Serie TV

Westworld 3, impressioni di metà stagione

Westworld 3 è arrivata al giro di boa e quale momento migliore per tirare qualche somma?

Abbiamo aspettato due anni per la terza stagione della serie HBO e finalmente è tra le nostre mani! Su cosa avessimo potuto aspettarci si erano già espressi il sottoscritto (quando commentai il primo trailer di Westworld 3) che il buon Edoardo (colui il quale ha recensito ogni singolo episodio delle prime due stagioni e non solo). Qui trovate rispettivamente il mio e il suo pronostico.

A dirla tutta non ci siamo andati troppo lontani, chi per un dettaglio, chi per un altro. E già qui dovrebbe venirvi un dubbio riguardo la prevedibilità di una serie che aveva fatto dell’indecifrabilità il suo marchio di fabbrica. Sono sincero, voglio cominciare a parlare con tutta la calma del mondo. Non sono arrabbiato. Non sono arrabbiato. Non sono arrabbiato. No, non ce la faccio, mi girano le palle come se fossero le eliche di un Black Hawk.

-da qui in poi spoiler, io vi ho avvisati-


Allora, avevamo lasciato Nolan2 e signora alle prese con l’evasione di Dolores (Evan Rachel Wood) nel corpo di Charlotte (Tessa Thompson) che appena arriva nel mondo vero ricrea Bernard (Jeffrey Wright), perché a suo dire le è necessario come antagonista. Ok, ci sta, avrà i suoi motivi che finora non ci sono dati sapere.

westworld 3_evan-rachel-wood
Lei non se la passa troppo male

DOV’È FINITO LO SPIRITO DI WESTWORLD?

Ciò che sto trovando disarmante in Westworld 3 è la totale mancanza di continuità con le prime due stagioni. Non sto parlando degli eventi, quelli stanno andando avanti e va bene. Parlo degli elementi che avevano distinto Westworld dalle altre mediocri serie Sci-fi che infestano la rete. C’era una regia sopra la media, una fotografia eccezionale, ottime prove di recitazione ed una sceneggiatura complessa (a volte un po’ troppo) che però aveva dato senso alle domande filosofiche che i creatori della serie ponevano allo spettatore.

Posso dire che la fotografia e la regia continuano ad essere quelle di una grande serie ma il resto ha avuto un crollo verticale che sinceramente mi lascia allibito. Spezzo giusto una lancia a favore della scenografia che è stata curata in maniera lodevole. Per chi ha un occhio di riguardo all’architettura e alle ambientazioni di spessore non saranno sfuggite alcune location davvero suggestive, la Ciudad de las Artes y las Cíencias di Valencia su tutte.

westworld 3_valencia
Ci sta di brutto, niente da dire

Il problema in pratica è tutto il resto. Ah, se state pensando che io sia solo un pirla che passava di qua per caso e abbia deciso di scrivere una recensione a cazzo (il che potrebbe anche essere vero), andate a dare un’occhiata agli ascolti negli USA di questa terza stagione. Esatto, Westworld 3 è finora la stagione meno seguita dello show, con meno della metà degli ascolti medi della prima stagione e poco più della metà della seconda. Forse non sta facendo cagare solo al sottoscritto.

WESTWORLD 3 x01 – PARCE DOMINE

A dirla tutta il primo episodio non mi era dispiaciuto (almeno fino alle fine) ma dopo essere arrivato a metà stagione ho dovuto rivalutarlo ancora al ribasso. L’introduzione al mondo del 2058 funziona, ci sono tutti i cazzi e mazzi elettrici e volanti che volete, tutto molto bello. Ma sembra semplicemente una puntata di Black Mirror. E invece dovremmo essere in Westworld.

westworld 3_aaron paul
Fino a qui era anche un personaggio interessante

Ma la vera cosa che mi ha fatto cadere le palle della prima puntata è il modo in cui Caleb (il nuovo personaggio di Aaron Paul) e Dolores si incontrano: perché lui passava di lì. Non so se mi spiego. Occhi del cuore vi dice niente? Non c’è nessun motivo palese o plausibile per cui lui debba o voglia andarsi a immischiare in cazzi in cui non c’entra niente. È inspiegabile se non con l’ottica del “dobbiamo mettere insieme questi due personaggi, ok facciamolo in fretta così nessuno si chiederà il perché”. Velo pietoso.

Comunque, mettiamo un attimo in pausa i due perché ne parleremo tra poco.

WESTWORLD 3 x02 – THE WINTER LINE

 Finito in prologo su Dolores e l’introduzione di Caleb, Westworld 3 torna sul personaggio fondamentale di Maeve (Thandie Newton) che è diventata una semidea a tutti gli effetti anche se all’inizio appare un pochino arrugginita. Contemporaneamente Bernard torna su Westworld (che ormai ha il controllo e la sicurezza di uno stadio di Serie A) per cercare indizi sul proprio passato e decide di portarsi dietro anche Thor3 (Luke Hemsworth), un po’ così, perché si sentiva solo. Ah, ci viene mostrato il parco di nome Warworld. Ecco, se questo era un tentativo di riallacciare i ponti con le prime due stagioni mi sembra sia stato un tentativo miserabile.

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Pazzesco!!1!

Se invece guardiamo questa puntata come un grande easter egg allora ci può anche stare. Strizzatina d’occhio a Game of Thrones, a Jurassic Park, sigla suonata con il mandolino… tutto molto bello  inutile per una serie che ci aveva abituato a ben altre quest per i suoi personaggi. Un raggio di speranza ce la regala solo Engerraund Serac (Vincent Cassel) al quale però temo si chieda troppo, ovvero raccogliere l’eredità pesantissima di un personaggio come il Robert Ford di Anthony Hopkins.

WESTWORLD 3 x03 – THE ABSENCE OF FIELD

 La terza puntata è quella che mi ha fatto incazzare di più finora. E lo dico perché in realtà poteva essere la più interessante della nuova stagione. C’erano due grandi questioni che potevano essere trattate in maniera brillante: il trapianto/sostituzione degli esseri umani con automi e il legame tra Dolores e Caleb. Questo ci tengo a ripeterlo perché l’espediente narrativo su cui continua a reggersi la stagione semplicemente non esiste. Ok che Caleb è in cerca di una persona (manco fosse un ventenne su Tinder) ma da qui a rischiare la morte per proteggere Dolores secondo me ne passa.

westworld 3_charlotte+dolores
Edoardo si augurava più tette ma non credo intendesse questo

L’altra questione potrebbe anche essere stata trattata in maniera coerente con il supposto che l’integrazione di una perla host con una mente umana sia ancora difficile. Se però non consideriamo il fatto che la robocharlotte sia un’idiota che continua a fare gaffe con chiunque. E nonostante questo nessuno si fa una domanda riguardo alla sua vera natura. Alla faccia del mondo ultraconnesso dove nessuno è libero e tutti sono controllati e spiati.

WESTWORLD 3 x04 – THE MOTHER OF EXILES

Di solito il giro di boa serve ad una serie tv per sterzare, dare brio e continuare a tenere incollati gli spettatori per la seconda parte di stagione. Tutte cose che questa puntata vorrebbe fare ma che semplicemente non fa. No dai, non è del tutto vero. Ho amato le sequenze di William (Ed Harris) in preda alle allucinazioni. Ma quello perché lui è perfetto in quel ruolo, potrebbero fare uno spin-off di una stagione intera di Ed Harris in preda alle allucinazioni e sarebbe comunque più figa di questa Westworld 3.

westworld 3_ed harris
Faglielo vedere tu chi è reale!

Tolta quella parte il resto della puntata scorre anche fin troppo bene fino ad arrivare al primo vero colpo di scena di tutta la stagione, ovvero alla natura delle perle trafugate da Dolores. Bello, ci stava. Quattro puntate fa. Diciamocelo pure, sarà stata anche una buona trovata ma non certo abbastanza da riscattare quattro puntate di noia e linearità spicciola. Il problema è proprio quello messo in luce ad inizio articolo, non c’è più coerenza con la natura di Westworld. Sticazzi il “eh ma adesso sono fuori dal parco e quindi per forza deve essere diverso”. Diverso non vuol dire peggiore.

FIN QUI NON CI SIAMO, COSA ASPETTARSI ADESSO?

Come descriverei Westworld 3 in poche parole? Troppo brutta per essere vera. Per questo nel profondo del cuore aspetto e spero che ci sia un vero plot twistche mi faccia saltare dal divano prima della fine. Cioè, siamo nel 2020, davvero dovremmo essere intimoriti da un mega computerone cattivo che ci controlla tutti? 2001: Odissea nello spazio è uscito 52 anni fa.

La bellezza di Westworld è sempre stata quella di mostrare la fallibilità di sistemi progettati per essere infallibili all’apparenza ma che covassero il seme della coscienza così da avere una possibilità di competere nella lotta per la vita con i loro stessi creatori. In questa stagione cosa è rimasto di tutto questo? Di serie tv piene di personaggi stereotipati che fanno cose prevedibili ne eravamo già pieni, se non ve ne foste accorti.

Incrociamo tutto quello che possiamo incrociare, ci rivediamo su queste pagine tra un mese e speriamo che nel frattempo Nolan2 e Lisa Joy ci abbiano lasciato qualcosa di croccante da sgranocchiare.

Stefano Ghiotto

Studio Architettura e si sa, al giorno d'oggi non ci si può più mantenere facendo l'architetto. Quindi cerco di fare qualsiasi altra cosa nella speranza di non arrivare mai alla prostituzione. Mi piacciono i film con trame complicatissime (che alla fine ti danno la stessa sensazione di benessere del bagno di casa tua dopo una giornata in Università) e le serie che non si caga nessuno come le patatine gusto "Cocco e curcuma".
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