Serie TV

Vicious: quando Gandalf e Ramsay Bolton sono vicini di casa

Il cast più british che mai per un gioiello di serie sconosciuta ai più: Vicious.

Comincio col dire che, a parte The Big Bang Theory, non sono un amante delle sit-com. Ho sempre snobbato serie come Friends, How I Met Your Mother e Arrow… ah non è una sit-com? Eppure fa ridere… Vabbè.

L’anno scorso però mi si è aperto un mondo. Già, perché, nonostante io non ami le sit-com, adoro spassionatamente il british humour. Dico davvero, mi ci diverto come una ghiandaia imitatrice (ma che paragone di merda è?). Quando ho scoperto questa mini-serie-sitcom con un cast degno di un film di Scorsese ho spiccato il volo, inalberandomi tra le frasche di un baobab di goduria, perché Vicious è anche questo: un baobab di goduria.

Vicious is my cup of tea

Avete presente quelle serie, o comunque quei prodotti, che già dopo trenta secondi ti accorgi che son realizzati strabene? Con Vicious ho avuto quest’impressione fin dal primissimo momento: le battute sono fulminanti, i dialoghi colossali e gli attori… oh mio dio gli attori…

A capo del folto gruppo di superstar ci sono sir Ian McKellen e sir Derek Jacobi, che vestono i panni della coppia omosessuale Freddy e Stuart.

I due stanno insieme da anni e vivono quella fase del rapporto in cui, sopra un inattaccabile strato di puro amore, ci sono chili e chili di prese per il culo, punzecchiamenti e provocazioni. Freddy è il classico pigrone con velleità da attore, mentre Stuart è la mamma-chioccia che bada alla casa, insieme sono semplicemente la coppia del secolo.

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Il loro tran-tran quotidiano (e scoprirete quanto possono essere abitudinari) viene interrotto dall’arrivo del nuovo vicino di casa Ash (“Hello Aaash!”), alias Iwan Rheon.

Fermiamoci un momento: signori, se siete fan del Trono di Spade non potete perdervi questa interpretazione fenomenale di colui che ormai abbiamo imparato ad associare a torture, squartamenti e stupri brutali. Iwan Rheon si dimostra un attore incredibile che vi lascerà assolutamente spiazzati. Il suo personaggio è il tipico ragazzo modello, educato, un po’ timido e impacciato, che si trova ad avere a che fare con la pepatissima coppia di vecchietti, e ad instaurare con loro un rapporto da far pisciare dalle risate.

Uno spasso se paragonato al nostro caro Ramsay.

Con naturalezza assoluta

Vicious è una serie imperdibile che non si capisce come mai sia passata così sotto silenzio: ogni singola puntata (e purtroppo sono davvero poche poche) è un gioiello di scrittura e recitazione. I personaggi a poco a poco diventano più sfaccettati e, pur non essendoci una vera e propria trama di fondo, cambiano, si approfondiscono.giphy

Il rapporto tra Stuart e Freddy è semplicemente sublime, tanto che dopo pochissimo ti pare quasi di conoscerli, di vivere con loro, di essere entrato anche tu in casa loro insieme ad Ash.

Tra le altre cose Vicious affronta un tema delicato come l’omosessualità in modo pungente ed elegantissimo: senza scadere nella satira o nella polemica gratuita, la serie mostra le varie sfaccettature della questione con assoluta naturalezza, nonchalance, ovvero esattamente come dovrebbe essere trattato: come quotidianità.

Da notare che entrambi gli attori protagonisti sono dichiaratamente omosessuali e quindi la scelta di casting, oltre che dovuta alla loro magnificenza panica (???), non penso sia del tutto casuale.

Guardatelo, per la Regina!

Non vi voglio dire troppo di una serie che è tutta da scoprire e che vi farà crollare dalla sedia dal ridere dalla prima all’ultima puntata (la mia preferita è la 2×01, capolavoro) grazie anche a interpreti secondari come Frances de la Tour (Madame Maxime per quelli che sanvicious_2774663bno cosa sia Hogwarts), la straordinaria, magnifica, eterna, spassosissima Marcia Warren e Philip Voss.

Niente da aggiungere su un capolavoro di humour tipicamente british.

Quando l’avrete finita voglio che veniate a ringraziarmi, per la Regina!

N.B. l’ONU, l’UNESCO, l’UNICEF, la NATO, la FAO e il WWF hanno proibito a tutti di guardare Vicious in una lingua che non sia quella originale. Non ha senso altrimenti, davvero.

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Federico Asborno

L'Asborno nasce nel 1991; le sue occupazioni principali sono scrivere, leggere, divorare film, serie, distrarsi e soprattutto parlare di sé in terza persona. La sua vera passione è un'altra però, ed è dare la sua opinione, soprattutto quando non è richiesta. Se stai leggendo accresci il suo ego, sappilo.
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