Pensavate che fosse l’ennesimo articolo su Una settimana da Dio eh?! Come se il film di Tom Shadyac non fosse già abbastanza famoso di per sé. Come? Non conoscete Tom Shadyac? Ma sì dai, quello di Ace Ventura, Patch Adams, Il professore matto, lo spin-off di Una settimana da Dio con Steve Carrell Un’impresa da Dio… No? Oh beh, forse sono l’unico a sapere che il “vagamente hippie” Tom ha una filmografia all’infuori di Una settimana da Dio… Ma non vi biasimo, ci sono registi decisamente più interessanti a cui dedicarsi, tra cui, per esempio, Michael Bay…
Comunque sia, il vostro beneamato oggi è qui per farvi un regalino: un film da guardare per ogni giorno della settimana! D’altronde siamo ormai vicini a Natale e quindi sono in mood parsimonia solo per voi. Davvero, tutti gli altri li percuoto con una rabbia tale che in confronto il bdsm è cosa salutare. Anche oggi sono molto politically correct come potete vedere, ma non è colpa mia, mi disegnano così.

Ok, ma cosa vi consiglio? Prendo un film a caso e dico: “questo è il film del lunedì”. Eccazzo no, mica sono uno sprovveduto. Per la barba di Merlino!
Il criterio è il seguente: siccome ogni giorno della settimana ha una radice etimologica che riinvia a un dio dell’antichità/un pianeta/una qualsiasi altra cosa, utilizzerò tale radice come linea guida per individuare il film adatto al giorno della settimana. Perché? Perché io sono intelligente. Ed evviva la modestia!
Possiamo iniziare.
LUNEDÌ: Moon
Regia: il poco prolifico Duncan Jones
Genere: fantascienza/thriller
Anno: 2009
Anche se sembro una pagina di Wikipedia sappiate che ogni film conterrà la soprastante descrizione didascalica. Mi piace l’ordine e sono pignolo, OK?
Siccome per molte persone il Lunedì è il giorno della settimana più ostico, perché non iniziare consigliando un film silenzioso in cui c’è un unico personaggio? Così non vi lamentate delle esplosioni e del casino che disturbano la vostra quiete. Ovviamente la parola Lunedì letteralmente significa “giorno della Luna” (dal latino lunae dies) ed è per questo che vi consiglio un film ambientato sulla Luna. Visto che brainstorming eccezionale? Fatto sta che Moon è assolutamente un bel film e vale la pena d’esser visto. Tra le altre cose troverete un Sam Rockwell in gran forma e la sua unica compagna di viaggio (l’intelligenza artificiale che governa l’astronave) doppiata dal signor Scandalo Kevin Spacey. Ne approfitto per mandare un salutone a Kevin: ciao Kev, sappi che ti amo lo stesso.
MARTEDÌ: 300

Regia: il “signore” di Batman v Superman Zack Snyder
Genere: action/epico
Anno: 2007
La tamarrata ci vuole, sempre. Martedì, dal latino Martis dies, ovvero giorno di Marte, ovvero l’equivalente del dio greco Ares, ovvero il dio della guerra. La scelta del consiglio in questo caso è stata difficile (e come potete vedere non ho puntato all’eccellenza del genere) perché di film di guerra ce ne sono giusto un po’, ma senza esagerare eh. Ho deciso quindi di non sbilanciarmi troppo e andare cauto con questo tamarrissimo lavoro di quel gran cane di Zack Snyder. Sono sicuro che tutti voi conosciate 300 e che una buona fetta conosca anche la sua parodia. Che comunque se doveste annoiarvi o sentire il desiderio di lacerarvi i bulbi oculari durante la visione, potete sempre scegliere di lasciare illeso il vostro fisico e dedicarvi alla contemplazione del comparto addominale di Gerald Butler.
MERCOLEDÌ: Il messaggero – The Haunting in Connecticut

Sono stato sleale. Non vi ho detto che tra questi consigli ci sarebbero stati film di merda. Anche se dai, dopo 300 avreste potuto anche intuirlo. Bé in ogni caso, mi dispiace. Spero possiate perdonarmi. Sappiate che succederà di nuovo.
Regia: chicazzosei Peter Cornwell
Genere: horror (maddai)
Anno: 2009
Cosa vi devo dire: un altro film sulle possessioni demoniache, ma mi era necessario. Oramai lo sapete: Mercoledì deriva dal latino Mercurĭi dies e quindi giorno di Mercurio, ovvero il più famoso nella variante greca Hermes, ovvero il messaggero degli dei. Bé, anche in questo film c’è un messaggero… lui messaggia col demonio anziché con gli dei, ma insomma, siamo lì. Me lo immagino il bambino che invece di sputare demoni dalla bocca scrive SMS a satana. Sono completamente idiota.
GIOVEDÌ: Thor

Ovviamente intendo la saga, non un film in particolare. Quindi sì, in un certo senso vi ho ingannati di nuovo. Fuggite, sciocchi!
Vi lascio di seguito le nostre recensioni:
Niente descrizione didascalica stavolta (per ovvi motivi). Giovedì, dal latino… lo sapete: il giorno di Giove a.k.a. il fottuto re degli dei. Ammiriamo tutti la tua immensa potenza Zeus (mi piace di più il nome greco), ma sappiamo anche che il dio dalla barba bianca e folta è nientepopodimeno che il cazzutissimo dio del tuono. E chi è il cazzutissimo dio del tuono nella mitologia norrena? Esatto, il potentissimo Thor. Quindi che vi devo dire d’altro: i film li avete sicuramente visti, quindi andate a rigustarvi l’ignorantata targata Marvel e, per le ragazze, state buone con Chris Hemsworth.
VENERDÌ
Ho barato di nuovo. Che cazzo ragazzi, anche di film d’amore ce ne sono troppi, non sono riuscito a scegliere. Ho deciso quindi di proporvi due film per il giorno di Venere, dea dell’amore, ma tranquilli, stavolta niente film di merda.
Crazy, Stupid, Love
Regia: i non fratelli che girano insieme Glenn Ficarra e John Requa
Genere: sentimentale/commedia
Anno: 2011
Ai più canonici amanti del film d’amore consiglio quest’ormai semi-cult con, tra gli altri, Ryan Gosling ed Emma Stone, i quali non hanno mai, e dico mai, recitato insieme il ruolo della coppia innamorata. Mai La La Land, mai. Strano poi pensare che nello stesso anno mister Gosling girava Drive insieme a Nicolas Winding Refn, anch’esso, a suo modo, film d’amore. Sei proprio uno sfascia fighe Ryan. Bravo.
Punch Drunk Love
O, nel titolo italiano, Ubriaco d’amore… Non voglio fare commenti sulle traduzioni italiane, non voglio, assolutamente no MA PERCHÉ LO AVETE TRADOTTO!
Regia: l’immenso Paul Thomas Anderson
Genere: sentimentale/commedia e molto di più
Anno: 2002
Che cazzo vi devo dire: la rivoluzione del film d’amore. PTA è incredibile e anche in un film dalle premesse banali e già viste come questo Punch Drunk Love riesce a sfornare un capolavoro di immenso genio artistico. Ah già: non ho mai visto recitare così bene Adam Sandler. Vedere per credere.
SABATO: La grande bellezza
Regia: l’animatore del cinema italiano Paolo Sorrentino
Genere: indicibile
Anno: 2013
Stavolta la derivazione non proviene dal latino ma dall’ebraico: shabbāt, ovvero “riposo”, quindi Sabato=giorno di riposo. Bene, anche se è estremamente limitante, La grande bellezza è un film che parla di riposo, o meglio di tedio e accidia e inoltre è stato davvero soddisfacente collocare un film di questa portata in questo elenco di consigli. Per farvi capire cosa intendo con “riposo” vi riporto una citazione pronunciata da Jep Gambardella (Toni Servillo): Flaubert voleva scrivere un romanzo sul niente e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?. Vi invito inoltre ad andare a leggere l’interessantissimo articolo che vede identificato un film per ogni peccato capitale, dove La grande bellezza è collocato in relazione all’accidia.
DOMENICA
Anche stavolta non uno, ma due film. Dovreste essere contenti. Ingrati.
Dunque: Domenica in origine derivava da dies solis, ovvero giorno del Sole, ma poi, un giorno, precisamente il 25 dicembre che ci apprestiamo a festeggiare, un bambino nacque in una stalla, e da quel giorno in poi la Domenica non fu più il giorno del Sole bensì il giorno del Signore. Bene, eccovi due film su Gesù.
La passione di Cristo

Regia: il poco omofobo e poco fanatico della guerra Mel Gibson
Genere: storico (forse)
Anno: 2004
Più che la passione potevano chiamarlo “il violentamento di Cristo”. Povera bestia cazzo, le prende dall’inizio alla fine senza un secondo di pietà e in uno spargimento di sangue che manco Saw. Mel caro, no, te lo dico col cuore. Perché girare un film del genere? Il messaggio che passa è completamente sbagliato. In ogni caso è un film che va visto almeno una volta nella vita, che nel caso vi imparate anche l’aramaico antico.
Jesus Christ Superstar
Regia: Norman Jewison
Genere: musical
Anno: 1973
Semplicemente fantastico: un lampo di genio di Norman Jewison e tutti a casa. Credo che nessuno riuscirebbe mai a tirar fuori un film su Gesù migliore di questo. Complice il soggetto originale di Tim Rice, complice la musica, complice il punto di vista umano (e non divino) dal quale vengono narrate le vicende, complice il fatto che siamo di fronte ad una vera e propria rock opera, ma questo film è ineguagliabile. Questo significa fare un film con un ottimo messaggio al suo interno, capito Mel? Brutto stronzo. Ah, tra l’altro in una delle riproposizioni a teatro dell’originale musical troviamo la performance di quel genio comico di Tim Minchin. Per chi non lo conoscesse, usate un po’ di tempo della vostra vita per ammirare l’incredibile estro artistico di quest’uomo.