Viktor Navorski (Tom Hanks) è appena arrivato a New York dalla Krakozhia, immaginaria nazione dell’Est Europa. Mentre era in volo però nel Paese è avvenuto un colpo di stato, quindi Viktor non è autorizzato dalle leggi degli Stati Uniti a lasciare l’aeroporto. Senza sapere l’inglese e con pochi soldi in tasca, sarà costretto a vivere nel terminal.
Un film dolce, divertente, nostalgico e poetico. Con The Terminal Spielberg sonda terreni mai provati, e riesce a mettere insieme un film sempre piacevole da guardare. Inutile dire che Tom Hanks è fantastico in ogni sua scena, ma raramente non lo è. Ah, odierete Stanley Tucci, sappiatelo.