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Twin Peaks 3 – Episodio 9: Benvenuti nell’universo espanso

Sto fissando un paio di facciate di appunti con smarrimento da un tempo troppo lungo per confessarlo: ieri sera, durante la visione di Twin Peaks 3, Episodio 9, mi sentivo come Forrest Gump alle Olimpiadi della Matematica ma non sono mai stata tanto felice di non capirci un cazzo in vita mia.

A questo link trovate tutte le recensioni delle puntate precedenti: suggerisco un ripassone, e come sempre una rapida chiusura del browser a chiunque sia rimasto indietro, che l’articolo è un delirio di spoiler. Bravi. Non sbirciate.

Twin Peaks 3 è molto umano

Ebbene, sì. Dopo il violentissimo Episodio 8 torniamo su binari narrativi decisamente meno estremy e Lynch, salutandoci sornione dalla Papa Mobile, ci concede la grazia della linearità.

Doppel Cooper è ancora in fuga mentre i Fantastici 4 (Gordon, Albert, Raffaella Carrà e quella gnocca senza senso di Tammy) stanno tornando in aereo a Philadelphia. La Raffa fissa in maniera sospetta il telefono che non prende e Gordon viene informato del ritrovamento del presunto corpo di Briggs in South Dakota: ovviamente decide di fare una deviazione. Siccome non si può mai stare tranquilli, poco dopo l’allegra comitiva verrà informata anche della fuga di Doppel Cooper.

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“Diane, abbiamo finito il bourbon…”

Nel frattempo… pronti a sbocciare lo spumantino dozzinale che tenete sempre in fresco durante la proiezione settimanale, perché veniamo a sapere che uno degli scagnozzi di Doppel Cooper è Tim Roth. È apparso sullo schermo con noncuranza e io, seppellendo la dignità nei meandri della Loggia, mi sono messa a squittire come una tredicenne al concerto di Fedez.

Doppel Cooper ci conferma in tempo zero che Bob è ancora con lui, nell’ordine chiedendo ad Hutch (TAFKA Tim Roth) di uccidere il direttore del carcere, limonandosi una Chantal a caso (l’avete riconosciuta <3?) e mandando un cryptico messaggio di cui parleremo in seguito. Doppel telefona anche al mandante del nano killer per chiedere se la missione è stata compiuta, chiarendoci finalmente così la catena di comando: è stato lui a commissionare l’omicidio sfumato di Dougie Cooper.

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Mr. Orange, Toto Cutugno e una Sciànthàlhh a caso (Jennifer Jason Leigh).

Il Gazzettino di Fantàsia

Dougie Cooper… ormai siamo tutti concordi: restare tre lunghe settimane senza il nostro Cane di Ceramica preferito è stata cosa crudele et ingiusta. Dougie è ancora a Fantàsia e ormai ha assunto di default la monoespressione addolorata e vagamente stupita di Edward Manidiforbice.

La polizia indaga per capire chi possa voler morto un carciofo di quel livello e scopre che non esiste niente su di lui prima del 1997 (anno in cui presumibilmente il simulacro di Cooper è stato creato). Nel dubbio, traendolo in inganno con una buona tazza di kafèèè, gli prendono le impronte digitali. E Naomi Watts se ne esce con “forza Dougie, che domani andiamo dal dottore”. Il marito non parla da settimane e lei, amorevole quanto lo spigolo del comodino, quotidianamente rimanda a domani. Non benissimo.

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Domani dritti dal dottore, eh.

Scopriamo che il nano omicida risponde al nome improbabile di IKE THE SPIKE: la polizia s’incazza, e lo arresta. Next. Lucy e Andy discutono a lungo sulla scelta del colore di una poltrona. Next. Johnny Horne, il figlio non proprio in bolla di Ben, sbatte la testa contro a un quadro facendomi ricordare con nostalgia la buonanima di Maddy. Next. Jerry Horne è ancora nei boschi a litigare col suo piede, e ho come la sensazione che ci resterà per tutto Twin Peaks 3. Next. Ben Horne continua a interrogarsi sul ronzio nel suo ufficio e arriva a tanto così dallo slinguazzare Beverly la segretaria. Eccetera.

Il Maggiore ci fa commuovere

Non lesinate sullo spumantino, che siamo arrivati al cuore della puntata: Bobby Briggs, insieme al neo-sceriffo Truman e ad Hawk, va a trovare sua madre per chiederle dell’incontro di Cooper (all’epoca appena uscito dalla Loggia) con il Maggiore, il giorno prima della sua presunta morte nell’incendio di 25 anni prima. E lei apre il vaso: il Maggiore aveva predetto che quel giorno sarebbe arrivato, le esatte circostanze, nonostante Bobby all’epoca fosse quanto di più lontano dal prototipo del futuro sbirro. Le aveva chiesto di consegnare al trio una mysteriosa capsula metallica nascosta nello schienale di una poltrona.

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“Adesso ti faccio piangere. Boia se ti faccio piangere.”

Solo Bobby è in grado di aprirla e di dare delle indicazioni sui due foglietti cifrati contenuti all’interno: in uno trovano delle coordinate, nell’altro le scritte “Cooper – Cooper”. Due volte, esatto. Hawk fa subito la tipica faccia dell’indiano che la sa lunga sui Doppelganger, mentre io inizio a provare empatia per Chad, il poliziotto inetto che viene sempre zittito e cacciato dalla sala conferenze tipo appestato.

Giù le mani dalla Raffa!

Qui si zompa di messaggio mysterioso in messaggio mysterioso… è Diane, nella sala d’aspetto dell’obitorio di Briggs, a ricevere l’SMS mandato qualche ora prima da Doppel Cooper: “a tavola la conversazione è animata“. Qualunque cosa significhi, si aprono scenari inquietanti: la Raffa reagisce come se in effetti lo stesse aspettando. Sa da chi proviene? Perché è in contatto con lui? Quando lo ha incontrato, due puntate fa, sembrava sinceramente confusa e spaventata. Non so voi ma io questa svolta l’ho presa malissimo, sono in ansia. La Carrà non può farci questo.

Non facciamo in tempo a lanciare uno sguardo di sconforto alla Papa Mobile di Lynch che lui ci scongela a distanza di qualche mese Bill Hastings, l’assassinodiScream, costringendoci al silenzio. Mentre noi bighellonavamo tra le Logge e lo spazio profondo sua moglie è morta (uccisa da Doppel Cooper) e idem la sua segretaria (saltata in aria col l’auto). Albert, confuso quanto noi, commenta “che è successo nella seconda stagione?”. E se possibile lo amiamo ancora di più. Quando dico che da qualche parte, in fondo al nero cuore di Lynch, c’è dell’autoironia, non mi crede mai nessuno.

Lynch ti odia ma poi te la spiega

Per la prima volta dall’inizio di Twin Peaks 3 Lynch si sbottona a darci due dritte: Bill Hastings e la bibliotecaria Ruth (quella del cui omicidio è accusato) avevano una relazione, e coltivavano il peculiare hobby di curare un blog sulla ricerca di un non luogo chiamato The Zone. Niente aggiunge pepe a una coppia come il sano, vecchio, complottismo, uh?

Hastings confessa a Tammy Supergnocca che sì, lui e Ruth erano riusciti a raggiungere The Zone e ci avevano trovato… il Maggiore Briggs. Nascosto lì dal giorno della sua “morte”, in attesa di ricevere le coordinate per spostarsi da un’altra parte. Bill e Ruth, riusciti a entrare in possesso di quelle informazioni, erano tornati a riferirgliele: purtroppo nel frattempo qualcun altro aveva raggiunto The Zone. Chi? Mystero. Nulla di buono, comunque: com’è come non è, nel corso di quella seconda visita la testa del Maggiore Briggs esplode, mentre lui ripete “Cooper, Cooper!”, Ruth crepa, i loro cadaveri si uniscono nel simpatico puzzle in decomposizione in apertura di Twin Peaks 3, e il resto è storya.

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La Raffa che si messaggia con Toto.

Mi viene da fare una considerazione: le informazioni ricevute da Briggs nella Zone e le sue ultime parole sembrano corrispondere al messaggio che ha lasciato 25 anni prima per Bobby. Se si tratta delle stesse coordinate, l’unica conclusione logica è che il Maggiore sia stato in grado di modificare in qualche modo il contenuto della capsula metallica dalla Zone, dove era nascosto. Altrimenti sono forse le coordinate per la Zone stessa, una pista di briciole di pane lasciata al figlio perché potesse trovarlo e continuare la ricerca.

Le mysteriose coordinate di Bill e Ruth si direbbero anche quelle che Doppel Cooper voleva estorcere a Ray (che potrebbe averle ottenute dalla segretaria di Bill prima di farla fuori).

Benvenuti nell’Universo Espanso

L’episodio 9 di Twin Peaks 3 si chiude, ovviamente, alla Roadhouse: due tossichelle bevono birra e si confrontano sulle proprie esperienze lavorative, mentre sul palco Lynch continua il suo personalissimo talent show proponendo un trio vocale femminile.

In tutta questa emorragya di mystero ho fatto la mysteriosa anch’io, e non vi ho ancora spiegato perché ho intitolato l’articolo “benvenuti nell’universo espanso”. Visitate questo link e la risposta vi sarà chiara: stavo per impazzire di gioia. Vi consiglio di spulciarlo per bene alla ricerca dei vari ovetti…

Disclaimer: non mi sento di escludere che visitandolo a una certa ora e con la geolocalizzazione attiva a determinate coordinate vi ritroviate di botto nella Zone. Quindi agite con prudenza e nel dubbio attenetevi alla Guida Galattica. Portate un asciugamano.

Raccontate tutto quello che ci trovate sulla pagina Facebook di TheMacGuffin!

L’appuntamento con Twin Peaks 3 è alla prossima settimana, stessa strada stesso posto stesso bar.


P.s. Se gli horror sono la vostra passione, fate un salto dai nostri amici di Horror Italia 24!

P.p.s. e ricordatevi anche di visitare la pagina Twin Peaks – La Gazzetta Italiana e Twin Peaks Italia!

 

Sara Boero

Sua madre dice che è nata nel 1985, a lei sembrano passati secoli. Scrive da quando sa toccarsi la punta del naso con la lingua e poco dopo si è accorta di amare il cinema. È feticista di Tarantino almeno quanto Tarantino dei piedi. Non guardatele mai dentro la borsa, e potrete continuare a coltivare l'illusione che sia una persona pignola.
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