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Twin Peaks 3 – Episodio 5 – Dougie-Cooper: l’unico confuso quanto noi

Non so come ve la stiate vivendo voi, ma per me Twin Peaks 3 è diventato una fonte di ansia esagerata. Ieri sera ho deciso di spararmelo mentre mangiavo la pizza, ma la necessità di fissare lo schermo tipo cura Ludovico era tale che ingoiavo un boccone ogni tre minuti. La puntata è finita prima della pizza, e il grumo freddo che restava della pizza martoriata si sarebbe potuto usare come isolante termico per gli infissi.

Di buono c’è che Twin Peaks 3 crea aggregazione sociale: nessuno se la sente di vederlo da solo (diciamocelo pure, anche se siamo grandi e grossi: ti fa cagare addosso), e appena la puntata finisce si fa un giro di telefonate che manco per annunciare una gravidanza gemellare. Sfoghi, elucubrazioni, semplice supporto morale: tutto questo può continuare sulla bacheca del MacGuffin, se vi sentite soli nella Loggia. Noi non vi giudicheremo.

Potete recuperare le prime due recensioni qui e qui. Però ora fate i bravi, e continuate a leggere solo se avete già visto l’episodio 5, che piovono spoiler brutali.

Twin Peaks 3 ti vuole male

Più in fretta assimiliamo questa informazione meglio sarà per tutti: Lynch ci odia. L’episodio 5 si apre presentandoci la mandante del tentato omicidio di Dougie, una tizia rycca di mystero che scrive “Argent” su un Blackberry attivando un marchingegno quadrato altrettanto rycco di mystero. Sempre per la rubrica “David Lynch ti odia”, subito dopo ci ritroviamo su un un tavolo autoptico con un cadavere dalla testa esplosa e nello stomaco la fede nuziale di Dougie. Ricordiamo che effettivamente anche la testa di manufactured-Dougie era esplosa ma… nella Loggia Nera. Come ha fatto a tornare tra noi? Ammesso che si tratti veramente del corpo del buon Dougie e non di un altro cadavere casuale, tipo quel cadavere-puzzle dell’episodio 1 di cui non s’è più saputo fava.

Torniamo da Doppel-Cooper in cella. Si riflette nello specchio e finalmente ci togliamo il dubbio: zio Bob è ancora con lui, ben saldo al comando. Vi lascio qua sotto il fotogramma preciso, pescato nel vasto internet, in cui il volto di Cooper riflesso si deforma in quello di Bob.

twin peaks 3 episodio 5 recensione david lynch mark frost kyle maclachlan angelo badalamenti

Vi confesso anche una cosa: francamente io me lo sono bruciato. Quando mi hanno mandato il fotogramma sono tornata a vedere la scena ma complice anche la fotografia molto buia di tutta la sequenza e le mie diottrie mancanti non riesco a vedere Bob nitidamente quanto nel fermo immagine. Comunque sia, il messaggio era chiarissimo e a scanso di equivoci Doppel-Cooper borbotta “sei ancora con me… bene!”

Con una telefonata del nuovo sceriffo Truman scopriamo che Harry è ancora vivo ma non se la passa mica tanto bene. E conosciamo la moglie di Truman2: la classica cagacazzi che ti auguri di rivedere presto nella Loggia Nera senza testa. Ma tanto Lynch non ci vuole bene per niente, quindi come minimo verrà eletta sindaco di Twin Peaks. E torna MIKE. Ve lo ricordate MIKE? Il fidanzatino biondo semola di Donna? Ecco. È diventato un businessman pretenzioso, anche lui inossidabile candidato a finire imprigionato nel pomello di un cassetto alla prima occasione buona. Il fatto che invecchiando sia diventato un incrocio disturbante tra Ron Howard e Donald Trump non aiuta la sua causa.

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E finalmente torniamo da Cooper, che a scanso di equivoci chiameremo Dougie-Cooper. Quello che inizialmente mi sembrava semplice mal-di-Loggia-Nera ora mi ricorda paurosamente una demenza senile avanzata: Dougie-Cooper deve essere letteralmente spostato, accompagnato in bagno, ecc. La pena.

La rubrica costume e società di Twin Peaks 3

Inauguro la nuova rubrica costume e società di Twin Peaks 3 con la prima espressione già pronta al via per diventare virale. Avete presente quelle serate in compagnia in cui qualcuno si lascia un po’ andare e lo ritrovate alle 2 del mattino immobile sul divano a fissare il vuoto, completamente plastificato? Ecco. La figura mitologica del Vostro Amico (che potreste benissimo essere anche voi, eh) io l’ho sentita definire in vari modi. Il mio epitaffio preferito a quel che rimane del “Vostro Amico” è: “il cane di ceramica“. Trovo che renda l’idea in modo sublime.

Il mio pronostico è che d’ora in poi “il cane di ceramica” avrà un nome: Dougie. Dougie per sempre. Condividete questo articolo sulla bacheca di un Dougie per farvi beffe della sua ultima performance nei panni del cane di ceramica.

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Dougie-Cooper nella carbonite con Han Solo.

Dougie-Cooper il Cane di Ceramica, esattamente come il Vostro Amico, ha costante bisogno di caffeina ripiglina. Appare completamente insensibile agli stimoli esterni ma ogni tanto qualcosa gli triggera uno spasmo muscolare di risposta: nel nostro caso, le parole “agente” e “fascicolo”. Nel caso del Vostro Amico, beh, provate con “acqua e zucchero“.

Altri confusi passaggi del mystero

James Belushi è il Capo Supremo del casinò. #Sapevatelo

Il bimbetto con la mamma tossica che si intravedeva in un episodio precedente (senza soluzione di continuità con NULLA) per poco non fa saltare in aria la macchina di Dougie, che quei buontemponi dei due scagnozzi della signora devono avergli minato. Alla fine la accendono due ladri d’auto, restandoci secchi. Bene. Next?

Oh, Norma è ancora al timone del Diner. Ci fa piacere. Shelly presta dei soldi a una ragazzina (sua figlia?) che li regala al fidanzato cocainomane e poi fissa il cielo con aria felice. Il tutto mentre noi continuiamo a brancolare nel buyo e ad offendere il divino perché dell’assassino di Scream comunque non s’è più saputo NULLA e Lynch insiste a buttare carne al fuoco, costringendoci a prendere appunti come solo al primo ed unico esame da frequentanti.

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“Ora le inquadro le narici. Boia se gliele inquadro.”

In tutto questo almeno una cosa la scopriamo: Jacoby vernicia le pale con lo spray dorato per venderle ai creduloni dabbene di Twin Peaks. È diventato una specie di web/radio predicatore complottista e propone le pale dorate come “strumento per uscire dalla merda in cui ci troviamo bla bla”. Nadine (NADINE <3) lo segue con passione ed entusiasmo, come probabilmente buona parte degli altri mentecatti della nostra ridente cittadina.

Nel frattempo sappiate anche che il Maggiore Briggs (contro ogni aspettativa) si direbbe vivo: sono state trovate delle sue impronte digitali in South Dakota (e in una miriade di altri posti). Ancora non sappiamo perché ce ne importa, ma ce ne importa. Che è un po’ la costante di questo episodio.

Torniamo alla Roadhouse (dove suonano sempre dei gruppi della Madonna) e incontriamo un nuovo e, indovinate un po’, MYSTERIOSO personaggio. Un vero ribbbbèlle, che fuma nel locale nonostante il divieto e passa mazzette di soldi nei pacchetti di sigarette ai buttafuori, e che molesta le ragazze. La vastità del c… che me ne fregava era alle stelle, finché non mi è stato segnalato che nei titoli di coda viene accreditato come… Richard HORNE. Esatto. Quindi figlio di Ben. O di Jerry. O di… Audrey? Audrey, dove sei?

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Femmine minori di Twin Peaks che rubano la scena ad Audrey.

Colpo di scena: la conclusione di questo episodio NON avviene alla Roadhouse MA nella prigione federale dove è detenuto Doppel-Cooper. Gli viene concessa una telefonata (ovviamente spiata dalle videocamere di sicurezza). Lui sbeffeggia la telecamera e compone un lungo numero apparentemente casuale. L’apparecchietto quadrato messo in moto dalla mandante dell’omicidio di Dougie compare di nuovo. E l’intero sistema di sicurezza della prigione va a farsi benedire: allarmi, luci lampeggianti, audio delle videocamere alterato. In una scena che farà restringere muscoli sconosciuti anche ai più spavaldi, sentiamo Doppel-Cooper scandire alla cornetta: “and the cow flew over the moon”. Che è il verso di una famosa filastrocca nonsense delle Nursery Rhymes (in Italia, La scarpa in fondo al prato, Emme Edizioni, 1978: per disgrazia il più fedele compagno d’infanzia della sottoscritta, che ha fatto un salto sul divano. Se vi interessa capire il tenore, la traduzione italiana della filastrocca era questa: La luna è alta ma la mucca salta / il cane non crede a quello che vede: / il gatto violinista fa la serenata / al cucchiaio che scappa con la scodella innamorata. Ciao, neuroni, ciao).

Consiglio, tra le altre cose, la visione di questo video breve e istruttivo che ci spiega in maniera chiara il livello di metamalattiamentale della serie. Quando lo finite venite ad abbracciarmi.

Il mio stato d’animo attuale è identico a quello di Andy e Hawk nella sala riunioni del dipartimento di polizia di Twin Peaks. Fatevi venire in mente la scena, che per oggi non aggiungo altro e vado a sgranocchiarmi un coniglio di cioccolata.

Le recensioni continuano qui:

Episodio 1-2

Episodio 3-4

Episodio 6


P.s. Se gli horror sono la vostra passione, fate un salto dai nostri amici di Horror Italia 24!

P.p.s. e ricordatevi anche di visitare la pagina Twin Peaks – La Gazzetta Italiana e Twin Peaks Italia!

Sara Boero

Sua madre dice che è nata nel 1985, a lei sembrano passati secoli. Scrive da quando sa toccarsi la punta del naso con la lingua e poco dopo si è accorta di amare il cinema. È feticista di Tarantino almeno quanto Tarantino dei piedi. Non guardatele mai dentro la borsa, e potrete continuare a coltivare l'illusione che sia una persona pignola.
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