Gente, che bomba, cazzarola. Scusate ma questa 2×04 di Westworld mi ha gasato come Grillo quando vede Di Maio azzeccare un congiuntivo, quindi dovevo partire subito così. Chapeau caro Nolanfratello, chapeau.
Questo era il Westworld di cui sentivo la mancanza: azione giusta, misurata, esplosiva quando serve e poi sottotrame che si incastrano, incuneandosi nelle nostre menti come il miglior incubo. Rivelazioni sottili, accenni velati, e poi colpi di scena tra capo e collo, trattati come se fossero inevitabili. Ora voglio questo standard fino alla fine, così continuo a farmi seghe mentali puntata dopo puntata con estrema giuoia. Quelle normali non posso più perché la HBO è diventata un surrogato di Famiglia Cristiana. Io mi preoccupo sul serio.
Ok. Cominciamo, che dite? Stringiamo i tempi: le recensioni delle vecchie puntate le trovate lì, lì, là. D’ora in poi seguiranno spoilerz giga mega sulla 2×04 di Westworld.
E quindi? No, perché, mentre scrivo, mi rendo conto che tutti i pezzetti di questa puntata sono collegati, minuziosamente cesellati uno dentro l’altro. Inizio e fine, alfa e omega, Barbara D’Urso e David Letterman.
Si comincia con Delos padre (e un virtuosismo di macchina da parte di Lisa Joy forse un pelino esagerato) e il William giovane ma post-eventi della prima stagione, citando uno dei più belli episodi di Lost. Il senso che Delos sia un host è già molto nell’aria, anche se lì per lì sembra sia lui a volerlo diventare, restando in una sorta di limbo mentre lo preparano al “trasferimento”. E poi invece iniziano le lezioni di sceneggiatura, per noi spettatori e per i personaggi stessi, Delos in particolare. È il primo di una nuova stirpe, un humanhost che, però, non accetta di esserlo. Si può trasferire la coscienza, ma la coscienza rigetta l’essere una macchina, il non poter morire, il non avere, forse, il libero arbitrio. Quindi Delos viene creato e ricreato, mentre aumentano i giorni prima che lui impazzisca, anche se, una trentina, non sono abbastanza.
L’arrivo di William già Black Man ci spiazza di colpo. Un William stanco, provato, quasi disilluso da tutti i tentativi andati a vuoto. Sua moglie è morta suicida (la puntata lasciava intendere che potesse essere la figlia, ma già si subodorava che sarebbe stata la tipa vista in Bollyworld); Delos non risponde come dovrebbe (e pure sua moglie è morta); Logan è finito in overdose (ma non dice mai che è morto, quindi a breve torna, fidatevi). La sua vita gli si sta lentamente sgretolando sotto i piedi, come se Westworld avesse tirato fuori la sua personalità persino davanti alla moglie, che probabilmente non ha retto l’essere che è diventato una volta uscito dal parco. Sa che il mondo sarebbe un posto migliore senza di lui, come senza Delos, perciò ora la sua quest è verso cosa? Combattere la volontà di Ford di trasferire la coscienza umana nelle macchine?
Perché Ford potrebbe aver perfezionato il sogno iniziale di William e Delos, trovando il modo, tramite Bernard e il laboratorio segreto, di stabilizzare gli humanhost e quindi dando l’ordine al mio amato Bernardo di distruggere tutte le prove e massacrare gli scienziati. Poveri scienziati nei laboratori segreti, finiscono sempre così. Il secondo “prototipo” a cui Bernard stava lavorando potrebbe proprio essere Ford, convinto che solo trasferendo la sua coscienza avrebbe potuto sì ottenere vita eterna, ma darla concretamente alle macchine che per anni ha fatto soffrire. A meno che, e qua la sparo grossissima, non possa aver creato il processo inverso: trasferire la coscienza di un host dentro un essere umano. Staremo a vedere.
Elsie è viva! L’appello fatto nelle scorse recensioni è stato palesemente ascoltato dalla HBO. Tramortita e incarcerata da Bernard (controllato da Ford) dentro Westworld, dal momento in cui viene liberata diventa lo spettatore all’interno della serie: domande banali che noi ci facciamo tramite lei, che dimostra di non capire nulla ma di sapersela cavare alla grande. Cara Elsie, bentornata. Grazie a lei abbiamo però l’ennesimo tocco geniale di sceneggiatura: la memoria di Bernard è tematica rispetto alla serie, saltella tra tempo e spazio come facciamo noi sul divano, nel letto o, perché no, sul cesso con il cellulare. Entrambi sanno che i segreti del laboratorio con dentro Delos sono conservati nella mente di Abernathy, che drifta un po’ come quella di Bernard. Vuoi vedere che stralci di questo codice sono presenti pure dentro di lui? Sarebbe perfettamente tematico per uno come Ford inserire dentro il suo secondo Arnold la vera scoperta: il modo per stabilizzare gli humanhost.
E vogliamo fare l’ennesimo plauso a Ed Harris attore con il suo Black Man? Credo che dopo Bernard e Clementine nuda sia la cosa migliore di tutto Westworld. Si mangia la scena tutte le volte, capendo il gioco di Ford senza comprenderlo del tutto, accettandone le regole e le briciole che gli vengono presentate, sempre con la volontà ferrea di vincere, di battere quel vecchio pazzo per il quale ha così tanto rispetto. Ha poco per cui vivere e, come gli dice Ford tramite la bambina, una buona azione non potrà salvare la sua anima. Quindi? Sempre più convinto che voglia bruciare tutto, mettendo una violenta fine ai violenti piaceri, una volta per tutte. Anche perché l’ultima sua visita a Delos è parecchio recente rispetto al ritrovamento di Elsie e Bernard, quindi è un piano che sta prendendo forma da poco o semplicemente l’ennesimo fallimento gli ha fatto scattare qualcosa dentro?
Fatto sta che l’episodio si chiude con una rivelazione molto classica, nei modi e nei tempi (io me la sarei tenuta un po’ più avanti, ma se scrivi un episodio bomba lo fai fino in fondo). Cosa delle Indie (Emily! Si chiama Emily) è la figlia di William. Boom. Ora, è alleata del padre? O la sua ricerca dentro Westworld è di tutt’altra natura? Io penso siano dalla stessa parte, sempre che lei non lo odi per la morte della mamma. Oppure la loro ricerca, il loro personale maze, è trovare un modo per trasferire la coscienza della mamma (preservata chissà dove) dentro un humanhost funzionante.
La scimmia per la prossima puntata è fastidiosamente gigante. Tutti hanno un loro piccolo maze, con obbiettivi e volontà diverse ma che potrebbero convergere. Bernard ha bisogno di scoprire chi è e perché è stato creato, trovando il secondo humanhost e magari recuperando Abernathy. Sono convinto che la nuova strana coppia BernardElsie funzionerà alla perfezione, così come William e sua figlia. Glory è sempre più vicina. (E sì dai, anche se è un po’ leziosa fate fare più spesso la regia a Lisa Joy, se la merita).
Ci vediamo settimana prossima, garantito come la cola al gusto di melone.
Mi raccomando: se guardate avanti guardate nella direzione sbagliata.
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