curioso, appassionato di cinema, sono pronto a esplorare l'universo in cerca di luminosi chicchi di grano da annaffiare e far crescere insieme a voi, consigliandovi ogni tanto film da scoprire qui alla luce del Sole.
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