Bellissima atmosfera alla Mostra del Cinema dopo gli anni più “castigati” di pandemia. Un po’ di intoppi col nuovo sistema di prenotazione, ma una volta ingranato tutto fila liscio. Cosa abbiamo visto tra il 31 agosto e il tardo pomeriggio dell’1 settembre? Ecco le nostre #duerighe su tutti i film: seguiranno anche recensioni complete!
Tàr, Todd Field (in concorso)
Una divina Cate Blanchett deve aver deciso che la mensola sopra al caminetto era un po’ spoglia, e che era il momento di portarsi a casa una Coppa Volpi. La sua interpretazione di una tormentata direttrice d’orchestra è intensa, disarmante, magnetica. Non basta, però, a garantire la buona riuscita del film: Tàr si regge interamente sulle sue spalle e non decolla.
White Noise, Noah Baumbach (in concorso)
Tratto da Don DeLillo ma con sensibilità assolutamente contemporanea, l’ultimo lavoro di Baumbach ci trasporta in una provincia americana onirica, minacciata da una nube tossica, ma che molto ha in comune con il nostro mondo post-pandemia. Alle quotidiane nevrosi famigliari si aggiunge lo spettro del terrore della morte, che come un rumore bianco accompagna in sottofondo le giornate. Teso, inquietante, apocalittico e al tempo stesso tenero.
Princess, Roberto De Paolis (Orizzonti)
Storia agrodolce di una giovanissima prostituta nigeriana, e della sua quotidianità in strada. Un ritratto crudo ma al tempo stesso delicato, che riesce a restituire in modo non stereotipato una vita “ai margini”. Qualche incertezza sul finale, che rischia di avvolgersi su sé stesso, ma ben scritta la “love story”. Non è più tempo di pretty woman.
L’origine du mal, Sebastien Marnier (Orizzonti Extra)
Una storia di orrori famigliari e intrighi spiazzante e divertente, con gustosi cambi di prospettiva in corsa. Particolarmente brava e camaleontica la protagonista; una donna che riallaccia i rapporti con l’anziano e facoltoso padre mai conosciuto – attirandosi le ire di matrigna e sorellastra. Qualche sbavatura che rovina la sospensione dell’incredulità, ma nel complesso sostenuto da un’ottima scrittura.