Liza e suo marito vanno a vivere in un vecchio albergo, ma subito il terrore entra nelle loro vite. Fra avvenimenti sconcertanti e visioni di dolore e morte, i due scopriranno presto la terribile verità: l’albergo è stato costruito sopra una delle Sette porte dell’Inferno, uno dei varchi di accesso che conducono al male e all’eterno oblio.
Con l’aldilà, secondo capitolo della trilogia della morte, il maestro Lucio Fulci firma quello che è probabilmente il suo capolavoro. Un horror dalle tinte lovecraftiane che ancora oggi è venerato in tutto il mondo (tranne che in Italia). Un film da vedere assolutamente, per ricordare quanto il nostro Paese abbia regalato al cinema horror in passato.