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Il Trono di Spade 7×01: così tanta carne al fuoco che pare una grigliata

Il Trono di Spade, arrivato alla sua settima stagione, ricomincia e spinge già sull’acceleratore. Ecco il racconto del primo episodio.


…dove eravamo rimasti?

Per tutti quelli tra voi che hanno la memoria troppo corta, oppure che non sono abbastanza psicopatici da essersi sparati di nuovo le vecchie stagioni per ripassare, eccovi il riassunto dell’ultima puntata della sesta stagione.

Per quelli tra voi che invece non hanno tempo da perdere eccovi il sunto in pillole:

  • Daenerys finalmente attraversa il Mare Stretto;
  • Cersei elimina tutti i suoi avversari in un solo esplosivo colpo;
  • Tommen si suicida tuffandosi meglio della Cagnotto;
  • Samwell arriva alla Cittadella per trovare un modo per eliminare gli Estranei;
  • Jon viene nominato THE KING IN THE NOOORTH!!!, mandando Melisandre al confino per aver fatto bruciare Shireen;
  • a Dorne si è formato un super-accordo anti-Lannister formato dai Tyrell di lady Olenna, i dorniani guidati da Ellaria Sand e Varys, il diplomatico di Daenerys.

Tutto qui? Assolutamente no, visto che il season finale ci ha finalmente chiarito quale sia il lignaggio di Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!), ci ha fatto godere come ricci nel vedere Arya sfilettare Walder Frey e ci ha lasciati con una miriade di interrogativi e supposizioni.


Con uno stile di pre-sigla del genere…

Ammetto di avere un debole per le scene pre-sigla, visto che solitamente riescono a farmi urlare come un gol di Pippo Inzaghi al novantasettesimo. Detto fatto: siamo di nuovo alle Torri Gemelle, insieme agli adorabili Frey che dal giorno delle Nozze Rosse non fanno altro che gozzovigliare e festeggiare. Walder propone brindisi declamando le gesta dei suoi innumerevoli parenti e tutti gioiscono gaudenti. Ma come? Walder non era stato affettato da Arya come le lattine negli spot della Miracle Blade III Serie Perfetta? Stiamo per vedere qualcosa accaduto prima di quell’evento? Si sono sbagliati? Vogliono propinarci i maledetti vaccini?

Calma, calma, calma. Tutto ha un senso e il senso lo capiamo tipo dieci secondi dopo l’inizio dell’episodio: cosa sta per succedere è lampante, chiaro per tutti coloro i quali hanno ormai dimestichezza con lo stile de Il Trono di Spade. Nonostante il colpo di scena sia telefonato, resta però impagabile la goduria del vedere stroncata l’intera stirpe Frey mentre sputa fiotti di sangue degni di The Hateful Eight.

Dietro il volto di Walder c’è Arya, la nostra assassina di fiducia, che ha deciso di fare un’iniezione di badassitudine e farci godere come non mai.

Quando le persone ti chiederanno cos’è successo qui, dì loro che il Nord non dimentica, dì loro che l’inverno è arrivato per la casa Frey.

Trenta morti in tre minuti.

È già goduria, è già Il Trono di Spade.

Buio. Sigla.

TUU TUU TURUTUURU TURUTUU TUTUTUTU TUTUTUTUTU!!!


Jon, Sansa e diti medi

A Grande Inverno fervono i preparativi per l’arrivo degli Estranei e Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!) fissa subito il problema principale: senza il Vetro di Drago ce l’abbiamo in quel posto raga, quindi sbattiamoci a farne saltare fuori a pacchi, se non vogliamo ritrovarci tutti un bel paio di occhioni azzurri e la camminata poco sciolta.

La riunione nella sala principale ci fa capire che gli attriti tra Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!) e Sansa non sono affatto finiti e che se i due fratellastri non vogliono mandare tutto in vacca devono imparare a collaborare senza pestarsi i piedi. Ad alimentare sulla fiammella della discordia c’è ovviamente Ditocorto, che non molla la giovane Stark nemmeno un momento, lanciandole odiose occhiate da “Te-l’avevo-detto-io”.

Se volete la mia opinione Ditocorto ha vita breve (ah ah ah) e se dovessi puntare qualche sesterzio sul “Toto-Chi-Finisce-Male-Questa-Stagione” scommetterei proprio contro Petyr Baelish.

Per il resto poche novità dal Nord:

  • Brienne e Tormund continuano a detenere la palma di coppia più shippabile de Il Trono di Spade
  • Lyanna Mormont si conferma come un cocktail letale di tutto ciò che è cazzuto
  • Sansa è la donna dei miei sogni

Il triangolo no

Ad Approdo del Re, Cersei e Jaime fanno il punto della situazione, constatando che, oltre a essere rimasti a corto di figli, sono anche a corto di alleati. La perfida regina però ha già trovato la soluzione perfetta, oltre che quella più logica: visto che in giro per il mare c’è un Euron Greyjoy selvatico in cerca di una regina da impalmare e visto che i suoi nipoti hanno regalato metà della flotta degli Uomini di Ferro a Daenerys, chi meglio di Euron per formare un’alleanza?

La faccia di Jaime alla notizia delle possibili nozze della sorella è tutta un programma, ma l’idea di Cersei regge eccome. Il primo incontro tra lei ed Euron non è esattamente quello che si potrebbe definire un colpo di fulmine, ma si capisce che i due sono stronzi allo stesso modo e che coalizzati potrebbero davvero creare problemi non da poco. Euron si fa avanti, Cersei fa la ritrosa, guadagnandoci quello che ogni donna desidera: la promessa di un regalo. Quale sarà il regalo di Euron non ci è dato saperlo, anche se – conoscendo lo stile de Il Trono di Spade – verrebbe naturale pensare alla testa di Tyrion su un piatto d’argento.


La Cittadella, sguaràus e fili che si legano

Finalmente un po’ di spazio anche per il nostro adorato Sam, mandato da Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!) in missione speciale alla Cittadella per scoprire notizie utili sulle origini degli Estranei e soprattutto su come sconfiggerli.

Con una meravigliosa sequenza, animata da un velocissimo montaggio serrato (la regia si conferma sempre come uno dei punti di forza de Il Trono di Spade) ci viene mostrata la sua ignobile vita alla Cittadella, fatta perlopiù di padelle piene di escrementi e mansioni noiose. Sam sa che il tempo è tiranno: c’è sempre più bisogno di scovare notizie utili e sa bene di poterle trovare solo nella sezione proibita della biblioteca (dalla regia ci dicono di consigliare a Sam un Mantello dell’Invisibilità, anche se forse stanno sbagliando saga…).

Dopo aver provato a supplicare l’arcimaestro Marwyn (interpretato dal grandissimo Jim Broadbent) Sam si fa coraggio, ruba le chiavi e soffia qualche libro nottetempo. L’operazione, anche se rischiosa, porta buon frutto, visto che, proprio grazie a uno dei libri sgraffignati, verrà a sapere degli imponenti giacimenti di Vetro del Drago che si trovano sotto Roccia del Drago.

Indovinate chi, proprio in quel momento, sta facendo rotta verso la casa dei Targaryen, con al seguito un migliaio di navi cariche di soldati, tre draghi, un nano, un eunuco e una gnocca stratosferica interprete dal piacente aspetto?

Ecco trovato il modo per far incontrare Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!) e Daenerys, i due golden boys della serie.

Mastini, vino di more ed Ed Sheeran a caso

Tra una botta di hype e l’altra la puntata si avvia verso la sua conclusione, facendoci capire che – contrariamente a quanto ci si potesse aspettare – Arya non sta andando a Nord per raggiungere Jon (THE KING IN THE NOOOORTH!!!) e Sansa, ma ad Approdo del Re, per portare a termine la sua vendetta e farla pagare a Cersei una volta per tutte. Sul suo cammino incontra un gruppo di soldati Lannister che cantano, scena-pretesto per l’inutilissimo cameo canterino di Ed Sheeran.

In un non ben precisato Nord, invece, arranca nella neve l’ex partner di Arya, il Mastino, che è sempre in compagnia della Fratellanza Senza Vessilli. Durante la notte alloggia in una casa dove aveva trovato rifugio in precedenza, scoprendo che il proprietario e la figlia sono morti per via della fame. La sequenza però non serve solo a farci notare l’umanità nascosta, burbera e riottosa di Clegane (che seppellisce i due cadaveri), ma anche per farci sapere della sua capacità di vedere dentro le fiamme. La sua negazione verso il potere del dio della luce, R’hllor, cede improvvisamente quando Thoros di Myr lo costringe a guardare nel fuoco, mostrandogli l’imminente attacco degli Estranei.

Il Mastino si convince così del fatto che Beric Dondarrion continui a tornare dalla morte non per caso, ma perché in un modo o nell’altro sarà decisivo nella lotta contro il Night King.


“Shall we begin?”

Gli ultimi cinque minuti sono dedicati al commovente ritorno a casa di Daenerys, che sbarca finalmente sul tanto agognato Continente Occidentale, dando un senso a tutte le fatiche e le privazioni subite a Essos. Una Targaryen torna finalmente a camminare per le sale deserte di Roccia del Drago e mentre la musica cresce e il magone ci divora, la nostra Khaleesi si dimostra più pronta che mai a riconquistare ciò che le appartiene di diritto.

Ne vedremo delle belle.

Considerazioni sparse e ipotesi bislacche

Questa prima puntata è stata molto introduttiva, utile a riagganciare il pubblico con le varie storylines e a presentare i nodi focali sui quali si concentrerà questa penultima stagione de Il Trono di Spade:

  • Il rapporto a distanza tra Daenerys e Jon, che adesso hanno un motivo in più per incontrarsi, e quel motivo – che giace nelle viscere di Roccia del Drago – potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta nella lotta agli Estranei
  • Il rapporto complesso tra Jon e Sansa, minato dall’intromissione di Ditocorto
  • La vendetta di Arya
  • La nuova pericolosa alleanza tra Lannister ed Euron Greyjoy all’ombra del trono di spade
  • Il ruolo misterioso della Fratellanza Senza Vessilli
  • Le scoperte di Sam alla Cittadella

Non ci sono stati né botti clamorosi, né colpi di scena strappamutande, ma dopotutto siamo solo all’inizio: la tensione in questo primo episodio è stata gestita alla perfezione, tanto che ci si rende conto della definitiva maturazione dei personaggi.

Ora che l’inverno è arrivato non c’è più spazio per dubbi e tormenti interiori. Chi è sopravvissuto è ormai in grado di combattere le sue battaglie, temprato dalle perdite che ha subito e che hanno funestato entrambi i fronti.

A Westeros sta per consumarsi la definitiva resa dei conti e noi non vediamo l’ora di goderci tutto questo sanguinoso spettacolo.


P.s. trovate l’articolo anche sulla pagina dei nostri amici di Giornale7. Fateci un salto!

P.p.s. già che ci siete fate pure un salto su Game of Thrones ITALIALe cronache del ghiaccio e del fuocoCasa Stark – L’inverno sta arrivando,

Federico Asborno

L'Asborno nasce nel 1991; le sue occupazioni principali sono scrivere, leggere, divorare film, serie, distrarsi e soprattutto parlare di sé in terza persona. La sua vera passione è un'altra però, ed è dare la sua opinione, soprattutto quando non è richiesta. Se stai leggendo accresci il suo ego, sappilo.
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