
Voldemort: Origins of the Heir – Il fan film che ci provava
Voldemort: Origins of the Heir – Nemici dell’Erede non temete di vedere un brutto film.
“Il mio falegname con trentamila lire la faceva meglio” diceva Giovanni guardando per la prima volta il mitologico Garpez di Tre uomini e una gamba. Probabilmente Giovanni aveva ragione, ma se negli anni ’90 con trentamila lire era possibile replicare un pezzo d’arte moderna valente miliardi, oggi con un budget di appena 15 mila euro è possibile invece replicare il successo di una delle saghe più remunerative della storia del cinema?
No, amici, purtroppo non è possibile, soprattutto se mamma Warner (detentrice dei diritti sulla saga potteriana) si mette di traverso e ti obbliga a realizzare un film no-profit. Sapete invece cosa è possibile? Realizzare un prodotto al meglio delle tue possibilità che prova perlomeno a competere con le produzioni hollywoodiane e che si distingue per impegno, qualità tecniche, capacità di scrittura, abilità recitative e attenzione filologica a una delle saghe più amate e intricate (nel senso positivo del termine) di sempre.
Mesi fa era già stato rilasciato un trailer che da YouTube era rimpallato a rotta di collo su tutti i social, collezionando milioni di visualizzazioni e facendo scattare la scimmia malnata a tutti i potterhead, che da sempre desideravano sorbire succo di zucca e sgranocchiare Scarafaggi a grappoli davanti a uno spin-off dedicato all’ascesa di Voldemort. È uscito, invece, per intero il 13 gennaio e noi del MacGuffin ce lo siamo gustato per voi: cast italiano, recitato in lingua madre e doppiato in inglese (per le capre i non anglofoni come il sottoscritto ci sono i sottotitoli, non temete) per favorirne la diffusione all’estero; Voldemort: Origins of the Heir nasce da una piccola casa di produzione italiana, la Tryangle Films, ed è diretto da Gianmaria Pezzato.
Il bravissimo Stefano Rossi è Tom Orvoloson Riddle, serpentino e affascinante studente di Hogwarts, destinato a diventare il più potente Mago Oscuro di sempre. La sua storia ci viene raccontata dall’ex compagna di scuola Grisha McLaggen (Aurora Moroni/Maddalena Orcali), Auror del Ministero inglese in cerca del suo diario. Non faremo spoiler, ma diciamo solo che la struttura narrativa è uno dei maggiori elementi di interesse insieme all’ambientazione e agli effetti speciali (chiaramente artigianali, ma non per questo farlocchi).
Come valutare però un film che dura poco più di 50 minuti, realizzato da ragazzi semi-professionisti, con un budget ridicolo, con l’ostracismo della Warner, che va a toccare una delle più amate saghe di sempre? Potremmo cantare al miracolo se lo valutassimo per uno dei tanti fan film presenti sul web, potremmo decantarne le lodi, dire che tutto è meraviglioso, ma sarebbe un po’ come mettere Suso a giocare coi Pulcini della Ternana e stupirsi del fatto che li scarta tutti. Mettiamo Suso a confrontarsi coi difensori dell’Inter. Li piccionerebbe lo stesso, ma almeno lo scontro non sarebbe stato impari.
Voldemort: Origins of the Heir deve essere infatti valutato col metro di giudizio dei grandi ed esaminato per la grandissima prova che è. La domanda che bisogna farsi è cosa sarebbero in grado di fare questi ragazzi se gli venisse messo a disposizione un budget decente, attori professionisti e mezzi tecnici degni di una grande produzione. Ne emergono dunque alcuni difetti, come il doppiaggio non perfetto, voci a volte fuori sincrono e forse un’eccessiva lungaggine nei dialoghi. Spiccano invece le performance degli attori, uno più bravo dell’altro e la scrittura raffinata, che non va a mettere i bastoni tra le ruote alla storia raccontataci dalla Rowling, per la maggior parte, ne Il principe Mezzosangue, ma anche attraverso innumerevoli riferimenti negli altri libri.
Attenzione filologica, capacità attoriali, effetti speciali ottimi, ambientazione accattivante, ottima gestione del fan service, mai buttato a cazzo. Cosa volere di più da un fan film? Speriamo che i produttori diano a questi ragazzi i mezzi per lavorare e che il grande seguito che Voldemort: Origins of the Heir sta avendo su YouTube convinca la Rowling (e la Warner) del fatto che, invece di Maledizioni dell’Erede e Animali fantastici al grande pubblico piacerebbe leggere/vedere la storia di uno dei più grandi villain di sempre. Magari chiedendo consiglio a Pezzato e la Tryangle Films, se i risultati sono simili a questo.
Qui sotto vi lasciamo il link al film: succo di zucca ghiacciato, scorta di Cioccorane, Gelatine Tutti-I-Gusti +1, Scarafaggi a grappolo e si vola.