Il veleno che l’ultima puntata della sesta stagione di The Walking Dead mi aveva iniettato in corpo è rimasto a bruciarmi nelle vene per tutta l’estate. Ecco perché ho passato gli ultimi mesi ad evitare scientificamente qualsiasi articolo/notizia/rumor/spoiler/presaperilculo che i sapientoni della AMC hanno furbescamente sparso per il web come mangime per piccioni.
Di conseguenza, quando mi sono seduto sulla mia fida poltrona a guardare la premiere della settima stagione, ero sinceramente in preda allo scazzo più profondo. Non potevo farci niente, partivo prevenuto, e anche se è una cosa che cerco sempre di non fare, questa volta è stato più forte di me.
“Dai, facciamoci del male, un bel respiro e si parte”.
P.s. sì, in questo articolo si SPOILERA che è un piacere dall’inizio alla fine.
La puntata inizia a massacro appena ultimato, con Rick a terra inerme e Negan davanti a lui con Lucille che gronda brandelli di cranio e cervello.
“Forza su, uscite ‘sto nome, almeno mi metto il cuore in pace”.
Gli sceneggiatori di The Walking Dead invece la pensano diversamente, e continuano il giochino del toto morto proseguito da aprile ad oggi.
I minuti passano senza che il nome esca e la puntata comincia a svaccare come al solito, perché arriva il momento dell’immancabile scena-zombie no sense, con protagonisti Rick, Negan, un’ascia, nebbia/fumo e un sacco di morti che camminano.
Inutile soffermarsi sull’assoluta assenza di logica di tutto ciò, perché tanto gli sceneggiatori di The Walking Dead ci hanno già abituati alla loro svogliatezza, e soprattutto perché è chiaro come il sole che la sequenza serve solo a mostrare 200 zombie incazzati e, soprattutto, a tirarla per le lunghe. Ne consegue una totale mancanza di pathos, perché l’unica cosa che frega allo spettatore è il nome del maledetto morto. Non resta che rinfrancarsi con il solito, ottimo, make-up degli zombie, che regala qualche momento di buon splatter.
Finalmente la puntata la pianta di farsi i suoi e torna al punto che interessa a tutti: la conta di Negan.
“Ora non ci sono più cazzi, il nome dovrà uscire per forza“.
Negan comincia a recitare la sua filastrocca mortale, e finalmente comincio a sentire un pelo di strizza allo stomaco. D’altronde lo avevo già detto, Jeffrey Dean Morgan nei panni di Negan è perfetto, e la sua entrata in scena è stata micidiale fin da subito. Una presenza magnetica e disturbante che ti fa sentire come se fossi pure tu in ginocchio nella polvere, ad attendere l’atroce sentenza.
La roulette russa continua lenta e inesorabile, a spillare ogni briciola di tensione dallo spettatore, e alla fine si ferma. E il prescelto per lasciare The Walking Dead per sempre è Abraham.
Mannaggia. Nonostante nella serie il buon baffo assomigliasse più ad un orsacchiotto imbronciato che alla sua cazzutissima controparte cartacea, devo ammettere che mi mancherà. Lucille cala, e i colpi si sentono tutti, come si sente la brutalità di Negan, che riduce in poltiglia il cranio di Abraham.
Bene, il morto c’è stato e sono abbastanza soddisfatto. Scelta giusta, scena ben girata, ben recitata, buona dose di splatter. Good Job.
Ma non avevo ancora visto nulla. Perché Negan improvvisamente si gira e spacca la testa pure a Glenn.
PORCA TROIA!
Giuro che non me lo aspettavo proprio. Ho fatto un salto dalla poltrona. Ma, soprattutto, la scena è l’esatta trasposizione di quella disegnata da Kirkman, con lo stesso spietato grado di violenza. Anzi, forse è anche peggio, perché la telecamera non si fa scrupoli ad indugiare sulle sofferenze di Glenn, al quale Negan si guarda bene dal dare il colpo di grazia, prima di concludere la mattanza in un’esplosione di orgasmica follia omicida.
Davvero, che Negan desse a Lucille due crani con cui saziarsi è una mossa che non mi sarei mai aspettato.
Da questo momento in avanti il tempo cessa di esistere, perché la puntata ormai la si mangia con il fiato sospeso e i muscoli contratti, sempre nel timore di doversi alzare di colpo verso lo schermo. Perché Negan non ha ancora saziato la sua sete di terrore, ed ecco quindi che arriva una meravigliosamente terribile sequenza che ha per protagonisti Carl e Rick.
Una scena straziante che sembra non finire mai, e che ci mostra come il sadismo di Negan sia apparentemente senza confini. E qua non si può far altro che applaudire ancora una volta la fantastica prova di Andrew Lincoln, che, se ancora ce ne fosse bisogno, ricorda a tutti che attore superbo sia.
Ora, alla luce di quanto si è visto in questa premiere, si può tranquillamente affermare che l’entrata in scena di Negan sia stata soddisfacente, e che questa puntata ha parzialmente riscattato l’ignobile vergogna del finale della scorsa stagione, e devo ammettere che non pensavo sarebbe successo.
Questo non significa che la smetterò di schifare a morte il patetico mezzuccio dei cliffangher/ricatto creati unicamente per incatenare i fan alla serie (p.s. ma che hanno sparato a Daryl se lo ricorda ancora qualcuno?), ma se il debutto di questo splendido villain doveva rappresentare un momento traumatico e sconvolgente per gli spettatori, beh, l’obiettivo è stato raggiunto al 100%.
Come successo nel fumetto, allo stato attuale pare davvero finita per Rick e gli abitanti di Alexandria. Perché Negan è troppo spietato, troppo crudele e troppo forte, e i margini di una riscossa sembrano davvero nulli. Ma nulle ad un certo punto sembravano anche le possibilità che The Walking Dead tornasse ad essere una serie scritta con un minimo di cervello. O meglio, una speranza c’era, ed era Negan (come già avevo scritto in questo vecchio articolo).
Ed ora che Negan è definitivamente entrato in scena, la speranza è più forte che mai. Siamo solo all’inizio, ma se la serie non rallenterà come suo solito e manterrà la rotta intrapresa con questo episodio iniziale, è lecito aspettarsi la stagione migliore degli ultimi anni. Che poi ci vuole davvero poco eh.
Certo, sempre a patto che gli sceneggiatori la smettano di trattare i fan come dei piccioni, come hanno fatto per i primi 20 minuti di puntata e come hanno fatto più o meno ininterrottamente dalla fine della terza stagione ad oggi.
Se così sarà, allora forse, dopo tutto questo tempo, The Walking Dead potrà ritornare a veder le stelle…
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