
The Northman – Il ritorno di un nuovo e vecchio Eggers
Da amante e cinefilo devoto al credo di Robert Eggers, The Northman è stato fin dall’annuncio uno dei titoli più attesi del 2022. Senza alcun dubbio avrei fatto dal day one carte false per vederlo in sala o in anteprima. Così è stato.
Feticisti dell’A24 come il sottoscritto furono rimasti prima stregati dall’esordio di The VVitch e poi folgorati da The Lighthouse. Ora l’hype si è riversato a cascata su questo film che premesse e budget alla mano tocca i 90 milioni di dollari, nonché prodotto dalla Universal. Un vera prova del fuoco per Eggers, chiamato a fondere insieme il suo stile criptico e anti-commerciale con un blockbuster fatto e finito nelle premesse.
La trama di The Northman
Il principe Amleth sta per diventare un uomo quando suo padre, il Re Corvo, viene brutalmente assassinato da suo zio, che rapisce la madre del ragazzo. Due decenni dopo, Amleth è ora un vichingo in missione per salvare sua madre, uccidere suo zio e vendicare suo padre in onore della famiglia.

La nuova favola folk
Nei primi due film il nativo del New England è riuscito ad imprimere nell’horror contemporaneo un nuovo standard, visivo e narrativo, radicato nel sottogenere folk e nella tradizione del cinema nord-europeo. Bergman primo fra tutti tra le ispirazioni, se ancora non si fosse capito.
The Northman prosegue coerentemente su questa linea: non si limita ad attingere dalla tragedia di Almeto per la sua sceneggiatura, bensì esplora la mitologia nordica dando forma ad un world-building credibilissimo. Prendi una foresta in campo lungo, una danza inquietante davanti al falò ed hai fatto.

L’opera non è mai “violenza fine a sé stessa”, anzi se ne serve per esplorare come già fatto in altri capitoli della filmografia di Eggers il dramma famigliare. Se poi tuo padre è Ethan Hawke è normale aver complessi di inferiorità.
Eggers ancora una volta dà il meglio di sé con la macchina ferma o con movimenti lenti e misurati. Quando passa ai combattimenti ecco che non riesce però a distinguersi rispetto ad altri suoi colleghi. Ok il piano sequenza, ok la figata del momento, ma la formula alla lunga stanca e non infonde la giusta dinamicità all’azione. Revenant ha fatto più danni della grandine.
Blockbuster d’autore o film di Eggers commerciale?
Sotto la maschera del revenge movie si nasconde in realtà un kolossal ardito. The Northman è in lotta per emergere tra la moltitudine di prodotti storici di nicchia e film muscolari ben più commerciali. Sul modello de Dune di Villeneuve viene dato al grande pubblico un film lontano dall’idea pura di blockbuster: non aiutano 2 ore e 20 di proiezione, tempi dilatati e una campagna pubblicitaria leggermente ingannevole. Ma forse è meglio così.

Le atmosfere anche questo giro sono la carta vincente: ne giova la dimensione onirica a differenza di dialoghi molto meno ispirati e didascalici. Eggers ha sempre dato il meglio di sé nel “non detto”, qui gioco forza scende a compromessi con una produzione mastodontica e ne esce tutto intero. Un po’ edulcorato, ma tutto intero.
The Northman è atteso nelle sale il 21 di aprile e chiama a gran voce il Cinema. L’esperienza regala sequenze davvero memorabili e in un periodo in cui pellicole prestigiose finiscono relegate nell’oblio dello streaming, vale sicuramente la pena recuperare questo ultimo lavoro di un grande talento.