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Torna Jessica tooorna!

Jessica Lange, torna nel cast di American Horror Story ti prego

Se mi chiedete quale sia il mio film preferito non riesco a darvi una risposta manco sotto tortura. Idem per le serie TV. Al contrario, impiego un secondo netto a dirvi chi sono i miei attori preferiti in assoluto. Uno vive alla Casa Bianca, finge di zoppicare, vorrebbe trombarsi le amiche di sua figlia ma non è Brad Pitt e lo invidia a morte. L’altra è la protagonista di questo articolo.

American Horror Story (AHS) senza Jessica Lange non ha senso.  E non perché io sia di parte… è semplicemente un dato di fatto. Un po’ come se mancasse la pancetta nella Carbonara o come bere una birra analcolica.

Per ben 4 stagioni mi sono innamorata follemente dei suoi personaggi e del suo modo di essere la pezza di merda di turno con estremo stile e charme. Poi di punto in bianco CIAO, mi ha dato il ben servito non presentandosi nel cast dell’ultima stagione. Per me è stato un duro colpo visto che la Lange è indubbiamente la Star e l’essenza della serie.

Come se non bastasse è stata pure rimpiazzata da Lady Gaga, osannata dalla critica e premiata per la sua performance con un Golden Globe. Ecco, no, parliamone. Premiare la Gaga mi ha lasciato perplessa: le uniche due cose che fa durante la quinta stagione sono scopare e mettere in mostra le tette (belle per carità). Tutti quelli che hanno pensato anche solo per un attimo che la Lange fosse stata degnamente rimpiazzata devono andare… ehm devono rivedersi la serie intera.

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In questi giorni si sente odore di conferme e anticipazioni sulla sesta stagione e io ho un fremito ogni volta che leggo la parola “cast”. Sono giunta ad una conclusione: se la Lange non prenderà parte alle riprese IO ABBANDONO UFFICIALMENTE LA SERIE e siete tutti testimoni.

Nell’attesa di sapere qualcosa di certo vi propongo una nostalgica panoramica sulle 4 meravigliose stronze di American Horror Story, interpretate da quella che secondo me è Dio in gonnella e rossetto rosso.

I personaggi, pur essendo di stagioni diverse, sono accomunati da tre cose:

1) Fumano continuamente sigarette (se sei un fumatore assicurati di aver fatto la scorta di pacchetti altrimenti impazzisci).

2)  Sono donne all’apparenza perfide e senza scrupoli che poi finiscono con il redimersi. Hanno uno stile ed una classe unici quindi finisci per amarle follemente anche se dovresti, in teoria, odiarle profondamente.

3) La Lange è stata nominata ai Golden Globe per tutti e quattro i personaggi riuscendo a vincere solamente una volta. E non apriamo questa parentesi che è meglio per voi.

Ocho, c’è qualche piccolo spoilerino!

Constance Langdon – AHS: Muder House

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Partiamo proprio dalla stronza che le ha fruttato il Golden Globe (e un Emmy).

Costance è la vicina di casa arrogante ed invadente che nessuno di noi vorrebbe avere. Ficcanaso, cleptomane e con tendenze sociopatiche, è una donna spregevole che maltratta la figlia handicappata e ha un toy boy che potrebbe essere suo figlio. Niente sembra riuscire a scalfirla, neanche uccidere a sangue freddo suo marito dopo aver scoperto il tradimento  con la cameriera. Bella tosta eh.

Inizi con il detestarla ma finisci per aver pena di lei quando, tirando un urlo straziante, prende tra le braccia il corpo della figlia morta mostrando tutta l’umanità e la dolcezza nascoste, davvero magnificamente, fino ad ora.  E ci rimani di merda, non lo avresti mai detto parte 1.

Sister Jude – AHS: Asylum

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La mia Lange preferita e il mancato Globe più ingiusto di tutti. Le avrei dato qualsiasi premio esistente al mondo perché la sua recitazione è da standing ovation.

Sister Jude è la severa direttrice dell’ospedale psichiatrico Briarcliff e fin dalle prime puntate è descritta come una grossisima pezza di merda despota. Della suora ha davvero ben poco: indossa completini di pizzo rosso sotto la veste, fa sogni erotici sul Monsignore ed è crudele verso i  pazienti dell’istituto, che tratta come bestie. Okay, perche si è fatta suora allora? Jude ha un passato estremamente difficile e tormentato, che l’ha condotta a cercare redenzione nella fede cristiana.

Ma il suo personaggio subisce (purtroppo) un brusco cambiamento. Sister Jude ad un certo punto viene incastrata e internata come paziente proprio nell’edificio che per anni ha diretto. Appare ora come la paladina degli oppressi che fino a prima trattava come bestie. Insomma a fine stagione non puoi che commuoverti per lei. E ci rimani di merda, non lo avresti mai detto parte 2.

Fiona Goode – AHS: Coven 

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Oh, finalmente ecco la più stronza e l’unica a rimanere fedele alla propria merdaggine fino quasi a fine stagione. Il secondo mancato Globe (ma almeno ha vinto l’Emmy, tiè) che mi ha fatto davvero incazzare. Sicuramente il personaggio più divertente, nevrotico e sboccato della nostra panoramica.

Visto che la serie inizia a perdere bruscamente di livello proprio con Coven, posso affermare con orgoglio che la stagione è interamente sorretta sulle spalle della Lange.

Fiona Goode è la Suprema, ovvero la leader di una congrega di streghe. Narcisista e assetata di potere, pensa solo a se stessa sbattendosene altamente delle sue consorelle. La cosa importante è che nessuno la sovrasti o la faccia sentire vecchia. Quando però la vecchiaia e il cancro iniziano a farsi sentire, la Fiona spavalda e cazzuta, a cui ci eravamo abituati, inizia ad abbassare la cresta. Da qui ha inizio un’evitabile declino che culmina nell’accettazione passiva della morte. E ci rimani di merda parte 3 perché il suo personaggio non DEVE redimersi, specie a due puntate dal season finale.

Elsa Mars – AHS: Freak Show

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Forse questo è il personaggio che ho apprezzato di meno rispetto agli altri tre, complice anche il fatto che la quarta stagione fa proprio orrore. Questa volta la Lange per quanto reciti, balli e canti divinamente non riesce a risollevare le sorti di una serie ormai in decadenza.

Per tutta la sua vita Elsa Mars, tetesken trapiantata in USA, ha sempre cercato di diventare un’attrice di fama internazionale, senza mai riuscirci. Gestisce a fatica il Freak Show, popolato da storpi chiamati Freaks. Elsa è prima di tutto una donna assetata di fama e senza scrupoli,  quindi cerca con ogni mezzo, anche illecito, di far diventare popolare il suo show.

Ad un certo punto riesce finalmente a coronare il suo sogno divenendo una star di Hollywood (a carissimo prezzo). Ma con il tempo finisce con il sentirsi in trappola e si pente, sente infatti il bisogno di ritornare dai suoi freaks perché alla fine, lei è una di loro. E non ci rimani di merda, proprio per questo hai l’amaro in bocca.

Mi piace pensare alla Lange come ad una stronza galattica anche nella vita vera. Ragione per cui morirei dalla voglia di leggere il suo nome nel cast della prossima stagione, solo per poterla ammirare mentre prende, con gran classe, Lady Gaga a pedate nel culo. Incrociamo le dita.

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Sarah Tavella

25anni (+3). Novese per nascita, londinese d'adozione. Lavora nel Marketing e come direbbe Amélie Poulain, "a Sarah Tavella piace": perdere la voce ai concerti rock, i film dove vince il cattivo, guidare senza una meta.
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