
Vi racconterò una storia… “La storia fantastica”
Oggi vi voglio particolarmente attenti e non storcete il naso per il film che vi sto per recensire (anche perché sennò mi incazzo), visto che insieme a La storia infinita e quel capolavoro di Balle Spaziali la pellicola di cui vi sto per parlare compone il tridente d’attacco dei film della mia infanzia… e sì, lo confesso, anche parecchi anni dopo.
Il film di cui tanto vi sto elogiando la presentazione è La storia fantastica del 1987, diretto da Rob Reiner (Stand by Me – Ricordo di un’estate, Harry ti presento Sally, Misery non deve morire) e in parte tratto dal romanzo La principessa sposa di William Goldman.
La trama del lungometraggio è praticamente una storia dentro la storia, riassumendola brevemente parla del piccolo Jimmy che è a casa malato e per far si che smetta di passare le giornate davanti ai videogiochi il nonno gli racconta una favola, o meglio “Una storia fantastica”.
Siamo nel medioevo e il garzone Westley (Cary Elwes) e Bottondoro (Robin Wright) si amano ma per cercar fortuna lui parte per mare, dove però poi verrà dato per morto ucciso dal temibile pirata Roberts. Bottondoro, contro la sua volontà, viene così promessa in sposa al malvagio principe Humperdinck, che vuole utilizzare questo matrimonio per conquistare il regno e medita di ucciderla.
Prima delle nozze la ragazza viene però rapita da tre briganti al soldo del principe: questi vengono inseguiti e sconfitti da Westley, che è tornato in patria sotto il nome proprio di pirata Roberts, in quel momento però arriva il principe che lo cattura e lo porta al castello. I briganti, che nel frattempo erano diventati suoi amici per il modo in cui li aveva sconfitti, decidono di andare a salvarlo, anche perché uno dei tre (tale Montoya, Mandy Patinkin) scopre che al castello si trova il conte Rugen, consigliere del principe, che 20 anni prima lo aveva reso orfano. Il finale non ve lo spoilero ma vi dico però che riserva una curiosa sorpresa.
Hola. Mi nombre es Iñigo Montoya, tu hai ucciso mi padre… preparate a morir!
Il film è ormai diventato un cult anni ’80, è sicuramente una commedia fantastica che diverte e che secondo molti aspetti si potrebbe considerare una parodia di tutti i film di avventura fantasy del periodo, ha però anche alcuni aspetti sofisticati come le musiche, che gli sono valse una candidatura agli oscar del 1988 come miglior canzone (mica cazzi) con Storybook Love di Willy DeVille.
Sicuramente una pellicola che mi sento di consigliare a tutti e che va vista almeno una volta nella vita, anche perchè parliamoci chiaro: anche chi si ostina imperterrito a fare il duro ha bisogno di vivere almeno una volta “La storia Fantastica”.