Il consiglio giornaliero più rapido e indolore del web, provare per credere.
[Frase mai detta da Stanley Kubrick]
Siamo nell’America puritana di inizio Seicento. La famiglia di William viene esiliata dalla comunità religiosa a causa del suo estremismo nell’interpretazione della parola di Dio, trasferendosi a vivere sul limitare della foresta dove si dice vivano delle streghe. Un giorno scompare il figlio più piccolo, il neonato Samuel, evento che darà corpo a una spirale di odio, orrore e sospetto che finirà per travolgere la famiglia.
Quando si dice che l’horror non ha necessariamente bisogno del sangue si dice il vero e The VVitch ne è la prova: cupo, opprimente, angosciante, trascina lo spettatore in un vortice di paranoia e inquietudine che non lo abbandona fino a un ermetico e meraviglioso finale. Tuttora non compreso e valutato per il capolavoro che è, The VVitch verrà ricordato negli annali del Cinema grazie alla regia illuminata di Eggers, la fotografia spettrale e la capacità di dare corpo a un film con pochissimi attori e quasi nessun effetto speciale.