Film

Una visione in bianco e nero – Rusty il selvaggio

Un ragazzo che vede nel fratello maggiore un punto di riferimento, un mito da emulare: sicuramente molti di noi si sono trovati in questa situazione ed è proprio di questo che parla il film di cui vi sto per dare il mio parere, e che sicuramente rientra tra i film che rivedrei migliaia di volte, ovvero Rumble Fish – Rusty il selvaggiopellicola tratta dall’omonimo romanzo di S. E. Hinton e diretta nel 1983 da un certo Francis Ford Coppola.

La trama è molto semplice: siamo a Tulsa, Oklahoma. Rusty James (Matt Dillon), giovane ragazzo, leader di una piccola gang, vive con il mito di suo fratello maggiore, conosciuto come “Quello della Moto” (Mickey Rourke), personaggio carismatico ed eclettico che è stato per anni leader delle bande locali ed è tornato in città dopo un viaggio in California, proprio per tirare fuori Rusty da alcuni guai in cui è solito cacciarsi. Il loro padre (Dennis Hopper) è un avvocato fallito e ormai totalmente alcolizzato, a causa del dolore per la fuga della madre che ha abbandonato la famiglia. Tra risse e pomeriggi al bar, Rusty vede svanire ogni suo punto di riferimento con il passare del tempo. Una notte “Quello della Moto” scassina un negozio di animali per rubare dei pesci da combattimento e liberarli in un fiume, ma viene ucciso dal poliziotto del quartiere, con il quale ha un antico contenzioso e che lo pedina giorno e notte.

1MICKEYROURKEKAWASAKI440RUMBLEFISH

La storia non è la parte importante di questo film ma lo è tutto quello che il buon vecchio “Francesco” è riuscito a ricamarci attorno, ovvero come ogni componente di questa famiglia tenti in ogni modo di avere un ruolo eroico. Come se si volesse rappresentare la ricerca ad ogni costo del sogno americano e la sua impossibilità. Il film è girato in bianco e nero, fatta eccezione per i pesci combattenti rubati nel negozio di animali da Quello della moto proprio per rappresentare il problema di daltonismo che affligge quest’ultimo. I piano sequenza sono caratterizzati da inquadrature sbilenche, grandangoli e movimenti di macchina che rasentano il virtuosismo e danno al film un simbolismo forse facile, ma sicuramente molto coinvolgente.

boyzovfish83mhd_06-700x325

Il cast è come un mazzo composto solo di assi: per citarne alcuni, Mickey Rourke, Matt Dillon, Diane Lane, Chris Penn e Dennis Hopper. Persino il barista del bar frequentato da Rusty, che compare giusto tre o quattro volte, è Tom Waits. Sì, lo so, c’è anche Nicholas “Gabbia” Cage (ettecredo il film è diretto da suo zio) che come ci spiega Sarah Tavella in un suo articolo non è proprio un asso. La colonna sonora ha una parte importante e simbolica nella pellicola, le musiche inizialmente sono state elaborate proprio da Coppola con solo strumenti a percussione per scandire appunto il tempo che passa e che si esaurisce. In seguito vennero affidata a Stewart Copeland (che è solamente il batterista dei Police) che registrò i suoni proprio nelle vie di Tulsa e li mescolò nella colonna sonora.

Ah, curiosità per gli amanti del punk, e so che a voi cinefili comunque garbano sempre molto: la canzone dei Green Day Rusty James, contenuta nel primo album della trilogia ¡Uno!, è ispirata proprio a questo film.

Vorrei lasciarvi con una frase di Dennis Hopper, quando Rusty gli chiede se la madre era pazza.

Rusty James, ogni tanto qualcuno vede il mondo in modo diverso dalla gente comune, ma non vuol dire che è matto capisci? Una diversa e più acuta percezione delle cose non significa follia, benché a volte possa capitare che questa percezione porti a follia.

Consiglio imperativo: guardatelo!

Denis Ghio

Leva 1988 e la maledetta convinzione di avere ancora vent'anni. Totalmente disordinato e nostalgico dei "film che furono", il suo attore preferito è Mickey Rourke. Quando non lavora ascolta ogni genere di musica e passa ore a guardare ogni tipo di film nella speranza di trovare qualcosa che lo stupisca.
Back to top button